Carlo Vittori individua i problemi dell’atletica italiana: “dirigenti buoni a nulla”

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 atleticanotizie, 23 Novembre 20215: Abbiamo voluto riportare un interessante articolo apparso ieri sul sito www.cronachemaceratesi.it/2015/11/22/carlo-vittori-latletica-distrutta-da-dirigenti-buoni-a-nulla/734410/ che fa luce sui problemi dell’atletica italiana dei giorni nostri secondo Carlo Vittori.

La regina delle Olimpiadi, l’atletica leggera è stata la protagonista dell’ultima conviviale del Panathlon Club Macerata con un ospite che ha fatto la storia della velocità azzurra, Carlo Vittori. L’allenatore ascolano, che fondò la scuola di Formia e accompagnò la leggenda di Pietro Paolo Mennea, a 84 anni non trattiene i pensieri su quella che è diventata oggi l’atletica leggera italiana. «Ai vertici ci sono dei buoni a nulla» – dice senza mezzi termini con accanto ad ascoltarlo anche il presidente del Coni regionale Giuseppe Illuminati ed alcuni dirigenti locali. – Non ci sono gli uomini adatti per motivare i giovani, purtroppo. Ho iniziato a 6 anni seguendo i miei fratelli al campo, per questo la mia amarezza è grande». Il professor Vittori ha vissuto la sua intera vita nello sport con grande passione, prima da atleta di elevato livello (presente ai giochi della XV Olimpiade di Helsinki 1952) e poi da grande allenatore-educatore (Pietro Mennea ne rappresenta un esempio emblematico), con le quali ha interpretato la sua arte.

«Non sono le pietre a fare una scuola ma la carne – dice a proposito di Formia – Lì c’erano uomini e donne competenti e appassionati che hanno portato 47 medaglie tra olimpiadi e campionati europei». Su Mennea non nasconde la commozione: «E’ stato il primo nemico di sé stesso» – dice di lui e svela poi storie incredibili come quando la “freccia del sud” gareggiò ai mondiali di Helsinki con un pannolone perché perdeva sangue per la malattia. Aneddoti che sembrano materia di fiction molto più di quella trasmessa sulla Rai che vide Luca Barbareschi impersonare Vittori: «Mi sono rallegrato con lui, si è informato e l’ho apprezzato nel film».

Carlo Vittori individua i problemi dell’atletica italiana: “dirigenti buoni a nulla”ultima modifica: 2015-11-23T06:00:58+01:00da atleticanotizie
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