Cezar Nasuescu: Ho corso con una gamba, al traguardo è stato fantastico- di Matteo SIMONE

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Lo sport rende felici praticandolo con ogni modalità e facendo tanta fatica che si può addomesticare. Lo sport accomuna tante persone, culture e mondi, rompe barriere ed avvicina distanze. Cezar, è un triatleta ironman e amante di lunghi viaggi in bici, ci spiega le sue passioni ed emozioni. Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta? “Amare lo sport e tante volte fare dei sacrifici.”

Se ami qualcosa sei disposto a fare tanta strada felicemente con tanti sacrifici: Quali fattori hanno contribuito al tuo benessere o performance? “Allenamenti a volte non facili.” Ti va di descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Per un incidente al km 30 alla maratona di Las Palmas Gran Canaria gennaio 2016 ho dovuto correre con una gamba, il divertente è che sono arrivato ultimo però mi hanno ricevuto al traguardo meglio del vincitore, è stato fantastico.”

Per ottenere qualcosa bisogna faticare in ogni campo, economico, lavorativo, familiare, bisogna impegnarsi nelle relazioni, nel lavoro, in un’attività economica, per avere dei frutti ed anche nello sport se ti impegni, se lavori duramente ma felicemente otterrai quello che vuoi con convinzione ed impegno: Quale alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? Usi farmaci, integratori? Per quale motivo? “Prima di una gara pesce e verdura…durante la gara tanta acqua…dopo una gara pasta; carne e perché no una birra, non uso mai farmaci.”

Perché intossicarci con i farmaci con tutto quello di buono che ci offre la natura, ma ognuno è libero delle sue scelte, della sua salute, del suo benessere. Importante è comunicare, trasmettere e condividere le buone prassi: Chi ha contribuito al tuo benessere nello sport o alla tua performance? “Nessuno…solo la mia volontà di non mollare.” Cosa pensano familiari e amici della tua attività? “A volte dicono: ma chi te lo fa fare.”

La fase importante e fondamentale è quella del mantenimento, a volte si è in una fase precontemplativa, non ci si rende conto del proprio malessere o disagio, a volte ci si trova in una fase contemplativa in cui si è consapevoli di un problema ma si temporeggia, si rimanda la risoluzione, importante è la fase dell’azione quando si è consapevoli di una difficoltà e si passa all’azione, si fa qualcosa per star meglio, per risolvere il problema. Ma ancora più importante è la fase del mantenimento dove l’azione non è occasionale ma continuativa, non si molla, si continua con l’intento di sperimentare benessere e star bene con il corpo e con la mente. Queste descritte sono le fasi del cambiamento descritte nel modello transteorico di DiClemente e Prochaska. Non si finisce mai di imparare non solo dalla teoria ma soprattutto dall’esperienza diretta: Qual è stata la gara della tua vita, dove hai sperimentato le emozioni più belle? “Ironaman Walles 20015. All’inizio dell’Ironman per le emozioni forti di quell’atmosfera che ero lì ho cominciato piangere.”
Cosa hai scoperto del tuo carattere praticando sport? “Credere in te stesso fino alla fine.”

A volte lo sport ti fa scoprire le tue virtù, le tue capacità nascoste ed insospettabili: Quale può essere un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport? “In questi tempi è un po’ difficile con i ragazzi, però se devo dire una cosa sarà: ‘La scelta è vostra: sport che ti dà prima di tutto la salute oppure la strada che tutti sappiamo ti porta prima o poi a distruggerti.” Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere? “Stabilendo traguardi ogni volta e provare a raggiungerli…in poche parole combattere conte stesso.”

Diventa una sfida continua con se stessi, l’essenza della vita, stabilire quello che voglio e provare a raggiungerlo, sentire di cosa ho bisogno e mobilitare le energie e le capacità per soddisfare i miei bisogni, le mie aspettative, le mie esigenze: Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? “Sappiamo tutti che mollare non fa parte del dizionario di un atleta…continuare a fare sport perché lo sport ti dà le regole sane di vita.” Che significa per te partecipare ad una gara sportiva? “Concretizzare i tuoi allenamenti.”

