VIENE DALLA BIELORUSSIA LA “NUOVA FRONTIERA” DELL’ALTO di Giuseppe Baguzzi

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I recenti risultati dei campionati giovanili (juniores e under 23) nel Vecchio Continente hanno rivelato al mondo del salto in alto un fatto importante: la “Nuova Frontiera” della specialità arriva dal nord Europa, da una nazione che soltanto da un paio di decenni ha riconquistato la propria identità, la Bielorussia.
Posizionata ai confini con Lettonia a nord, Polonia e Lituania a ovest. Russia a est e Ucraina a sud la Bielorussia è una repubblica indipendente dal 1994, quando si è data una nuova costituzione dopo lo smembramento dell’ Unione Sovietica.
Già serbatoio di atleti da parte dell’Urss, adesso rivendica il suo ruolo nazionale. E lo fa alla grande. Specie nel salto in alto. I recenti campionati continentali ne sono la grande conferma.
Il ventunenne Dmitry Nabokau si è laureato campione europeo della categoria promesse ai campionati europei under 23 di Bydgoszcz, aggiudicandosi il 15 luglio la medaglia d’oro con 2.24 davanti all’azzurro Falocchi a pari misura. Al quinto posto con 2.22 l’altro bielorusso Pavel Seliverstau (già capace di 2.28 in stagione). Al settimo posto il terzo bielorusso Andrei Skabeika con 2.19.
Dopo una settimana, ai campionati europei della categoria juniores tenutisi a Grosseto (che tante soddisfazioni hanno dato agli azzurrini) è toccato al diciannovenne Maxim Nedasekau conquistare il titolo con l’eccezionale misura di 2.33 addirittura migliorando il precedente record stabilito con 2.30 nel 1977 dal russo Vladimir Yaschenko, il più grande interprete dello stile a scavalcamento ventrale prima dell’avvento del “dorsale” inventato da Fosbury.
Nella gara femminile di Grosseto, alle spalle della inattaccabile vincitrice ceca Hruba, ecco la diciottenne bielorussa Karina Taranda con 1.87 e al quarto posto con 1.85 la connazionale Yelizaveta Simanovich, già oltre 1.90 a fine giugno .
Due ori maschili e un argento femminile (più un quarto, un quinto ed un settimo posto) costituiscono un bottino che deve far pensare i saltatori delle altre nazioni europee, relegati a posizioni di rincalzo.

VIENE DALLA BIELORUSSIA LA “NUOVA FRONTIERA” DELL’ALTO di Giuseppe Baguzziultima modifica: 2017-07-28T13:44:10+02:00da atleticanotizie
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