Muore a 40 anni dopo l’eutanasia medaglia d’oro paralimpica
|La medaglia d’oro paralimpica Marieke Vervoort ha terminato la sua vita attraverso l’eutanasia all’età di 40 anni.
Vervoort aveva un’incurabile malattia muscolare degenerativa che causava dolore costante, convulsioni e paralisi alle gambe e la lasciava a malapena in grado di dormire.
Nonostante ciò, la belga ha vinto l’oro nella gara su sedia a rotelle T52 100m a Londra 2012 e l’argento nella gara su sedia a rotelle T52 200m.
Ha anche vinto medaglie alle Olimpiadi di Rio 2016, argento nella T51 / 52 400m e bronzo nella T51 / 52 100m.
L’eutanasia è legale in Belgio e una dichiarazione del sindaco della città natale di Diest di Vervoort ha spiegato di aver “risposto alla sua scelta martedì sera”.
“Per quello che posso dire, è stato un addio sereno, in pace”, l’amico Eric Goens ha raccontato a Radio 2 Fiandre occidentali dei suoi ultimi giorni.
Nel suo ultimo post su Instagram, l’atleta ha pubblicato una foto con la didascalia “Non posso dimenticare i ricordi!”.
Vervoort è stata in grado di perseguire l’eutanasia grazie alle leggi del Belgio, avendo presentato moduli per subire la morte per iniezione letale, e ha richiesto a tre medici di firmare che stava vivendo un dolore lancinante senza una cura.
Soffriva di una forma di tetraplegia progressiva che ha lasciato sconcertati i suoi medici.
Nel 2017 era paralizzata dal seno in giù, stava perdendo la vista, soffriva di terribili spasmi, non riusciva a dormire e faticava a mangiare.
Muore a 40 anni dopo l’eutanasia medaglia d’oro paralimpicaultima modifica: 2019-10-23T13:01:17+02:00da
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Ci vuole un gran coraggio