Grandi sfide del salto in alto: Silnov (06-12) vs Ukhov (09-14) e Trost vs Kuchina (09-17) di Giuseppe Baguzzi

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La scuola russa dell’alto ha sfornato fior di campioni nella storia atletica del Dopoguerra. Tra loro non poteva mancare una coppia che ha caratterizzato l’intervallo comprendente due olimpiadi, Pechino 2008 e Londra 2012.

Iniziamo con Andrei Silnov, nato a Rostov nel 1984: solo 2.10 da junior e in evidenza a 21 anni quando salta 2.28 al memorial Znamenski di Kazan nel 2005. L’anno dopo la consacrazione tra i big della specialità: dopo un 2.35 indoor a Arnstadt in febbraio, spara 2.37 al meeting Herculis di Montecarlo e si installa in vetta alle graduatorie mondiali dell’anno 2006 undici giorni dopo aver vinto con 2.36 gli europei di Goteborg ed aver provato l’ebbrezza di attaccare il record sovietico di Paklin a 2.41.

Nel frattempo comincia a illuminare la scena mondiale l’astro nascente di Ivan Ukhov, nato nel 1986 a Chelyabinsk, quindi di 2 anni più giovane. Fisico compatto (1.92 x 83) si era avvicinato all’atletica provando il… lancio del disco, poi aveva giocato un po’ a basket con la scuola. A 18 anni salta 2.15 e nel 2005, nell’ultimo anno da junior, sale addirittura a 2.30 vincendo i campionati nazionali di categoria a Tula e diciannove giorni dopo dominando gli eurojunior di Kaunas.

Nel 2006 i due si incontrano per la prima volta al meeting indoor di Arnstadt il 4 febbraio dove Ukhov sale a 2.37 precedendo Silnov fermo a 2.35. 1-0 Quattro giorni dopo, sempre in Germania a Weinheim, Ukhov salta 2.35 e Silnov 2.33, poi Ukhov prova 2.41… 2-0 per Ukhov. Poi una vittoria per parte e due successi di Silnov (europei di Goteborg e WAF di Stoccarda). La prima stagione finisce 3 pari.

Il 2007 è una stagione interlocutoria per entrambi, in vista delle olimpiadi di Pechino. Una vittoria a testa e si va sul 4 pari. Nel 2008 Silnov gestisce molto bene la preparazione: lavora sodo d’inverno in palestra potenziandosi notevolmente. A inizio gennaio perde due volte con Ukhov (a Yekaterinburg e Chelyabinsk 4-6) ma poi acquista brillantezza e pareggia la situazione a Arnstadt e Mosca (6-6). Poi ha una logica flessione a inizio-estate (i giochi olimpici a Pechino saranno in agosto) ma vince ugualmente il confronto diretto con Ukhov ai campionati russi di Kazan il 19 luglio, a pari misura (2.30). Campionati che devono decidere chi rappresenterà la Russia alle olimpiadi: i primi tre vanno a Pechino. La classifica finale è: 1° Rybakhov 2.33 2° Tereshin 2.30 2° pm Voronin 2.30 (a 34 anni…) 4° Silnov 2.30 5° Shustov 2.30 6° Ukhov 2.30. Sei saltatori oltre i 2.30. Shustov e Ukhov sono fuori, Silnov lo sarebbe se non fosse che Tereshin NON è in possesso del minimo di partecipazione fissato dalla IAAF in 2.35. Così Silnov viene ripescato e partecipa ai giochi con Rybakhov e Voronin.

Ukhov, che aveva saltato 2.36, poi 2.35, due volte 2.34 e due volte 2.33 indoor, fallisce sorprendentemente la qualificazione ai Giochi poi (piove sul bagnato…) viene anche piantato dalla fidanzata e conclude amaramente la stagione presentandosi… ubriaco in pedana al meeting di Losanna… A Pechino Silnov compie una impresa eccezionale: vince l’oro olimpico con 2.36 (unico a valicare tale quota) saltando TUTTE LE MISURE ALLA PRIMA PROVA. Questa la successione: 2.20-2.25-2.29-2.32-2.34-2.36 SENZA MAI SBAGLIARE. Gara perfetta, dunque, nella occasione che più conta per un atleta: la vittoria olimpica. Poi, ormai certo del successo (gli altri rimasti a 2.34 sbagliano tutti a 2.36…) fa tre tentativi velleitari al nuovo record nazionale con l’asticella posta a 2.42.

