Il giudice Fidal che ha barato alla 100 km del passatore sarebbe recidivo: avrebbe barato anche nel 2015, la società lo ha sospeso per 1 anno

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L’atleta finito nell’occhio del ciclone a causa del passaggio in macchina nell’edizione 2016 della 100km del Passatore forse  barò anche nel 2015!! L’atleta infatti prese parte alla Firenze-Faenza tagliando anche in quella occasione il traguardo a braccia alzate in 12h43’43”, ed andando a controllare gli intermedi della gara il risultato è il medesimo di questa edizione! 6’35” di media chilometrica nel primo tratto di gara, poi lievitata a 14’23/km nel successivo tratto per poi l’impossibile media di 4’48” nel duro tratto diMarradi (tra il km 48 e 65) per un 30mo tempo parziale assoluto quando l’atleta si trovava oltre la 1600ma posizione!

E’ andata in archivio una nuova edizione della 100 km del Passatore, da Firenze a Faenza. Una delle gare più prestigiose tra le ultramaratone organizzate in Italia. Tutto bello, tutto grande e tanta gioia da parte di chi ha tagliato il traguardo: perché è evidente che in certe gare l’obiettivo è soprattutto arrivare e “guadagnarsi” la medaglia. O ci si chiama Giorgio Calcaterra ed allora si corre giustamente e meritatamente per vincere, come in effetti lui ha fatto, oppure si corre per esserci e per dire “io ce l’ho fatta!”.

Ma di questa 44esima edizione della gara se ne sta ora parlando soprattutto per un’altro fatto. In particolare per un podista che ha fatto delle cose strabilianti se si guardando i tempi, ma che in realtà sono diventati tali solo perché li ha fatti… in parte seduto sul sedile di un automobile! Ma com’è possibile? Si, questo è avvenuto. Senza che vi sia una spiegazione alternativa. Anche perché questo signore, Domenico Mirra, un campano nato nel 1947, che risulta essere anche giudice provinciale Fidal (come risulta dal sito della Federazione italiana atletica leggera), è stato visto da un altro podista (che poi lo ha segnalato, avendo altri due testimoni, al delegato Fidal), scendere da un’auto da una traversa prima del ponte di Borgo San Lorenzo e con fare truffaldino tenere nascosto il proprio pettorale e rimettersi sul percorso. Quest’altro podista (che si è assunto la piena e totale responsabilità della propria denuncia, rendendo pubblico nome e cognome e per questo ora ne parliamo) ha cercato di fotografarlo nel numero, ma senza riuscirci perché trovandolo a nascondersi il pettorale.

Adesso la sua società ed è notizia di qualche ora, lo ha sospeso da ogni attività  per 1 anno, a partire dalla data odierna e fino quindi al 31/05/2017. In questo periodo di tempo non potrà indossare i colori sociali e non potrà partecipare alle gare competitive FIDAL ed EPS.

Il giudice Fidal che ha barato alla 100 km del passatore sarebbe recidivo: avrebbe barato anche nel 2015, la società lo ha sospeso per 1 annoultima modifica: 2016-05-31T19:40:48+02:00da atleticanotizie
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