Grandi sfide del salto in alto: Con e Tim Leahy vs Jones e Porter (1900-1910) e Odam-Tyler (36-56) vs Csak (36-38)- di Giuseppe Baguzzi

 

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Dorothy Odam

 

 

Altri due fratelli di Pat Leahy, il maggiore d’età Cornelius, detto Corn, ed il più giovane Timothy, detto Tim, caratterizzano la storia del salto in alto agli inizi del Novecento confermandosi come la più famosa FAMIGLIA di saltatori di tutti i tempi.

Corn, nato a Cregane il 27 aprile 1876, atleticamente meno precoce di Pat, scala pian piano le graduatorie mondiali passando dal quinto posto del 1900 e del 1901 (con la misura di 1.867) al terzo posto del 1902 saltando 1.892 (misura ripetuta anche l’anno dopo, alle spalle del fratello Pat e di Samuel Jones, che nel 1904 vincerà l’oro ai giochi di Saint Louis) e addirittura al primo posto nel 1904 superando 1.943 a Limerick il 18 settembre, quando Pat abdica e gli passa lo scettro di famiglia. Nel 1905 è ancora in vetta alle classifiche stagionali con 1.930 e poi nel 1906, alle olimpiadi ufficiose di Atene, il 1° maggio vince la medaglia d’oro, risultando il più “anziano” vincitore del salto in alto con i suoi 30 anni e 4 giorni di età. Prosegue la sua carriera di vertice saltando 1.937 a New York il 5 novembre 1907 ed ai giochi di Londra nel luglio del 1908 conquista l’argento con 1.88 preceduto da Harry Porter con 1.905. Sfoga la sua rabbia agonistica ottenendo il suo pb di 1.953 a Adare il 15 agosto, ma sarà soltanto secondo nel ranking mondiale stagionale preceduto ancora da Porter, salito a 1.991.

Samuel Symington Jones, detto Sam, nato nel 1880, un gigante alto 2.05, con le sue lunghissime leve non poteva adottare altro stile di salto se non lo “scissors”. Sale alla ribalta mondiale nel 1901 issandosi al terzo posto delle graduatorie con 1.899 alle spalle di Pat Leahy e Garrett Serviss e vincendo con 1.88 il titolo AAU, poi si piazza addirittura secondo con 1.905 l’anno successivo, inserendosi tra i due fratelli Pat e Corn Leahy. Dopo l’incerta stagione 1903 ritorna in auge nel 1904, anno olimpico, saltando 1.93 indoor a Washington il 20 febbraio, poi rivince il titolo AAU e si presenta tra i favoriti ai giochi di Saint Louis. L’avversario più tosto è Serviss ma Jones è l’unico a superare 1.803 e si aggiudica l’oro.

Ritorniamo alla famiglia Leahy quando, nell’agosto 1909, Con insieme con il fratello Pat emigrano negli States e passano il… testimone della famiglia Leahy al più giovane Timothy, nato sempre a Cregane il 6 settembre 1889. A detta degli esperti di allora Tim era quello, tra i fratelli, con le maggiori potenzialità. Nel 1910 Tim a 21 anni sale in vetta alle classifiche mondiali saltando 1.918 a Mitchellstown l’8 agosto poi nel 1912 supera 1.905 e nel 1913 fa il record personale con 1.956 a Limerick piazzandosi secondo nella graduatoria stagionale mondiale alle spalle di Beeson (1.965).

Tra i suoi rivali più accaniti lo statunitense Harry Porter, salito alla ribalta nel 1908 vincendo con 1.905 l’oro ai giochi olimpici di Londra (dove poi tentò 1.97) ed arrivando a sfiorare i 2 metri con un salto a 1.991 nella sua città natale di Bridgeport, Connecticut, il 5 settembre. Poi non riuscirà più ad avvicinare tali prestazioni.

Tim Leahy resta ai vertici mondiali dal 1910 al 1913: purtroppo quando sta entrando nella piena maturità atletica scoppia la Prima guerra mondiale: lui si arruola volontario e nel 1918 in Spagna il destino lo strappa prematuramente alla vita, sotto forma di un proiettile nemico, a soli 29 anni.

DONNE:

La fine degli Anni Trenta vede protagoniste della scena europea due saltatrici: l’inglese Dorothy Odam, poi sposata Tyler, e l’ungherese Ibolya Csak, poi sposata Kadar. La prima nasce a Stockwell il 18 marzo 1920, la seconda a Budapest cinque anni prima, il 6 gennaio 1915. Si assomigliano nel fisico, alte meno di 1.70, l’inglese più esile, l’ungherese più compatta: ed entrambe saltano ancora con lo stile scissors nonostante, al di là dell’oceano, siano già sorte scuole diverse, dall’eastern-roll della costa atlantica al western-roll di quella pacifica.

L’ungherese salta 1.49 a diciott’anni nel 1933, poi sale a 1.55 nel 34 e a 1.56 nel 35. L’inglese si fa conoscere a 15 anni, nel 1935, quando salta 1.60 a Londra il 5 agosto.

Il loro primo ed unico scontro diretto si celebra ai giochi olimpici di Berlino 1936 dove le due si presentano con le migliori credenziali: la Odam dopo aver eguagliato con 1.65 il WR di Shiley e Didrikson il 1° giugno a Brentwood, la Csak dopo aver saltato 1.61 a Budapest il 14 giugno.

E’ il 7 agosto ed è il giorno della finale dell’alto femminile. La Odam passa la misura di entrata a 1.30 e poi salta 1.40-1.45-1.50-1.55-1.58 e 1.60 tutti alla prima prova ma fallisce i tre tentativi a 1.62.

La Csak salta 1.30-1.40-1.45-1.50-1.55-1.58 tutti alla prima prova e poi 1.60 alla seconda. Ed anche lei si arrende a 1.62.

Allora non era in vigore la regola che, a pari misura, conta chi ha fatto errori precedenti o il minor numero di salti. Così si rese necessario ricorrere allo spareggio, il cosiddetto jump-off, per assegnare la medaglia d’oro e la medaglia d’argento. L’asticella da 1.62 viene abbassata a 1.60 e l’inglese commette un errore irreparabile, mentre l’ungherese sorvola nettamente aggiudicandosi il titolo olimpico.

La Csak salterà poi 1.63 nel 1937 e stabilirà il proprio pb di 1.64 nel 1938 vincendo gli europei a Vienna. Si ritirerà nel 1939 allo scoppio della 2° guerra mondiale.

La Odam invece gareggerà ancora in ben tre olimpiadi. A guerra finita nel 1948 a Londra finisce nuovamente seconda con il suo pb di 1.68, nel 1952 a Helsinki si classifica settima con 1.58 ed infine nel 1956 a Melbourne dodicesima con 1.60. Con la soddisfazione però di essere la finalista più anziana nella storia del salto in alto olimpico con i suoi 36 anni e 262 giorni di età !!!

Giuseppe Baguzzi

Grandi sfide del salto in alto: Con e Tim Leahy vs Jones e Porter (1900-1910) e Odam-Tyler (36-56) vs Csak (36-38)- di Giuseppe Baguzziultima modifica: 2017-10-26T11:07:39+02:00da atleticanotizie
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