La gara diventa il momento della verità, la verifica finale: Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare? “Sì…tante volte.” C’è stato il rischio di incorrere nel doping? “Mai, sono al livello amatoriale, non voglio arrivare in nessuna parte, lo faccio per me, per la mia salute, ho 54 anni.” Un messaggio per sconsigliare l’uso del doping? “Pensate 2 volte prima di fare.” Quali sensazioni sperimenti facendo sport: allenamento, raduni, pregara, gara, post gara? “Carica positiva…stare bene con te e con gli altri.”

In ogni campo della vita se non stai bene con te stesso non stai bene nemmeno con gli altri, è quello che succede in ambiente sportivo, lavorativo, familiare: Ritieni utile lo psicologo nello sport? Per quali aspetti e in quali fasi? “Lo psicologo nello sport è indispensabile, di più ai livelli professionali.” Ti hanno consigliato di ridurre l’attività sportiva? Hai mai pensato di smettere di essere atleta? “Di ridurre attività sportiva sì, però di smettere non se ne parla, vivo per lo sport.” Quali sono i tuoi pensieri in allenamento, in gara? “In allenamento onestamente a volte ti vengono problemi quotidiani, però in gara pensare di arrivare alla linea del traguardo.”

La gara è gara, quando si indossa il pettorale ci si concentra per l’obiettivo stabilito che può essere una prestazione eccellente o semplicemente portare a termine una gara difficile: Quale è stata la tua gara più estrema o più difficile? “Ironman Anuna, cosa che mette paura.” Quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione nella tua disciplina sportiva? “Le difficoltà di mantenere un equilibrio tra vita di tutti i giorni e lo sport…devi fare attenzione sempre se vuoi avere delle soddisfazioni e risultati.”

E’ difficile trovare un giusto equilibrio tra vita ordinaria quotidiana lavorativa e famigliare e vita sportiva ad alto livello che sia qualitativo o quantitativo, trovare il tempo e le condizioni per allenarsi, per mantenere lo stato di forma ed è importante fare attenzione ad ogni aspetto per continuare a sperimentare benessere praticando sport ed anche per continuare ad ottenere prestazioni soddisfacenti: Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale? “Fisiche, a volte, spingere di più di quello che puoi.” Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Sono stato fortunato, non ho avuto grandi problemi, però cerco di avere intorno persone positive che ti danno buoni consigli.”

Un po’ è fortuna ma per la gran parte è saperci fare, saper costruirsi uno stile di vita che ti permette di stare bene in salute, ed è importante crearsi una rete protettiva, delle persone di riferimento pronte ad aiutarti nel caso di bisogno: Se potessi tornare indietro cosa faresti o non faresti? “Tornare indietro non si può, voglio andare avanti e correre fino a 100 anni, viva lo sport.” Quali sogni hai realizzato e quali sono da realizzare? Prossimi obiettivi? “Anglia-Romania in bici per 2 volte, London marathon 2013, Ironman Walles 2015, prossimi obiettivi America route 66 in bici, Great Wall China Marathon, around the world in bici.”

Mi piace “around the world” in bici.
Un’intervista a Cezar è riportata nel libro “Triathlon e Ironman”, edito da Prospettiva Editrice, che è stato presentato venerdì 29 novembre presso il bar-caffetteria in via Olevano Romano 35-37, zona Prenestina-Gordiani, Roma.
http://www.prospettivaeditrice.it/index.php?id_product=463&controller=product

Matteo SIMONE
http://www.psicologiadellosport.net
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+simone+matteo.html

Cezar Nasuescu: Ho corso con una gamba, al traguardo è stato fantastico- di Matteo SIMONEultima modifica: 2020-01-29T11:07:29+01:00da atleticanotizie
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