Carl Lewis: L’atletica è finita, non ci sono più talenti

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Fonte.Sport e Vai
Da ambasciatore per la candidatura di Los Angeles alle Olimpiadi del 2024 l’ex star mondiale dell’atletica Carl Lewis si è detto molto preoccupato per l’attuale generazione dei suoi connazionali e del suo sport in generale: “Il nostro sport sta per morire. Quando io, Michael Johnson, Joyner-Kersee e Edwin Moses ci siamo ritirati eravamo in vetta al mondo. Da quel momento è iniziato il declino: tutti dicono che l’atletica funziona ancora ma dimenticate che ai Mondiali di Roma ’87 o a Helsinki ’83 c’erano 60mila spettatori sugli spalti, ora a stento si arriva a vedere 25mila persone in tribuna, molti meeting sono scomparsi e tanti sponsor sono andati via. Guardate i Mondiali del 2015 a Pechino: cosa hanno vinto gli uomini americani?”. Lewis (8 mondiali vinti e 10 medaglie vinte) è triste in particolare per il suo amato salto in lungo: “E’ la disciplina che sta messa peggio a livello mondiale”. A Londra 2012 l’oro andò a Greg Rutheford, che saltò 8,31 metri, lontanissimo dall’8,95 metri di Powell nel ’91: “Io e Mike saltavamo regolarmente 8,53 metri, la generazione attuale che fa? Rutheford? Mi spiace, ma è patetico”.
Carl Lewis: L’atletica è finita, non ci sono più talentiultima modifica: 2016-03-10T07:00:47+01:00da atleticanotizie
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