Olimpiadi Roma 2024: Ecco dove si disputeranno le gare

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E’ iniziata la (lunga) volata: il 21 gennaio Matteo Renzi, con la premiata ditta Malagò&Montezemolo, sarà a Losanna per incontrare Thomas Bach, n.1 del Cio. Il 27 febbraio va presentata la prima parte del dossier: Roma 2024 è (quasi) pronta. Il segno dei tempi: niente più carta, siamo nell’era digitale. Il dossier sarà quindi composto da 80 chiavette Ubs, 80 domande per il comitato promotore di Roma 2024, massimo 200 parole a domanda. La Capitale ha qualcosa in più delle altre tre rivali (Parigi, Los Angeles e Budapest): il fascino del passato. Sinora Malagò & Montezemolo hanno (giustamente) puntato sul lavoro di lobby, che può essere decisivo, basta guardare l’ex presidente del Brasile, Lula, con Rio. Ma anche un dossier solido, credibile, che tenga conto delle esigenze di Giochi non più faraonici e della “Legacy”, vale a dire dell’eredità olimpica, può diventare una carta vincente. I membri Cio (ci vorranno 44 voti per vincere il 13 settembre 2017) sono affascinati da Roma, le Olimpiadi 1960 sono un esempio da cui partire. Antico e mderno, aspettando con ansia il nuovo sindaco di Roma perché il prefetto Tronca ha poteri solo di ordinaria amministrazione.

Le Olimpiadi Roma devono diventare le Olimpiadi di tutta la città, devono “fare rinascere Roma come fu per Barcellona 1992” (ricorda Diana Bianchedi, ora dg del Comitato promotore, medico ed ex olimpionica di scherma). Per questo, però, ci vorrà un nuovo sindaco e una nuova amministrazione. Il tempo c’è, per fortuna. Ma intanto, va confezionato questo dossier e il tempo stringe: come detto, si è già a buon punto. Il vicepresidente del Comitato promotore, Luca Pancalli, sta facendo il giro del territorio, anche per sondare l’opinione dei cittadini (in attesa, più avanti, di un sondaggio). Non tutto è semplice, però. Un esempio: i comitati di quartiere sono contrari al prolungamento della metro da Anagnina a Tor Vergata. Non tanto per il costo (alto, 2 miliardi), quanto per altri motivi, difficilmente comprensibili: ma il Cio vuole che il Villaggio olimpico sia facilmente raggiungibile, mentre la metro da Piazza Venezia alla Farnesina, a due passi dal Foro Italico, non è considerata indispensabile. Riccardo Viola, n.1 del Coni Lazio, si preoccupa delle sedi di allenamento: ci sono impianti e palestre (anche scolastiche) da ristrutturare. E l’occasione olimpica è unica. Ci saranno comunque tre grossi Poli olimpici: Tor Vergata, Foro Italico, Fiera di Roma. A Tor Vergata, come detto, nascerà il Villaggio, che poi, a Giochi finiti, sarà trasformato in un campus universitario di cui c’è tanto bisogno. Inoltre verrà costruito un Velodromo: amovibile costa di più, il presidente Renato Di Rocco va in pressing. Sarà anche completato il famoso Palasport di Calatrava, utile per basket, volley e pallamano.

Al Foro Italico, la regina atletica, la finale di mattino del calcio maschile all’Olimpico e il nuoto (tribune provvisorie e waterpolo al Centrale del tennis). Sarà proprio il tennis a doversi spostare: costruire 4-5 piscine nuove avrebbe costi alti. Meglio restare, quindi, al Foro Italico: presto incontro con la Fina, la Federnuoto internazionale. E il tennis? Dieci-undici campi in terra battuta, magari provvisori, da costruire a Tor Vergata o alla Fiera di Roma. Sarà ristrutturato lo stadio Flaminio (costo 15-20 milioni), ora in totale stato di abbandono. Lì si terrebbe la finale del calcio femminile, le finali di hockey prato, forse anche il concorso ippico (altra sede, di fascino, piazza di Siena). Lo stadio della Roma sarebbe utilissimo per il calcio, il baseball o il rugby a sette: ma per ora non se ne parla, il progetto di mr. Pallotta si è arenato. Alla Fiera di Roma c’è spazio sufficiente per tantissime discipline: lotta, scherma, sollevamento pesi, ginnastica, eccetera. La vela si terrà a Cagliari. Al Palalottomatica, basket e volley. Golf al “Marco Simone” che già ospiterà la Ryder Cup. Malagò si sta impegnando a fondo per il bacino remiero , vicino alla Fiera di Roma ma verso la Magliana: “diventerà uin parco a tema-spiega il n.1 dello sport italiano- dove, finite le Olimpiadi, tutti potranno prendere la loro canoa, la loro barca o andare a nuotare”.

I contatti con gli ambientalisti sono già a buon punto. E ora i luoghi di fascino: tiro con l’arco ai Fori Imperiali, la maratona che attraversa tutta la città (passando davanti a Piazza San Pietro, alla Moschea e alla Sinagoga) e che arriva sotto l’Arco di Costantino come nel 1960 (ma non si sarebbe un Abebe Bikila a piedi nudi…). Il beach volley al Circo Massimo.

Roma è forte ma anche Parigi e Los Angeles lo sono (Budapest non conta). Roma ha problemi ma anche le altre, Parigi in testa, li hanno. D’ora in avanti non bisognerà sbagliare una mossa: sì, vale la pena sognare.

Fonte Repubblica.it

Olimpiadi Roma 2024: Ecco dove si disputeranno le gareultima modifica: 2015-12-27T06:00:06+01:00da atleticanotizie
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