Mondiali Doha: un super Filippo Tortu vola in finale nei 100 metri

Amsterdam 6-10/07/2016 Campionati Europei di Amsterdam - Foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo
Amsterdam 6-10/07/2016 Campionati Europei di Amsterdam – Foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo

Dopo alcune critiche di ieri,  Filippo Tortu oggi entra nei primi otto sprinter dei 100 metri dei  mondiali di Doha. Il primatista nazionale  con 9.99, primo italiano della storia a scendere sotto i 10 secondi, compie un capolavoro piazzandosi al terzo posto della sua semifinale in 10.11 (vento +0.8 m/s), al termine di una rincorsa magistrale. Comincia malissimo, con una reazione allo sparo ai limiti dell’assurdo (0.217), addirittura dieci centesimi peggiore di quella del britannico Hughes (che fa un eccellente 0.113). Ma da lì comincia una cosa che ha dell’incredibile: l’azzurro si lancia in progressione, e con un lanciato mai visto prima, piomba sugli avversari bruciando tutti i concorrenti nella lotta per la finale. Davanti, il sudafricano Simbine fa 10.01, mentre Hughes, grazie anche a quell’avvio magistrale, è secondo in 10.05; dietro di loro, c’è l’azzurro, c’è Tortu, una furia, affondato sul traguardo come pochi al mondo riescono a fare. Tra lui e il giamaicano Tracey (accreditato dello stesso tempo), un solo millesimo di secondo. Poi Rodgers, 10.12, in quello che sembra più un corpo a corpo che una prova di sprint. Al punto che ci vogliono interminabili minuti prima che il tricolore faccia capolino sul grande schermo scatenando la gioia di Tortu e degli italiani nello stadio. Tra i battuti, il giapponese Kiryu, e il francese Vicaut. Uno sprint, ancora uno, per recuperare la zona di riscaldamento. Poi, sarà finale.

Marcell Jacobs, al contrario, mastica amaro. L’ordine d’arrivo che lo mette al settimo posto nella prima semifinale con 10.20 (-0.3) non è la cosa che più fa male. Perché il dato peggiore è, con ogni probabilità, il crono del secondo classificato alle spalle di Chris Coleman (9.88): ovvero, il 10.12 del canadese Aaron Brown, qualificato per la finale con un tempo peggiore di quello realizzato ieri dall’azzurro in batteria. E’ vero che ogni gara fa storia a sé, specie nello sprint, però la sensazione che il traguardo fosse abbondantemente alla portata di Jacobs rimane. E brucia. La reazione allo sparo del bresciano è mediocre (0.180), ma va ancora peggio nella fase di accelerazione, quando gli appoggi a terra risultano sordi, e l’assetto complessivo ne risulta sbilanciato. Jacobs accumula subito il ritardo che lo mette fuori gioco, e nel lanciato non c’è lo spazio per recuperare. Senza voler eccedere in giudizi, il pensiero che due azzurri potessero essere in finale ai mondiali, rimane. Come un tarlo nella testa.

 

Mondiali Doha: un super Filippo Tortu vola in finale nei 100 metriultima modifica: 2019-09-28T19:32:22+02:00da atleticanotizie
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