Nel 2009 Silnov si prende un anno… sabbatico, mentre Ukhov sfoga la sua rabbia per l’esclusione dai Giochi a suon di risultati indoor eclatanti: dopo 2.33 a Trinec e 2.34 a Hustopece in gennaio, dopo 2.35 a Mosca, 2.36 a Arnstadt e 2.37 ancora a Mosca nei campionati nazionali, finalmente sorvola il sospirato 2.40 a Atene il 25 febbraio e poi vince agevolmente con 2.32 agli euroindoor di Torino. Nella stagione all’aperto vince quattro volte con 2.34 ed una volta con 2.35 ai campionati russi di Cheboksari. Il 2010 vede Silnov a un massimo di 2.33 in giugno, mentre Ukhov sfrutta una grande stagione in sala culminata con il successo iridato (2.36i) ai mondiali indoor di Doha. Poi a primavera sposa Polina e in autunno diventa papà di Melanya. Ora Ukhov è diventato grande, anche come uomo, e sarà difficile batterlo.

Nel 2011 due confronti diretti a favore di Silnov e ben cinque a favore di Ukhov che si porta al comando della sfida per 12-10. Ed arriviamo alla GRANDE RIVINCITA dei giochi di Londra del 2012. I due rivali si presentano ai campionati nazionali-trials di Cherboksary in perfetto equilibrio: 13-13. A 2.37 sono ancora appaiati, ma Ukhov riesce a valicare anche 2.39 e vince. Che antipasto in vista dei giochi londinesi ! Ci si attende un grandissimo duello, magari vicino ai 2.40 o più. Invece in qualificazione Silnov stenta a superare 2.26 e nella finale deve abbassare bandiera contro un Ukhov ispiratissimo che si aggiudica l’oro olimpico saltando addirittura 2.38 al primo tentativo. 15-13 per Ukhov. Nel dopo-olimpiade a Birmingham e Zurigo altri due successi per lo zar Ivan l’Imbattibile che si porta sul 17-13. L’ultimo atto della sfida avviene a Roma in occasione del Golden Gala del 5 giugno 2014: finiscono salomonicamente appaiati al 5° posto con 2.28. Non c’era modo migliore di celebrare due grandissimi campioni che hanno offerto emozioni indimenticabili.

DONNE

Nel secondo decennio del Duemila sono l’italiana Trost e la russa Kuchina a dar vita ad uno dei migliori scontri tra due saltatrici nate nello stesso anno e che quindi si sono affrontate su tutte le maggiori pedane europee e mondiali fin dalle categorie giovanili.

La russa Maryia Kuchina (anche Kutsina) nasce a Prokhladny il 14 gennaio 1993 ed a 14 anni già salta 1.73 poi a 15 stabilisce la miglior prestazione mondiale per una quindicenne saltando 1.83 a Krasnodar il 5 giugno 2008 e uguagliandola tre settimane dopo a Vladimir.

L’italiana Alessia Trost nasce a Pordenone l’8 marzo 1993, quindi meno di due mesi dopo la russa, ed anche lei è molto precoce come saltatrice grazie alla sua statura. A dieci anni salta 1,37, a undici 1,55, a dodici 1.62. Quando compie tredici anni è già alta 1.82 (la stessa statura della Kuchina da grande) e salta 1.68. A quattordici anni cresce ancora in statura (1.86) e in misura saltata (1.71). Nel 2008, a quindici anni, arriva a saltare 1.81 (seconda al mondo dietro l’1.83 della Kuchina) vincendo i campionati nazionali di categoria a Roma il 10 ottobre. La sua statura finisce la crescita a 188 centimetri…

Arriviamo così quando entrambe compiono sedici anni, nel 2009, e si incontrano per la prima volta in un appuntamento internazionale ai campionati mondiali youth di Bressanone il 10 luglio. La Kuchina vanta un pb di 1.85 ottenuto a Adler il 25 maggio, la Trost dopo un 1.87 indoor in febbraio, salta 1.88 sulla pedana di casa a Pordenone il 16 maggio. A Bressanone si presenta quindi da favorita e vince il titolo iridato della categoria saltando 1.87 davanti alla Kuchina a 1.85. Stesso risultato undici giorni dopo agli EYOF di Tampere: prima Trost e seconda Kuchina, entrambe con 1.85. Non c’è due senza tre. Ed ecco che anche alle Gymnasiadi di Doha il 9 dicembre la Trost vince con 1.89 (pb) davanti alla Kuchina a 1.87 (pb).

