Pietro Mennea: a rischio di cancellazione il suo record europeo

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Tutti i record del mondo d’atletica fatti registrare prima del 2005 potrebbero essere riscritti se dovesse passare la proposta avanzata dalla Federazione Europea d’atletica, che ha chiesto nuove regole per ratificare i record al fine di mantenere l’integrità dello sport. La richiesta è di standard tecnici più rigidi e il rafforzamento delle misure antidoping, dal momento che il riconoscimento dei record del passato non soddisfa le nuove norme.
In questo modo il record europeo sui 200 metri di Pietro Mennea stabilito il 12 settembre 1979 alle Universiadi di Città del Messico in 19″72 potrebbe essere a rischio. Come anche quello di Paula Radcliffe nella maratona, stabilito nel 2003: “Mi sento ferita, questa proposta ferisce la mia reputazione e la mia dignità”, ha detto alla Bbc.

Ma il presidente della federazione d’atletica europa Svein Arne Hansen ha spiegato: “I record del mondo sono senza senso se le persone non li ritengono credibili”. E allora ecco la proposta. I record mondiali ed europei, affinché vengano riconosciuti, dovrebbero avere i seguenti requisiti:

– devono essere garantiti standard elevati per quello che riguarda i giudici di gara e le attrezzature tecniche;
– un numero concordato di test antidoping nei mesi precedenti alla prestazione;
– un campione da archiviare dopo la prestazione e lasciare a disposizione per 10 anni per il riesame.

La IAAF, la federazione internazionale d’atletica, conserva i campioni di urina degli atleti solo dal 2005: quindi i record registrati prima del 2005 già non possono soddisfare i requisiti.

Pietro Mennea: a rischio di cancellazione il suo record europeoultima modifica: 2017-05-02T13:23:25+02:00da atleticanotizie
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