Genova: La pista di atletica al Palasport dovrà sparire? la rivolta dell’atletica esclusa dal progetto.

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Da anni stretto tra i problemi della Fiera, i sogni del Blueprint e lo scontento di molti, il futuro più o meno prossimo del Palasport sembra proprio non riuscire a trovare pace. A neanche una settimana dal varo dello studio di fattibilità di Coni Servizi sulla trasformazione della struttura in impianto polisportivo, e pochi giorni dal grido di dolore lanciato dai vertici regionali della Fidal – che con la nuova “Casa dello Sport” genovese perderebbero la possibilità di allestire la pista indoor di atletica in Fiera, e lunedì hanno definitivamente abbandonato anche l’idea di montarla almeno per questa stagione al Padiglione B – ieri è stata la volta della prima uscita ufficiale della “base”, il mondo delle società sportive dell’atletica. «E cioè chi l’ambiente lo vive tutti i giorni, per davvero, e capisce realmente la gravità della situazione».

A uscire allo scoperto sul tema è Annalisa Cevasco, presidente del Trionfo Ligure , di fatto la seconda società genovese dell’atletica, oltre 500 tesserati sul campo e la gestione della rinascita di Villa Gentile come fiori all’occhiello. «Capiamo l’esigenza di sistemare gran parte delle federazioni del territorio – spiega la dirigente – ma riteniamo che la decisione andasse prima almeno comunicata a chi il Palasport l’ha utilizzato per anni».

Nessuna chiara volontà, almeno per ora, «né di attaccare, né di accusare, né di sfiduciare nessuno sul caso Palasport, al Coni come in federazione» – spiegano con cautela in sede al Trionfo Ligure, anche se già da qualche tempo la società ha ritirato il suo rappresentante nel consiglio federale regionale, e la cosa spiega più di tante parole – il malcontento è però chiaro, e riguarda un po’ tutto. Dalla “politica” della disciplina al contraccolpo economico della stagione indoor mancata: «per noi, che dovremo pagare 8mila euro di trasferte non previste, ma anche per le altre società genovesi e di tutto il Nord Ovest, che gli Assoluti di marzo andranno a correrli fino ad Ancona, e per la città, che perde un’occasione economica importante».

«C’è bisogno di un momento di confronto tra società e federazione, per ragionare insieme sul futuro dell’atletica indoor senza il Palasport – continua la Cevasco – Dobbiamo ripartire, inventarci soluzioni nuove per affrontare quella che è la situazione attuale». Va trovato un «contenitore alternativo» per montare la pista in Liguria («né Milano, né Sanremo, dove non arriverebbero mai tutti gli atleti che in un inverno utilizzano la pista indoor al Palasport»), e soprattutto «verificato prima che la proposta del Coni possa diventare realmente operativa».

Se la sensazione (o la speranza) del mondo dell’atletica è che il progetto si tratti per ora solo «di un’idea», però, a metterlo subito in moto dovrebbero essere i tempi stretti del Blueprint che incombono. «Il futuro Palasport deve entrare nella riprogrammazione complessiva dell’area ex Fiera, che entro primavera avrà il suo “masterplan” e conoscerà i suoi tempi – ribadisce l’assessore allo Sviluppo Economico Emanuele Piazza, come già anticipato a Repubblica domenica scorsa – Al Blueprint teniamo tutti molto, istituzioni e città, e il progetto sul Padiglione S di Coni Servizi è un primo passo, importante perché già ha il suo business plan e sta in piedi dal punto di vista economico».

FONTE: http://genova.repubblica.it/

Genova: La pista di atletica al Palasport dovrà sparire? la rivolta dell’atletica esclusa dal progetto.ultima modifica: 2015-12-24T11:24:23+01:00da atleticanotizie
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