Christian Coleman potrebbe battere una vettura di Formula 1?

In questi giorni la IAAF ha pubblicato i risultati del loro studio biomeccanico sui Campionati Mondiali Indoor 2018 a Birmingham.

L’organo di governo dell’atletica pubblica periodicamente i dati su alcune delle loro più grandi competizioni, offrendo affascinanti informazioni sulle dinamiche  delle prestazioni a livello di élite. Con telecamere posizionate strategicamente intorno all’Arena  di Birmingham, ha permesso agli scienziati sportivi di estrapolare una serie di statistiche  e trarre una serie di conclusioni.

Ora, probabilmente la statistica più bizzarra derivata dalla biomeccanica è stata in realtà un tweet della IAAF, che ha spiegato che Christian Coleman potrebbe potenzialmente battere una vettura di Formula 1 sui 10 metri. La didascalia sui loro social media diceva: “I velocisti dei 60 metri maschili hanno impiegato tra 1,7 e 1,8 secondi per coprire i primi 10 metri. È una velocità simile a quella di un’auto di Formula 1 che lascia la griglia. “

Una dichiarazione piuttosto notevole e, per dirla in parole povere, Coleman ha registrato un tempo di 5,87 metri al secondo (13,13 mph) escludendo i tempi di reazione. Tuttavia, data la mancanza di dati relativi alle auto di F1 su una distanza così breve, decidere un vincitore è quasi impossibile, ma abbiamo buone ragioni per pensare che Coleman avrebbe perso.

Uno dei pochissimi esperimenti sull’argomento è apparso in una puntata del programma televisivo americano “MythBusters” in cui hanno messo una macchina di Indy contro Wallace Spearmon. Il test è stato effettuato su una lunghezza di 30 piedi (meno di 10 metri) e l’automobile ha vinto in ogni singola occasione.

Certo, Spearmon ha un record personale sui 60 m di 6″66, considerevolmente più lento di Coleman, ma il margine di vittoria indica che gli esseri umani sono molto indietro. Le auto di F1 hanno un tasso di accelerazione molto più alto di un’auto di Indy – 90 kmh in 2,1 secondi rispetto a 3,4 secondi – e non è un aspetto positivo per Coleman.