I RECORD INDOOR (MONDIALI ED EUROPEI) CHE RESISTONO DA ANNI-di Giuseppe Baguzzi

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Non potevamo lasciare incompiuta la nostra ricerca sui primati mondiali, europei ed italiani più longevi senza prendere in esame anche i record ottenuti al coperto. Con questo articolo prendiamo in esame quelli mondiali ed europei maschili e femminili. Ci riserviamo un articolo a parte per quelli italiani.

Le risultanze non sono così eclatanti come quelle dei primati all’aperto (con alcune prestazioni che superano o sfiorano i 40 anni di età) anche perchè l’attività indoor nel mondo è nata dopo quella outdoor, quando si è iniziato a costruire impianti coperti ma soprattutto quando è stata avviata una regolamentazione da parte della Iaaf. Le piste devono avere uno sviluppo di 200 metri con sei corsie, le gare di corsa veloce e ad ostacoli sono di 60 metri, poi ci sono 200, 400, 800, 1500, 3000 e marcia, i salti ci sono tutti (alto, asta, lungo e triplo), i lanci si riducono al solo getto del peso e non c’è la staffetta 4×100, per ovvi motivi, ma ci sono solo la 4×200 e la 4×400. Le prove multiple sono il pentathlon per le femmine e l’eptathlon per i maschi.

RECORD MONDIALI maschili

Il mondiale al coperto più resistente è l’8.79 nel salto in lungo stabilito da Carl Lewis a New York il 27 gennaio 1984, che quindi è imbattuto da ben 37 anni. Cinque anni dopo, esattamente il 4 marzo 1989 a Budapest, il cubano Javier Sotomayor fissava il record del salto in alto alla misura di 2.43 che quindi resiste ad ogni attacco da 32 anni.

Il primato di 1.22.11 della staffetta 4×200 è stato stabilito da un quartetto inglese il 3 marzo 1991 a Glasgow quindi si avvia a diventare trentunenne, mentre del 1995 è il record sui 5000 di marcia del sovietico Schennikov, che quindi ha solo 26 anni.

L’anno successivo, il 18 febbraio 1996, il namibiano Frank Fredericks stabilì sulla magica pista di Lievin il record dei 200 in 19.92, primo ed unico uomo a scendere sotto i 20 secondi in un impianto al coperto. Durata 25 anni.

Ancora un anno dopo il naturalizzato danese Wilson Kipketer, di chiara origine keniana, stabiliva a Parigi-Bercy il 9 marzo 1997 il primato degli 800 in 1.42.67 che dura da 24 anni.

Occorre un altro anno per registrare il record sui 3000 del keniano Daniel Komen fissato in 7.24.90 a Budapest il 6 febbraio 1998. Durata 23 anni.

Questi sette sono i mondiali più resistenti, oltre i 20 anni di età. Tutti gli altri sono stati ottenuti in epoca più recente.

RECORD MONDIALI femminili

Tra le ragazze i record più “annosi” sono soltanto sei, di cui il primo risale addirittura al 1977 quando la allora cecoslovacca Helena Fibingerova scagliò il peso a 22.50 a Jablonec il 19 febbraio. Quindi è imbattuto da ben 44 anni e va per i 45.

Lo segue in graduatoria il primato sui 400 di un’altra cecoslovacca, Jarmila Kratochvilova che al palazzone di Milano il 7 marzo 1982 corse la distanza in 49.59 e che si avvia quindi a compiere 40 anni.

In terza posizione si piazza il record del salto in lungo di 7.37 stabilito dalla tedesca-est Heike Drechsler a Vienna il 13 febbraio 1988, Durata quasi 34 anni.

Vi ricordate la giamaicana Merlene Ottey? Chi se la dimentica… Ebbene il 13 febbraio 1993 sulla sempre magica pista di Lievin anche lei (come farà il namibiano Fredericks tre anni dopo) stabilì il fenomenale primato dei 200 in 21.87 che tra qualche mese compirà 29 anni ma che crediamo durerà ancora molto, per non dire moltissimo. Anche lei prima ed unica donna a correre sotto i 22 secondi. Durata: quasi 29 anni.

