Bohdan Bondarenko e Mutaz Barshim nell’alto ieri a New York riscrivono la storia della specialità

 

vsatleticanotizie: La gara di salto in alto della IAAF Diamond League di New York di ieri all’Adidas Grand Prix, è entrata nella storia della specialità. Bohdan Bondarenko e Mutaz Barshim infatti volano ad un incredibile 2,42. L’iridato ucraino eguaglia il primato europeo dello svedese Patrik Sjöberg che aveva saltato la stessa misura il 30 giugno del 1987 a Stoccolma; il 23enne del Qatar supera di un centimetro il già suo record asiatico stabilito lo scorso 5 giugno al Golden Gala Pietro Mennea di Roma. 2,42 significa per entrambi anche il secondo posto nelle liste mondiali di tutti i tempi a soli 3 centimetri dallo storico 2,45 di Javier Sotomayor (Salamanca, 27 luglio 1993). E proprio all’attacco di quel record che resiste da quasi 21 anni stasera sono andati tutti e due nella Grande Mela. Asticella posizionata a 2,46, per la storia. Non si erano mai visti due atleti tentare, con tanta convinzione e sulla stessa pedana, l’assalto a quel limite altissimo. Oggi, però, non era forse ancora l’occasione giusta per compiere anche quell’impresa che ormai sembra proprio avere i giorni e i centimetri contati.

L’azzurro Fassinotti supera senza problema 2,20 e 2,25, ma poi commette tre errori a 2,29, misura che ne avrebbe rappresentato il personal best outdoor. Sempre in chiave azzurra dopo l’8:51.81 indoor di quest’inverno, Margherita Magnani realizza sempre a New York il suo miglior crono anche nei 3000 metri all’aperto. La gara si spezza rapidamente in due con l’azzurra che si resta da sola a provare a ricucire lo strappo con il treno delle migliori. Davanti, intanto, si transita in 2:49.96 al primo 1000 con Mercy Cherono che prende il comando delle operazioni e passa ai 2000 in 5:34.75. La keniana, argento mondiale dei 5000, vince in 8:39.84. La mezzofondista delle Fiamme Gialle è, invece, quattordicesima in 8:57.42, quasi tre secondi meglio del 9:00.25 da lei corso a Rieti nel 2013.
Oltre a quella dell’alto maschile sono altre quattro le migliori prestazioni mondiali stagionali stabilite oggi nel meeting della Grande Mela: uno ad opera di un’ex iridata, la brasiliana Fabiana Murer 4,80 nell’asta e le altre a firma di tre bronzi olimpici ovvero il giamaicano Warren Weir 19.82 (-0.2) nei 200 metri, il portoricano Javier Culson 48.03 nei 400hs e la tedesca Linda Stahl 67,32 nel giavellotto.
atl.not.

 

Bohdan Bondarenko e Mutaz Barshim nell’alto ieri a New York riscrivono la storia della specialitàultima modifica: 2014-06-15T13:48:37+02:00da atleticanotizie
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