Caster Semenya tornerà a correre con le donne senza prendere farmaci

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Riportiamo dal corriere.it,( qui l’articolo originale ) la notizia che  Caster Semenya può tornare a correre gli amati 800 metri nella categoria femminile, senza doversi imbottire di progestinici o anti-steroidi.

Il Tribunale federale svizzero ha infatti sospeso con effetto immediato la «Regola 114» della Federazione di atletica leggera (Iaaf) che obbliga le atlete Dds (ovvero con differenze dello sviluppo sessuale, come nel caso della mezzofondista sudafricana) ad abbassare farmacologicamente il testosterone in circolo nel sangue sotto le 5 nmol/L per poter competere come donne nelle specialità dell’atletica comprese tra 400 metri e miglio, riducendo così i presunti «iniqui vantaggi» legati alla loro condizione genetica.

In vigore dallo scorso 8 maggio, la «114» era stata confermata dal Tribunale di arbitrato sportivo di Losanna (Tas), cui Semenya si era appellata, che l’aveva ritenuta «profondamente discriminatoria ma necessaria per ristabilire l’equità della competizione». Il Tribunale svizzero — il solo organo di giudizio che possa disconoscere le decisioni del Tas — l’ha sospesa a tempo indeterminato.

L’ipotesi più accreditata (la Iaaf ha rifiutato ogni commento) è che i giudici abbiano richiesto le modalità di applicazione della regola, mai chiarite dalla Federatletica, fissando come termine di deposito il prossimo 25 giugno. Semenya, supportata dalla Federazione sudafricana di atletica e dal governo del suo Paese, aveva chiesto ai giudici di verificare se la norma violasse «diritti pubblici essenziali, quali quelli all’integrità fisica, alla non discriminazione sessuale, alla libertà economica e al rispetto dell’umana dignità».

Caster, 28 anni, due titoli olimpici (Londra e Rio) e tre mondiali negli 800 metri, ha commentato la sospensiva ringraziando la corte e «auspicando di poter presto tornare a correre in piena libertà». All’orizzonte agonistico ci sono i grandi meeting estivi e, soprattutto, i Mondiali di Doha del prossimo settembre. Una decisione finale a favore della Semenya, a quel punto inappellabile, costituirebbe un enorme smacco politico per la Iaaf e per il suo presidente, Seb Coe, che sulla «norma 114» non ha mai accettato mediazioni, provocando l’ira di decine di associazioni per i diritti civili e delle donne.

 

Caster Semenya tornerà a correre con le donne senza prendere farmaciultima modifica: 2019-06-03T20:43:16+02:00da atleticanotizie
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