Bolt e l’incontro con l’azzurra Sara Galimberti

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Una bella soddisfazione per Sara Galimberti che oltre a poter ritornare il ritorno alle gare  dopo tre mesi di stop forzato per una frattura da stress al bacino, è riuscito a conoscere anche l’uomo più veloce del mondo, Usain Bolt.

Si sente la felicità nella voce e si vede anche negli occhi perché peggio di non poter correre, per un’atleta, c’è solo di non poterlo fare per un infortunio. «Voglio che siate i primi a saperlo! La felicità di questo momento non vale mille vittorie (…): vi adoro tutti e in questo momento vi abbraccerei a uno ad uno», ha scritto a rimarcare l’importanza del momento.

Nella sfortuna comunque la fondista di Giussano ha trovato un piccolo (grande) regalo. Perché il non dover affrontare un programma di preparazione serrato le ha permesso di prendersi una piccola vacanza. E di volare in Giamaica per partecipare a un evento organizzato dallo sponsor Puma.

L’occasione era la presentazione di un nuovo modello di scarpe. Il risultato è stata una settimana fianco a fianco con alcuni dei più grandi campioni dell’atletica moderna: il recordman Usain Bolt, l’ex ostacolista iridato Colin Jackson, il mezzofondista Wilson Kipketer.

«Era un evento organizzato da Puma per il lancio delle nuove Ignite Disc, ero infortunata e ne ho approfittato – racconta appena rientrata alla base – Quando sono in preparazione non posso permettermi di andare in “vacanza” e ho colto l’occasione per fare un’esperienza diversa. Ovviamente, avendo una frattura da stress, non potevo correre, quindi mi sono allenata in palestra». Quindi c’è stato più tempo per conoscere la blasonata compagnia. «Essendo entrambi atleti Puma, c’era anche Usain Bolt – continua – Ho approfondito la conoscenza di Wilson Kipketer e Colin Jackson, ex campioni del mondo sugli 800 metri e 110 a ostacoli, che ora lavorano per il marchio sportivo».

Emozione? «Grande. Ma sinceramente sono persone normalissime: parlano con tutti, ridono, scherzano. Nessuno insomma ha avuto comportamenti “da diva”».

Jackson è anche l’ambasciatore della Wings for Life (vai al sito ufficiale), una gara benefica che finanzia la ricerca per le lesioni al midollo spinale. Si corre l’8 maggio in tutto il mondo ed è proprio nell’appuntamento di Milano che Galimberti indosserà di nuovo le scarpette.
«La partenza sarà alle 13 e io parteciperò. Anzi, colgo l’occasione per invitare tutti a correre con me: sarò allo stand Puma dalle 12 e chi vorrà riscaldarsi e correre la gara insieme è il benvenuto. Il ritmo sarà accessibile a tutti e non ho intenzione di correre il mio record. Ci sarà un solo obiettivo: divertirsi».

E il futuro? «Non è molto semplice fare programmi a breve termine, in questo momento penso solo a godermi la corsa giorno per giorno e a tornare senza fretta ai livelli di prima. Dopo tre mesi ferma bisogna riprendere con molta cautela. Ho in mente alcuni progetti, ma niente ancora di definito. So per certo che mi piacerebbe trasmettere la passione per la corsa a chi ancora non ce l’ha. Non è noiosa se ci si allena nel modo corretto e può aiutare ad acquisire stima e sicurezza in noi stessi. Proprio come è successo a me».

FONTE:ilcittadino.it

Bolt e l’incontro con l’azzurra Sara Galimbertiultima modifica: 2016-04-03T10:49:49+02:00da atleticanotizie
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