Assunta Legnante e Oney Tapia “lanciano” gli Europei paralimpici di Grosseto

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atleticanotizie, 6 Febbraio 2016: Il primo appuntamento stagionale di “A scuola con il Campione Paralimpico” ha visto la partecipazione di Assunta Legnante e Oney Tapia che hanno incontrato gli studenti di Grosseto davanti a una platea gremita. Due lanciatori, entrambi non vedenti, che trasmettono la propria esperienza coinvolgendo i ragazzi e gli ospiti: Paolo Borghi, vicesindaco e assessore allo sport del Comune di Grosseto; gli assessori comunali Luca Ceccarelli (turismo) e Antonella Goretti (politiche sociali); Daniele Giannini, delegato provinciale Coni; Silvano Giannerini, vicepresidente Banca della Maremma; Fabio Massai, coordinatore provinciale di educazione fisica e sportiva; Adriano Buccelli, presidente Atletica Grosseto Banca della Maremma, insieme a Francesco Carboni, referente area tecnica Fispes e direttore degli Europei Grosseto 2016, con la preside Daniela Giovannini a fare gli onori di casa. L’iniziativa, promossa dalla Fispes in collaborazione con l’Atletica Grosseto Banca della Maremma, è alla sua terza edizione quando mancano poco più di quattro mesi ai Campionati Europei di atletica paralimpica, in programma allo stadio Zecchini di Grosseto dal 10 al 16 giugno. Gli Italian Open Championships 2016, meeting internazionale di atletica paralimpica e tappa italiana del circuito IPC Athletics Grand Prix, si svolgeranno invece dall’8 al 10 aprile.

Nasce oggi ufficialmente la campagna A World of Athletics – Un Mondo di Atletica per sostenere gli Europei paralimpici di Grosseto a largo raggio, con eventi promozionali sportivi e culturali, incontri a scuola, conferenze stampa e reclutamento dei volontari. A World of Athletics, che è anche il motto della rassegna continentale, rappresenta l’enorme potere d’inclusione di questo sport: un unico mondo di atletica, aperta a tutti, normodotati e persone con disabilità, compresa quella relazionale-intellettiva.

Assunta Legnante, campionessa paralimpica e mondiale nel getto del peso F11 (non vedenti) dopo aver vinto gli Europei indoor prima di perdere la vista, spiega: “Nella mia carriera, l’oro alle Paralimpiadi di Londra è stato il momento più bello, l’inizio di una seconda vita e il primo gradino per arrivare a quello che sono adesso. Anche se tocchi il fondo, si può solo risalire. Io ho fatto lo sport che amavo, ho girato il mondo e ora voglio continuare a fare quello che mi piace. E impegnarmi di più nel disco, per provare ad andare sul podio di Rio anche in questa gara”. “In Nazionale – prosegue l’atleta nata nel ’78 a Napoli ma ormai marchigiana di adozione e portacolori dell’Anthropos Civitanova – si respira un’atmosfera familiare, che fa sembrare tutto più leggero e la competizione diventa più semplice. Agli Europei di Grosseto da un lato sentiremo maggiore responsabilità, dall’altro ci saranno il rispetto e le aspettative di chi ti guarda dagli spalti, ma gareggiare sarà lo stesso”. Per il 2016, Assunta ha chiesto agli studenti maremmani di proporre una nuova immagine per la sua mascherina di Diabolik, in tempo per le Paralimpiadi di Rio de Janeiro.

Oney Tapia, campione e pluriprimatista tricolore di peso e disco F11, in precedenza ha giocato a baseball in Italia, ma poi un incidente sul lavoro ha modificato il corso della sua vita rendendolo non vedente. “Fare atletica è un cambiamento che considero una benedizione – afferma il 40enne di origine cubana – e rido ancora di piacere quando ci penso. Nell’ottobre 2013 la mia società Omero Runners Bergamo, con cui giocavo a goalball, mi ha fatto andare alla Coppa Italia di lanci, anche se io non avevo visto mai un disco e un peso in vita mia. Il disco è andato lontano e ho fatto il record italiano. Ho provato allegria, mi sono sentito importante, non credevo di averlo fatto io. È uno sport molto complesso e tecnico, ma bello allo stesso tempo. Ai Mondiali di Doha non è andata bene, ho provato un’emozione enorme ma ho sentito molta pressione e spero presto di poter ribaltare quel risultato. Le sconfitte servono per crescere. Nella vita tutto è sacrificio, bisogna guadagnarselo. Mi hanno soprannominato “il Guerriero” perché, nella squadra di rugby in cui ero, portavo la grinta e la forza che oggi mi fanno sopravvivere nella vita e nella quotidianità. Ognuno di noi ha questa forza dentro, bisogna solo tirarla fuori. Mai mollare davanti a qualsiasi situazione”. In chiusura Tapia, che è un amante della salsa cubana, si è anche concesso un ballo con una studentessa a ritmo di musica.

Il vicesindaco e assessore allo sport del Comune di Grosseto, Paolo Borghi, esprime la sua soddisfazione: “La città ha investito molto sulla possibilità di avere queste importanti iniziative, che ci stanno dimostrando come si possono ottenere risultati davvero significativi. Gli Europei di atletica paralimpica daranno il senso di un impegno non solo sportivo, ma anche sociale per Grosseto. E queste esperienze meritano di essere ascoltate, condivise e trasmesse a tutti”. Luca Ceccarelli, assessore comunale al turismo, dichiara: “Sarà una grande prova di maturità per la nostra città. Non possiamo permetterci di fallire quest’occasione e dobbiamo essere in grado di accogliere sfide come questa nel migliore dei modi, stringendoci intorno all’evento”. Per Antonella Goretti, assessore alle politiche sociali del Comune di Grosseto, “questa è un’opportunità per la città e per tutti i giovani. Gli atleti disabili sono veri atleti, con una grande forza e un potenziale da esprimere che ci lega tutti insieme. Sarà molto importante partecipare come volontari, una forma di aiuto che accresce le persone nella propria vita”.

Molto sentite le parole di Daniela Giovannini, preside del polo Bianciardi: “Per noi è un piacere ospitare incontri di questo tipo. Siamo impegnati su molti profili nel nostro istituto scolastico, ma ci sono competenze di cittadinanza da cui non si può prescindere. Teniamo moltissimo all’inclusione, per offrire a tutti le stesse opportunità, e ci interessa anche che i giovani sappiano quanto sia gratificante il volontariato”.

Francesco Carboni, referente area tecnica Fispes e direttore degli Europei Grosseto 2016, sottolinea: “Per gli Europei vogliamo creare una squadra forte e compatta chiedendo alla città di Grosseto di partecipare come spettatori e volontari. Andiamo avanti così per innamorarci sempre di più di questo sport, che amiamo tutti follemente”. L’opportunità di praticarlo è possibile senza alcun tipo di distinzione o discriminazione, come conferma Assunta Legnante: “L’atletica è di tutti. Anche se si è soli in corsia o in pedana, è uno sport di squadra e noi atleti Fispes ne siamo il simbolo. Io vi dico, tenetevi per mano. La vita è vostra, ma avrete sempre bisogno degli altri come loro di voi”.

FONTE: http://www.ilgiunco.net/

Assunta Legnante e Oney Tapia “lanciano” gli Europei paralimpici di Grossetoultima modifica: 2016-02-06T08:00:18+01:00da atleticanotizie
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