Quanti e quali sono I RECORD ITALIANI femminili più “Datati”?- di Giuseppe Baguzzi

 

Concludiamo la nostra carrellata dei record italiani più datati prendendo in esame i RECORD ITALIANI femminili. Solitaria in vetta con un distacco abissale è Gabriella Dorio che vanta i due primati femminili più longevi.
Il primo è il record degli 800 di 1.57.66 stabilito a Pisa il 5 luglio 1980, quindi “datato” di ben 41 anni. Il secondo è il record dei 1500 di 3.58.65 che Gabriella realizzò due anni dopo, esattamente a Tirrenia il 25 agosto 1982 (quando decise di “allungare” la distanza…) e che quindi è “datato” di soli 39 anni.
Staccatissimo troviamo poi il record di 14.44.50 sui 5000 di Roberta Brunet realizzato in Germania a Colonia il 16 agosto 1996. Durata 25 anni. Un altro passo per giungere al record del salto in lungo (7.11) stabilito da Fiona May vincendo la medaglia di argento agli europei di Budapest il 22 agosto 1998. Durata 23 anni.
Poi il primato nell’eptathlon (6185 punti) di Gertrud Bacher ottenuto a Desenzano il 9 maggio 1999. Durata 22 anni. Quelli della compianta  Maura Viceconte sui 10.000 (31.05.57 in Olanda a Heusden) e di Claudia Coslovich nel lancio del giavellotto (65.30 in Slovenia a Lubiana) entrambi del 2000. Durata 21 anni.
Per finire con il record di Manuela Levorato sui 100 metri, un 11.14 registrato a Losanna il 4 luglio 2001. Durata 20 anni.

In tutto 7 atlete per otto primati decisamente resistenti.

Anche qui abbiamo delle… fanciulle di belle speranze che potrebbero rendere più moderno qualche primato troppo “antico”. Pensiamo a Vittoria Fontana, Dalia Kaddari, Elisa Coiro, Gaia Sabbatini, Nadia Battocletti, Angelica Ghergo, Idea Pieroni, Larissa Iapichino, Greta Brugnolo, Anna Musci, Diletta Fortuna, Rachele Mori, Carolina Visca, Martina Casiraghi ed a tutte le altre giovani e giovanissime che tengono vive le loro e le nostre aspettative per il futuro dell’atletica italiana.

C’è una regola nell’atletica da tenere sempre in mente:
LE VITTORIE RESTANO, I RECORD SONO FATTI PER ESSERE BATTUTI.
Quindi, forza ragazze. Datevi da fare.