Bruxelles Diamond League: Elena Vallortigara tra le big

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Ritorno nella IAAF Diamond League per Elena Vallortigara. L’altista azzurra riassapora venerdì 6 settembre a Bruxelles il grande palcoscenico, dopo il positivo rientro di domenica scorsa a Bellinzona (1,91) a tre mesi dalla distorsione alla caviglia destra, nella seconda finale del circuito in cui si assegneranno i sedici trofei rimanenti. Per la vicentina dei Carabinieri è la seconda volta nell’atto decisivo: lo scorso anno si piazzò quinta a Zurigo, nella stagione in cui ha centrato il favoloso 2,02 di Londra. Un cast, quello dell’alto donne nel Memorial Van Damme della capitale belga, che ha il sapore di una finale mondiale per la presenza di quasi tutte le migliori specialiste. Su tutte Mariya Lasitskene, vincitrice degli ultimi due trofei e con tre successi complessivi, world leader con 2,06. La beniamina del pubblico di casa Nafissatou Thiam, olimpionica dell’eptathlon capace di salire quest’anno a 2,02, la coppia ucraina di “duemetriste” stagionali Yuliya Levchenko e Yaroslava Mahuchikh, e ancora la bulgara argento olimpico Demireva, l’altra ucraina Herashchenko e la polacca Licwinko, in crescita di condizione dopo lungo stop. Altre presenze azzurre nelle gare extra: sui 400hs è il turno di Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) e Yadisleidy Pedroso (Aeronautica). La Folorunso si ripresenta in pista dopo il quarto posto nell’Europeo a squadre di Bydgoszcz e il terzo posto in staffetta, forte del personal best negli ostacoli (54.75) stabilito a Napoli conquistando l’oro alle Universiadi. Per la primatista italiana Pedroso, l’occasione di limare lo stagionale dopo l’incoraggiante comeback di Rovereto (56.03). Contro le azzurre, nella gara che chiuderà la serata, la giamaicana Janieve Russell, la canadese Sage Watson, la caraibica di Barbados Tia-Adana Belle, la colombiana Gonzalez e la coppia belga Claes e Couckuyt. Sui 400 metri donne è la volta della primatista italiana U20 Elisabetta Vandi (Fiamme Oro), già staffettista azzurra a Yokohama in batteria: tra le avversarie, la statunitense olimpionica di staffetta (con tre titoli iridati indoor) Courtney Okolo, l’altra quartermiler USA Shakima Wimbley, iridata di staffetta ai Mondiali 2017, la britannica Perri Shakes-Drayton (oro europeo indoor 2013), la tedesca Spelmeyer e le belghe Laus e Depuydt.

GRAN FINALE – Ben tredici Diamond League Champions gareggeranno a Bruxelles per confermare i successi dell’edizione 2018. Unici assenti, l’ivoriana Ahouré nei 100, la statunitense McNeal sui 100hs e la sudafricana Semenya negli 800 metri. Sprint: Noah Lyles sui 200 è a caccia del terzo trofeo consecutivo, obiettivo più che probabile, al contrario del record del meeting, lo straordinario 19.26 del giamaicano Yohan Blake. Contro il favorito, in prima fila il turco iridato Ramil Guliyev e la coppia canadese De Grasse-Brown. Sui 100 donne, privi dell’olimpionica Thompson, Shelly-Ann Fraser-Pryce cerca il poker dopo i successi dal 2013 al 2015. Cast formidabile con le campionesse d’Europa Dina Asher-Smith e Dafne Schippers, l’ivoriana argento mondiale Ta Lou e la nigeriana Okagbare. Sui 400 uomini la coppia USA scesa sotto i 44 secondi nella stagione in corso, il campione uscente Fred Kerley e Michael Norman, uscito sconfitto dal confronto con Kerley ai Trials. Outsider, gli altri statunitensi Montgomery e Strother e il giamaicano Bloomfield. Nella serie non-Diamond League, il terzetto dei fratelli Borlée, il campione europeo Hudson-Smith, il sudafricano Makwala e il trinidegno Cedenio.

