Le grandi sfide del salto in alto: Kostadinova (85-97) vs Redetzki-Henkel (88-93) e Peckham vs Sneazwell (1963-71)e – di Giuseppe Baguzzi

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E’ giunto il momento di parlare della “number one” del salto in alto femminile, la primatista mondiale in carica da ben 29 anni, la bulgara Stefka Kostadinova.

Nata a Plovdiv il 25 marzo 1965 si mette in luce molto presto: a 15 anni salta 1.84, a 17 anni 1.90 ed a 19 anni 2 metri. Fisico ideale per una saltatrice (alta 1.80 per 60 kg) quindi abbastanza filiforme ma anche potente, ha vinto tutto quello che una saltatrice in alto può vincere. A partire dal primo successo internazionale del 1985 ai World Indoor Games di Parigi con 1.97 all’ultimo del 1997 (2.02 a Osaka il 10 maggio) a 32 anni, la Kostadinova ha vinto titoli olimpici, mondiali, europei, outdoor e indoor, Giochi dei Balcani, campionati nazionali su tutte le pedane del mondo. Enumerarle tutte richiederebbe troppo spazio e rischieremmo di… tediare i lettori. Chiediamo aiuto alle cifre. In 15 anni di carriera ha realizzato 21 risultati ALL TIME oltre 2.05 (18 outdoor e 3 indoor). Ha stabilito 3 volte il WR. Nel 1986 ha eguagliato il 2.07 della Andonova il 25 maggio a Sofia poi, dopo sei giorni, salta 2.08 sulla stessa pedana. Il 30 settembre 1987 vince i campionati mondiali a Roma con 2.09, attuale WR imbattuto da quasi 29 anni !!!!!! Ha stabilito 3 volte il WR indoor. Nel 1987 con 2.04 il 31 gennaio a Genova, poi 2.05 vincendo i mondiali indoor di Indianapolis l’8 marzo ed infine 2.06 al Pireo il 20 febbraio dell’88. Dal 1984 al 1988 inanella una serie di 42 vittorie consecutive, interrotta solo ai giochi di Seoul dalla Ritter. Ha saltato 130 volte oltre 2 metri (97 outdoor e 33 indoor) E’ stata la più anziana vincitrice olimpica del salto in alto con 31 anni e 131 giorni ai giochi olimpici di Atlanta 96.

Si fa molto più alla svelta ad elencare le sconfitte che bruciano maggiormente. La prima è quella patita nella finale dei giochi olimpici di Seoul 88: la primatista mondiale deve arrendersi nello spareggio (jump off) alla statunitense Ritter che sorvola 2.03 al quarto tentativo. La seconda è quella subita ad opera della tedesca Heinkel agli euroindoor di Genova del 1992 a pari misura (2.02) ma per il maggior numero di errori.

Da grandissima quale è stata, ha voluto concludere la carriera agonistica con una vera e propria chicca: la Gara Perfetta. L’8 marzo 1997, anno del suo ritiro dalle gare, ai mondiali indoor di Parigi-Bercy vinse il titolo iridato con la misura di 2.02 e con la seguente progressione: 1.85-1.90-1.95-1.98-2.00-2.02 TUTTI SALTATI ALLA PRMA PROVA senza il minimo errore!!! Poi, a vittoria largamente acquisita, Stefka ha fatto porre l’asticella a 2.08 abbattendola. Ma questo errore non inficia minimamente il risultato, quindi per noi è da considerare Gara Perfetta perché immacolata fino al conseguimento della vittoria finale.

A carriera sportiva terminata la Kostadinova è diventata prima vicepresidente della Federazione atletica bulgara e del Comitato olimpico oltre che deputata al Ministero dello Sport e poi l’11 novembre 2005 presidente del Comitato olimpico bulgaro. Giusto e prestigioso riconoscimento alla più grande saltatrice di tutti i tempi.

Contro di lei si sono spuntate le velleità di tutte le altre saltatrici dell’epoca. Quella che più si accosta all’idea di una avversaria da tenere in giusta considerazione ci sembra essere stata la tedesca occidentale Heike Henkel nata Redetzky a Kiel il 5 maggio 1964.