Due giorni prima del record della Ottey sui 200, esattamente l’11 febbraio 1993, la russa Irina Privalova aveva stabilìto a Madrid il mondiale sui 60 metri in 6.92 strappandolo proprio alla Ottey che l’anno precedente, il 14 febbraio 1992, festa di San Valentino, proprio a Madrid l’aveva migliorato scendendo a 6.96. Un mese dopo il primato della Privalova, il 12 marzo 1993 ai mondiali dello Sky Dome di Toronto, provò a batterlo la statunitense Gail Devers che dovette accontentarsi di 6.95, a tre centesimi dalla Privalova, ma pur sempre la seconda prestazione all-time, poi eguagliata da Marion Jones a Maebashi il 7 marzo 1998. Due giorni dopo la Privalova stabilì anche il record di 22.15 sui 200 sempre a Toronto. Quindi anche il record della Privalova si avvia a compiere 29 anni.

Infine, per restare sopra i 20 anni di età, c’è il record della marciatrice rumena Claudia Iovan sui 5000 metri, ottenuto a Bucarest il 30 gennaio 1999. Durata: quasi 23 anni.

RECORD EUROPEI maschili

Il primato continentale più resistente è quello del salto in alto di 2.42 del tedesco-ovest Carlo Trahnhardt stabilito a Berlino il 26 febbraio 1988 e che era anche primato mondiale prima che fosse migliorato da Sotomayor l’anno dopo. Durata 33 anni.

Alla pari un altro tedesco, stavolta dell’est, Thomas Schonlebe che il 5 febbraio 1988 a Sindelfingen aveva stabilito il record dei 400 in 45.05. Da allora soltanto undici quattrocentisti sono scesi sotto i 45 secondi e quattro tra 45.02 e 45.03, per cui Schonlebe è ancora installato al sedicesimo posto all-time. Durata 33 anni.

Alle loro spalle ancora un tedesco-est Ulf Timmermann che l’11 febbraio 1989 a Senftenberg stabilì il record mondiale del peso lanciando a 22.55. Durata 32 anni.

In quarta posizione la staffetta 4×200 della Gran Bretagna già citata tra i primati mondiali. In quinta posizione il record dei 60 ostacoli di 7.30 del gallese Colin Jackson che l’ottenne a Sindelfingen il 6 marzo 1994. Durata 27 anni e quasi 28.

Sesto tra i primati europei più duraturi è quello del marciatore russo Schennikov, pure lui già segnalato nei primati mondiali, insieme con l’inglese Linford Christie che stabilì il primato continentale dei 200, guarda caso, proprio sulla pista di Lievin il 19 febbraio 1995, allora anche mondiale, poi migliorato da Fredericks l’anno dopo. Durata quasi 27 anni. Infine all’ottavo posto il record degli 800 di Kipketer, stabilito nel 1997, che è anche record mondiale. Durata quasi 25 anni.

RECORD EUROPEI femminili

Sono ben nove le primatiste europee indoor che sono anche primatiste mondiali. Le elenchiamo: Privalova (60), Kratochvilova (400), Ceplak (800), Kallur (60H), Drechsler (lungo), Fibingerova (peso), Dobrinska (penta), staffette 4×200 e 4×400 della Russia.

Quindi ci limiteremo, per non essere ripetitivi, ad aggiungere soltanto, tra i record superiori ai 20 anni, quello sui 200 della russa Irina Privalova in 22.10 stabilito a Lievin (ma guarda…) il 19 febbraio 1995. Durata 26 anni.

I RECORD INDOOR (MONDIALI ED EUROPEI) CHE RESISTONO DA ANNI-di Giuseppe Baguzziultima modifica: 2021-10-25T16:02:01+02:00da atleticanotizie
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