Doping: mezzofondista del Bahrain dovrebbe essere privato della medaglia d’oro dei Giochi Asiatici 2018

Hassan+Chani+with+2018+Asian+Games+gold+medal

Hassan Chani del Bahrain sarà privato della medaglia d’oro che ha vinto nei 10.000 metri ai Giochi asiatici del 2018 a Giacarta dopo essere stato bandito dall’Athletics Integrity Unit (AIU) per doping.

Il 32enne, originariamente nato in Marocco prima di trasferirsi in Bahrein, è stato ritenuto colpevole di doping sanguigno a seguito dell’analisi del suo passaporto biologico di atleta (ABP).

È stato bandito per quattro anni fino al 2024 e tutti i suoi risultati tra agosto 2017 e marzo 2020 sono stati annullati a seguito di un’audizione condotta dall’avvocato canadese Janie Soublière.

La giuria indipendente di tre persone, composta anche dal canadese Daniel Ratushny, ex giocatore di hockey su ghiaccio di alto livello e vincitore di una medaglia d’argento olimpica ad Albertville 1992, e dall’olandese Dennis Koolaard, ha sentito che l’ABP di Chani ha mostrato costantemente punteggi coerenti con il uso del doping del sangue.

Chani ha sostenuto durante l’udienza disciplinare che i suoi punteggi più alti potrebbero essere stati causati dall’allenamento in quota, ma questo è stato respinto dalla giuria.

Chani aveva anche rappresentato il Bahrain ai Giochi Olimpici del 2016 a Rio de Janeiro ma non è riuscito a finire.

Aveva vinto i 10.000 metri ai Giochi asiatici, battendo Abraham Cheroben, un ex corridore keniota che era stato reclutato anche dal Bahrain.

 

Doping: mezzofondista del Bahrain dovrebbe essere privato della medaglia d’oro dei Giochi Asiatici 2018ultima modifica: 2020-09-18T11:15:42+02:00da atleticanotizie
Reposta per primo quest’articolo