I fiori all’occhiello della sua carriera sono stati: 1- il titolo mondiale vinto a Tokyo nel 91 con 2.05 2-il record mondiale indoor a 2.07 stabilito a Karlsruhe l’8 febbraio 1992 scippandolo proprio alla Kostadinova (che aveva saltato 2.06 in sala al Pireo 4 anni prima). Il primato resistette per 14 anni e 4 giorni fino al 2.08 saltato dalla svedese Bergqvist il 4 febbraio 2006 a Arnstadt che resiste tuttora. 3- l’oro olimpico a Barcellona 92 4- il bronzo con 1.99 ai mondiali indoor di Barcellona nel 95 a 31 anni.

I suoi anni di maggior fulgore furono due: nel 1991 vince il titolo mondiale indoor a Siviglia con 2.00 in marzo e poi a fine agosto anche quello outdoor con 2.05 a Tokyo. nel 1992 stabilisce come detto sopra il record mondiale indoor con 2.07 poi vince gli euroindoor di Genova con 2.02i (battendo la Kostadinova a pari misura), salta 2.04 all’aperto a fine maggio ed infine conclude l’anno in bellezza aggiudicandosi l’oro alle olimpiadi di Barcellona in agosto con 2.02. Poi nel 1993, dopo un 2.01i in sala a Francoforte, perde i mondiali indoor di Toronto con 2.02 a pari misura con la Kostadinova e perde in estate anche la rivincita di Worrstadt con la Kostadinova 2.01 a 2.04. infine si infortuna in finale agli europei di Stoccarda. Si rifà nel 95 con il bronzo ai mondiali in sala a Barcellona. Atleta assai longeva, a 36 anni nel 2000 saltava ancora 1.91.

Le sfide tra Henkel e Kostadinova (di un anno più giovane) hanno caratterizzato soprattutto il periodo tra gli anni 88 e 93 quando entrambe erano al vertice della carriera ed erano le due più forti saltatrici del momento.

Prendendo in esame soltanto gli scontri in manifestazioni di rilievo internazionale risulta:

nel 1988 euroindoor di Budapest 1° Kostadinova 2.04 2° Henkel 1.97

nel 1989 world indoor di Budapest 1° Kostadinova 2.02 3° Henkel 1.94

nel 1991 mondiali di Tokyo 6° Kostadinova 1.93 1° Henkel 2.05

nel 1992 euroindoor di Genova 2° Kostadinova 2.02 1° Henkel 2.02

nel 1992 olimpiadi di Barcellona 4° Kostadinova 1.94 1° Henkel 2.02

nel 1993 world indoor di Toronto 1° Kostadinova 2.02 2° Henkel 2.02

Perfetta parità, dunque: 3 a 3 !!! Bravissime entrambe.

UOMINI

I due “canguri” australiani hanno caratterizzato la storia del salto in alto nei campionati del loro Continente negli anni Sessanta-inizio Settanta. Peckham, più giovane di due anni, viene battuto agli inizi della loro sfida, negli anni 63 e 64, quando Sneazwell era al massimo della carriera. Poi le cose hanno preso una piega diversa e Peckham ha infilato una serie di sette successi, interrotti soltanto a Sydney nel 1968.

Nell’unica occasione in cui hanno gareggiato extra-campionato (a Melbourne nel 65) i due amici-rivali si sono salomonicamente divisi la misura (entrambi 2.19) ma la vittoria è andata ancora a Peckham.

                                               PECKHAM 7     SNEAZWELL 3

NC Adelaide 25-3-63      3° con 1.98           1° con 2.08

NC Melbourne 22-3-64 2° con 2.03           1° con 2.13

NC Hobart 21-2-65         1° con 2.08           2° con 2.08

Melbourne 23-10-65     1° con 2.19             2° con 2.19

NC Perth 27-3-66            1° con 2.13            2° con 2.11

NC Adelaide 26-2-67      1° con 2.14           2° con 2.11

NC Sydney 24-3-68         2° con 2.06          1° con 2.11

NC Melbourne 30-3-69 1° con 2.08           2° con 2.03

NC Adelaide 22-3-70     1° con 2.14             2° con 2.08

NC Brisbane 14-3-71       1° con 2.10            2° con 2.10

Giuseppe Baguzzi

Le grandi sfide del salto in alto: Kostadinova (85-97) vs Redetzki-Henkel (88-93) e Peckham vs Sneazwell (1963-71)e – di Giuseppe Baguzziultima modifica: 2017-11-30T10:44:14+01:00da atleticanotizie
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