Vincenza Sicari, da Pechino 2008 alla paralisi: “Sto morendo, ma nessuno sa perchè…”

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foto EUROSPORT
Solo pochi anni fa, Vincenza Sicari era una delle atlete più importanti dell’atletica italiana per quanto riguarda la maratona. Alle spalle ha vittorie significative e un 29esimo posto ottenuto alle Olimpiadi di Pechino 2008, dove chiuse i 42.195 km in 2h33m31s. Non fu quello, però, il suo miglior tempo sulla maxi-distanza, visto che pochi mesi prima dei Giochi Olimpici in Cina riuscì nell’impresa di abbattere il muro delle 2h30m. Insomma, Vincenza era una forte. Su cui l’Italia contava parecchio.
Usiamo il passato perché quell’atleta oggi non c’è più. E’ rimasta solo la persona, Vincenza, che però vive in una condizione di disabilità devastante. Il suo calvario è iniziato tre anni, e lo ha raccontato lei stessa al Corriere della Sera, qualche mese fa.
” Ho iniziato a stare male nel 2013, ad avere la febbre e a sudare di notte. Avevo formicolii e crampi per tutto il corpo. Pensavo che fosse soltanto stanchezza visto che ero un’atleta e mi allenavo due volte al giorno. Poi mi è venuta la polmonite e da quel momento è iniziato il mio calvario.”
Il tempo passa, e Vincenza peggiora. Da una camminata incerta e difficoltosa, la maratoneta olimpica italiana passa in poco tempo a una situazione di paralisi completa, dal tronco in giù. Oggi Vincenza, che di anni ne ha 37, riesce di fatto a muovere solo le braccia. Ha fatto avanti e indietro dagli ospedali di mezza Italia (Roma, Milano, Bologna, Bari, Pisa…), ma nessuno le ha ancora detto cosa ha con certezza. Addirittura c’è chi le ha proposto il TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) credendo che la sua condizione di disabilità fosse determinata da un disturbo mentale.
” Mi hanno visitato medici di tutta Italia, ma non riescono a dare un nome e cognome alla mia malattia. La definiscono malattia generativa che ha manomesso un’area motoria del cervello e che ha provocato una sofferenza mista ai miei muscoli. Ho tantissimi amici che mi stanno vicino, il presidente del Coni e della Fidal, ma ora ho bisogno di una mano in più. “
Tramite Barbara d’Urso e la sua trasmissione in onda su Canale 5, la Sicari si è rivolta persino al ministro Lorenzin, alla quale ha chiesto di istituire una commissione medica che la aiuti e che torni a esaminare il suo caso per verificare che tutto sia stato fatto nel modo corretto.

Non ci sto a spegnermi finché non avrò lottato. Questa malattia ti mangia il corpo giorno dopo giorno. Sai quante volte vorrei andare a casa, chiudere la porta e aspettare la fine? Ho bisogno una mano davvero.

A parlare per lei è adesso il suo avvocato, Luca Fiermonte, che denuncia le inadempienze delle strutture ospedaliere cui si è rivolta Vincenza. “La realtà – dice il legale – è che sembra che nessuno voglia andare fino in fondo perché il suo caso costa troppo. Se fosse davvero solo un problema psicologico, allora andrebbe trattata di conseguenza. Invece non le danno alcun supporto. Nessuna cura. Anche al Sant’Andrea di Roma, dove è attualmente ricoverata, tutti sono gentili con lei, ma nessuno fa nulla”.
FONTE Eurosport.com
Vincenza Sicari, da Pechino 2008 alla paralisi: “Sto morendo, ma nessuno sa perchè…”ultima modifica: 2016-12-22T13:49:32+01:00da atleticanotizie
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