La favola a lieto fine di Ilias Fifa, da clandestino a Campione Europeo dei 5.000 metri

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Ilias Fifa, dal viaggio della disperazione tra l’Africa e la Spagna, dieci anni fa quand’era ancora minorenne, al gradino più alto del podio di Amsterdam, dopo aver vinto l’oro nei  5000 agli Europei di atletica con i colori della sua nuova patria. Ilias è nato a Tangeri, in Marocco, 27 anni fa. La sua storia è come quella di tanti giovani nordafricani o subsahariani che tentano la sorte a rischio della vita. Diciassettenne, riesce nell’impresa di superare lo Stretto di Gibilterra raggiungendo la penisola iberica nascosto sotto il telaio di un camion imbarcato su una nave che approda ad Algeciras, in Andalusia. Lo scoprono, e comincia così l’abituale odissea, da un centro di accoglienza a un altro, fino al colpo di fortuna che arriva quando lo ospitano in un appartamento tutelato della Generalitat, l’amministrazione regionale catalana. Già maggiorenne, comincia a dimostrare buone doti come corridore di fondo. Grazie a Esther Rodríguez, allenatrice della Agrupació Atlética Catalunya, muove i primi passi nel mondo dell’atletica, poi passa nelle file del Barça con un grande preparatore come Rafael Cano.

Gli inizi però sono tutt’altro che facili. Oltre ai duri allenamenti, per poter vivere è costretto a lavorare a mezza giornata per un’impresa di pulizie in un parcheggio. “La mattina prendo la scopa, il pomeriggio calzo le scarpette da ginnastica”, ripete di solito con un sorriso. Vive a Santa Coloma de Gramenet, alla periferia di Barcellona, e in passato si allenava soprattutto con altri atleti di orgine marocchina. Ma dal 22 luglio del 2015 ha ottenuto la tanto sospirata nazionalità spagnola. Due anni prima, quando si era fatto già un certo nome nell’atletica e la sua presenza alle Olimpiadi di Rio cominciava a non essere più un miraggio, dalla federazione marocchina gli proposero di correre per loro. Ma lui non ne volle sapere: “Non mi sono giocato la vita venendo fin qui per nulla. Mi sento spagnolo”. Ora lo è davvero. E lo sente ancor più da quando, domenica ad Amsterdam, ha visto la bandiera “rojigualda” e sentito l’inno spagnolo che suonava per lui. L’odissea è finita. Ora Ilias pensa solo a battersi per i colori del suo nuovo paese.

Fonte REPUBBLICA

La favola a lieto fine di Ilias Fifa, da clandestino a Campione Europeo dei 5.000 metriultima modifica: 2016-07-13T06:00:46+02:00da atleticanotizie
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