Studenti italiani sempre meno atletici, l’allarme lanciato dall’Università di Milano

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La capriola in avanti s’imparava a farla sulla strada, già a sei-otto anni nei giochi spontanei che si facevano con i coetanei, ora secondo Sergio Dugnani, docente di Scienze del Movimento all’Università di Milano, almeno due ragazzi di prima media su tre non la sanno fare: “si bloccano, contorcono, accasciano su un fianco. (…) Doverla insegnare a ragazzi di 11-12 anni che pesano già 40 chili significa recuperare un ritardo”.

Della stessa idea anche Annalisa Zapelloni, decano dei docenti di educazione fisica romani: “La scomparsa del gioco di strada ha provocato danni incalcolabili. Chi non si è mai arrampicato su un albero o su un muro non ha forza nelle braccia e nelle gambe ed è privo del senso dell’equilibrio. Vedo ragazzini in difficoltà se chiedi loro di saltare a piedi pari una riga disegnata sul pavimento. Non sono disabili: semplicemente non l’hanno mai fatto”. Le previsioni dicono che, se le cose non cambiano, nel 2020 i bambini e gli adolescenti italiani azzereranno le loro capacità motorie.

Non ci sono molte ricerche su questo argomento, ma dalle prime osservazioni pare che il fisico dei nostri ragazzi abbia la resistenza degli anziani. Mario Bellucci, che ha collaborato nello studio, afferma che sono molti i quindicenni che non sono mai andati in bicicletta. Non corrono e camminano poco. Spesso sono infortunati perché il livello di mineralizzazione delle loro ossa si sta abbassando. La muscolatura è poco tonica e crea problemi di postura, infatti non riescono a stare in piedi se non per pochi minuti.

Lo Stato non mostra molto interesse a queste tematiche. Sergio Dugnani interviene parlando della complicità delle famiglie in tutto questo che ritengono lo sport un’opzione per far occupare ai figli il loro tempo libero, cambiando continuamente specialità così da non riuscire mai a padroneggiarne una. Il gioco che si faceva nel cortile e che permetteva uno sviluppo armonico del corpo, non esiste più. Rincorrersi, saltare sulla corda, lanciarsi la palla è stato sostituito dai videogiochi.

 

Studenti italiani sempre meno atletici, l’allarme lanciato dall’Università di Milanoultima modifica: 2017-05-02T10:01:58+02:00da atleticanotizie
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