L’avvio dei confronti diretti appare quindi favorevole (3-0) alla ragazza italiana. Ma la russa non ci sta. E nel 2010 accorcia le distanze vincendo sia gli EYOT di Mosca (1.90 a 1.84) il 23 maggio che gli YOG di Singapore (1.89 a 1.86) il 22 agosto. Siamo 3-2 per Trost ma l’anno seguente, agli europei juniores di Tallinn il 24 luglio, Kuchina sale perentoriamente a 1.95 (nuovo pb) lasciando Trost solo quarta con 1.85. Tre pari, dunque. Nel 2012 sono in programma i mondiali juniores a Barcellona il 15 luglio e Trost si riporta avanti (4-3) aggiudicandosi di nuovo il titolo iridato con 1.91. Terza Kuchina con 1.88. E questa rimane l’unica occasione della stagione in cui le due ragazze-rivali si affrontano in pedana. Anche nel 2013 le occasioni sono ridotte a due: la prima nella Coppa Europa a squadre di Gateshead il 23 giugno in cui un violento acquazzone dirotta le saltatrici in un capannone per disputare la gara… indoor. Vince Kuchina con 1.98 davanti a Trost ferma a 1.92. Siamo 4-4. La seconda occasione avviene al Galan di Stoccolma il 22 agosto nella tappa di Diamond League ed ancora la russa (terza con 1.94) fa meglio dell’italiana (nona con 1.85). 5-4.

Nel 2014 si affrontano tre volte e Kuchina le vince tutte e tre: nel Diamond di Parigi (2° con 2 metri contro 1.89), agli europei di Zurigo (2° con 1.99 contro 1.90) e ancora nel Diamond di Stoccolma (1° con 1.94 contro 1.90). Poi corona la stagione imponendosi con 2 metri anche a Zurigo e aggiudicandosi il diamante da 75.000 dollari. Non appagata vince anche la Coppa Continentale a Marrakesh con 1.99 in settembre. La situazione sembra quindi evolversi in favore di Kuchina che ora conduce 8-4 nei duelli diretti, approfittando di qualche acciacco di Trost.

La stagione indoor del 2015 si apre con nuove speranze per l’italiana che il 4 febbraio salta 1.96 a Banska Bystrica battendo Beitia, Licwinko e Shkolina e lasciando Kuchina quinta a 1.92. Siamo 8-5. Quattro giorni dopo a Trinec l’italiana ha la febbre, si ferma a 1.89 e Kuchina sorvola 1.98 portandosi sul 9-5. Come pure, un mese dopo, agli euroindoor di Praga dove le due saltatrici danno vita ad un duello entusiasmante superando entrambe 1.97 al terzo tentativo ma con vittoria della russa che, dopo aver fallito 1.99 come la Trost, riesce a ripetersi a 1.97 nel jump-off. Siamo 10-5 e la russa sembra non fermarsi più nella sua serie positiva. Anche in giugno, nella EuCup di Cheboksary, Kuchina vince con 1.99 e lascia Trost ottava a 1.94. Vantaggio dilatato a 11-5. Trost ha una fiammata agli europei under 23 di Tallin, quando si impone con 1.90 e Kuchina, evidentemente troppo carica di lavoro, fa tre errori clamorosi a 1.81 classificandosi dodicesima e ultima tra le finaliste. Siamo 11-6 per Kuchina. Però si capisce subito che la preparazione della russa non era impostata su un buon risultato al titolo europeo under 23 bensì alla seconda parte della stagione, ben più importante. Ed infatti Kuchina vince la tappa di Diamond saltando 2 metri a Montecarlo (Trost settima con 1.91 e sotto 12-6 nei duelli….), poi è seconda con 1.97 ai campionati russi di Cheboksari il 2 agosto alle spalle di Chicherova (2 metri) ma ottiene ugualmente il pass per i mondiali di Pechino grazie al successo nella Diamond Race dell’anno prima. E proprio a Pechino il 29 agosto si laurea campionessa del mondo con 2.01 (battendo la Vlasic) al termine di una gara perfetta nel corso della quale ha superato, SENZA ERRORI, via via 1.88-1.92-1.95-1.97-1.99 e 2.01 tutti alla prima prova. La Trost non ha partecipato avendo riscontrato una lesione al tendine d’Achille della gamba destra ed ha preferito curarsi per non rischiare di compromettere la stagione 2016, quella dei giochi di Rio. Poi, dopo Pechino, visto che lo stato di forma non la abbandona, Kuchina vince con 2 metri la prova di World Challenge a Zagabria, in casa della rivale croata, vince con 2.01 l’ultima prova di Diamond a Bruxelles e in ottobre con 1.95 anche i campionati mondiali militari in Corea del Sud. Il 2016 è l’anno buio per la russa, la cui Federazione viene accusata dalla IAAF di “doping di stato” e sospesa dalle competizioni internazionali. Quindi niente gare all’estero ma solo sul suolo russo e senza atleti stranieri…. Nel 2017 però sette atleti vengono riabilitati e tra essi la Kuchina, nel frattempo sposata con il giornalista Lasitskene. E lei risponde alla grande inanellando una serie vincente di 5 gare indoor tutte su territorio russo (con un high di 2.03) e da aprile, successivamente alla riabilitazione, un filotto di 15 successi consecutivi (tuttora aperto) contrassegnato da ben dodici volte oltre i 2 metri (con un high di 2.06), da ben 2 tentativi di battere il world record (Kostadinova 2.09) a 2.10 ed altri 4 di battere il record russo (Chicherova 2.07) a 2.08.