MEZZOFONDO DA SOGNO – Tre keniani alla ricerca della replica vincente: Hellen Obiri sui 5000, reduce da due trofei, Timothy Cheruiyot sui 1500 metri e Conseslus Kipruto nelle siepi. Per la Obiri si profila una battaglia contro la primatista europea Sifan Hassan e quella tedesca Konstanze Klosterhalfen, oltre al parterre africano che conta l’etiope Gidey e le altre keniane Tirop, Kipkemboi e Chepkoech, che detiene il record mondiale dei 3000 siepi. Più ardua la conferma del siepista Kipruto, tornato di recente da un infortunio e non al massimo. Dopo lo straordinario successo della finale 2018 a Zurigo, correndo quasi tutta la gara con una sola scarpa, troverà ancora il marocchino El Bakkali, il più regolare della stagione tra i keniani, Benjamin Kigen, i tre etiopi Wale, Beyo e Girma e il primatista spagnolo Carro. Per Cheruiyot l’ennesimo duello con l’alter ego Elijah Manangoi e un folto gruppo di big in cerca della firma d’autore: Jakob e Filip Ingebrigtsen, il polacco Lewandowski, il gibutiano Souleiman, l’etiope recordman indoor Tefera e l’uomo del momento sulla distanza, l’ugandese Musagala. Sugli 800 donne nessuna della partecipanti ha mai vinto il diamante: borsino alto per le statunitensi Ajeé Wilson e Hanna Green e per la giamaicana Goule. Nella gara extra dei 5000 uomini, caccia di gruppo al cronometro per il duo belga Hendrix-Kimeli e per quello tedesco Petros-Ringer, insieme allo statunitense True.

OSTACOLI, DIAMANTI SENZA IPOTECA – Se nei 100hs il pronostico gira intorno ai nomi della giamaicana Danielle Williams e della primatista mondiale Kendra Harrison, sui 110hs la ruota dei favoriti è più ampia. Tra le donne, alle due ostacoliste più in forma si opporranno soprattutto la nigeriana Amusan e le altre statunitensi Ali e Clemons. Nell’evento maschile, con il campione uscente Shubenkov visto ancora in fase di recupero dopo l’infortunio di Rabat, potrebbe essere il turno dello spagnolo Ortega o dell’ostacolista new entry nell’élite mondiale Roberts.

TAYLOR PER IL SETTEBELLO – Nel triplo uomini Christian Taylor è deciso a riprendere il cammino vincente, sei vittorie consecutive in Diamond League dal 2012 al 2017, interrotto lo scorso anno quando fu sconfitto dal portoghese Pedro Pablo Pichardo. Alla coppia, si aggiunge per la gara di venerdì l’immenso Will Claye di quest’anno, due volte oltre i 18 metri e vincitore a Parigi proprio sul rivale di sempre Taylor. L’olimpionica dell’asta Stefanidi cerca il poker dopo tre vittorie di fila. Sulla roulette di Bruxelles, tra le papabili per il successo figurano anche la russa neutrale Sidorova, le tre specialiste USA Morris, Nageotte e Suhr e la canadese Newman, reduce dal doppio record nazionale di 4,82. Nel lungo donne, dove risulta iscritta la colombiana vincitrice uscente Caterine Ibargüen, infortunatasi un mese fa ai Giochi Panamericani, i favori del pronostico vanno alla tedesca Mihambo e alla statunitense Reese, e in subordine alla serba Spanovic.

LANCI CON SUPER-BIG – Disco maschile con l’uomo più regolare intorno ai 70 metri, lo svedese Stahl, per impedire il secondo successo di fila del giamaicano Dacres, primatista della Diamond League. Il lituano campione del mondo Gudzius, l’austriaco Weisshaidinger e il veterano Malachowski, di nuovo “in shape”, promettono misure all’altezza. Nel disco donne suona la stessa musica da inizio stagione: le cubane Perez e Caballero a respingere una Sandra Perkovic non più asso-pigliatutto.

 

QUI IL SALTO IN ALTO FEMMINILE IN AGGIORNAMENTO CON ELENA VALLORTIGARAaggiornamento-1 (1)

 

 

 

 

Bruxelles Diamond League: Elena Vallortigara tra le bigultima modifica: 2019-09-06T08:27:34+02:00da atleticanotizie
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