Podista di 36 anni travolta e uccisa da un treno

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La corsa era la sua vita, la sua passione ma anche il suo lavoro. Siham Laaraichi, la 36enne morta ieri nel Casertano investita da un treno, era venuta in Italia dal Marocco proprio per correre. Era forte, lo sapeva, e così in Campania ha fatto del podismo il suo lavoro diventando una delle atlete più forti, soprattutto nei diecimila. Una passione, quella del podismo, racconta Enrico Scarpone, il presidente della sua società podistica Il Laghetto, «che le consentiva anche di aiutare economicamente la sua famiglia a Casablanca».

«In Marocco ci sono molti atleti forti e così Siham che stava con la nostra società da tre anni, aveva deciso di venire in Italia per sfruttare la sua forza e guadagnare con la corsa – racconta Scarpone – e ci era riuscita, era una delle atlete più forti. Quando non arrivava prima, si classificava seconda. La sua prossima gara? Il 18 se non ricordo male. Il suo sogno? Era quello di tornare nella sua Casablanca, con una tranquillità economica che avrebbe potuto rendere felice lei e la sua famiglia».

«Ci mancherà e siamo rimasti senza fiato alla notizia – dice ancora Scarpone – Faceva i sacrifici per aiutare la sua famiglia, e il suo sogno era quello di ritornare da loro e di aiutare le sue sorelle e sua mamma, soprattutto dopo la morte del padre. Era una campionessa, nello sport e anche nella vita».

Podista di 36 anni travolta e uccisa da un trenoultima modifica: 2016-08-16T16:46:26+02:00da atleticanotizie
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