Il resto è storia di questi giorni.

Questi gli scontri diretti tra Kuchina e Trost.

Mondiali youth di Bressanone 2009 2° Kuchina 1.85 1° Trost 1.87

EYOF di Tampere 2009 2° Kuchina 1.85 1° Trost 1.85

Gymnasiadi di Doha 2009 2° Kuchina 1.87 1° Trost 1.89

EYOT di Mosca 2010 1° Kuchina 1.90 2° Trost 1.84

YOG di Singapore 2010 1° Kuchina 1.89 2° Trost 1.86

eurojunior di Tallinn 2011 1° Kuchina 1.95 4° Trost 1.85

mondiali junior di Barcellona 2012 3° Kuchina 1.88 1° Trost 1.91

eurocup di Gateshead 2013 1° Kuchina 1.98 2° Trost 1.92

diamond di Stoccolma 2013 3° Kuchina 1.94 9° Trost 1.85

diamond Parigi 2014 2° Kuchina 2.00 9° Trost 1.89

Europei di Zurigo 2014 2° Kuchina 1.99 8° Trost 1.90

diamond di Stoccolma 2014 1° Kuchina 1.94 5° Trost 1.90

meeting di Banska Bystrica 2015 5° Kuchina 1.92 1° Trost 1.96

meeting di Trinec 2015 1° Kuchina 1.98 7° Trost 1.89

euroindoor di Praga 2015 1° Kuchina 1.97 2° Trost 1.97

eurocup di Cheboksary 2015 1° Kuchina 1.99 8° Trost 1.94

europei under 23 di Tallinn 2015 12° Kuchina 1.71 1° Trost 1.90

diamond di Montecarlo 2015 1° Kuchina 2.00 7° Trost 1.91

diamond di Roma 2017 1° Kuchina 3.00 4° Trost 1.91

diamond di Stoccolma 2017 1° Kuchina 2.00 7° Trost 1.85

diamond di Losanna 2017 1° Kuchina 2.06 pb 5° Trost 1.93

meeting di Padova 2017 1° Kuchina 2.00 4° Trost 1.94

diamond di Montecarlo 2017 1° Kuchina 2.05 4° Trost 1.85

mondiali di Londra 2017 1° Kuchina 2.03 nq Trost 1.89

per un totale di 18-6 in favore della russa.

Giuseppe Baguzzi

Grandi sfide del salto in alto: Silnov (06-12) vs Ukhov (09-14) e Trost vs Kuchina (09-17) di Giuseppe Baguzziultima modifica: 2017-12-30T06:40:40+01:00da atleticanotizie
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