A Barletta lo scandalo della pista di Mennea: affidato il progetto al nipote del presidente

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Elio Sannicandro, presidente del Coni pugliese (Repubblica.it)

Apprendiamo dal sito di Repubblica l’ennesimo caso di raccomandati della nostra Italia. La pista di atletica più importante d’Italia, dovrebbe essere un monumento, invece ora è un rudere. Presto potrebbe tornare a splendere, ma sulla pista dello stadio Puttilli di Barletta, la città di Pietro Mennea, si sta abbattendo una bufera che con lo sport, e anche con Mennea, hanno poco a che fare. In sintesi: il progetto è del Coni e del Comune di Barletta. La progettazione del nipote del presidente del Coni, Elio Sannicandro, e del suo collega di studio.

I fatti: il Coni candida il rifacimento della pista di Barletta al progetto “Sport per le periferie”. Soldi pubblici per ristrutturare impianti in zone degradate. Vengono finanziati sette progetti in tutta Italia, compreso quello di Barletta. Il finanziamento è di 3,5 milioni di euro. Il 21 gennaio di quest’anno è «stato approvato – si legge nella delibera di giunta del Comune – lo schema del protocollo d’intesa fra il comitato regionale del Coni e il Comune». Bene. Una settimana dopo, il 28 gennaio, a tempi di record, il Coni «presenta uno studio di fattibilità con l’indicazione degli interventi necessari e indispensabili per il completamento e adeguamento dello stadio».

Uno studio di fattibilità che prevede una serie di interventi per 785mila euro. Il progetto è firmato dal Servizio impianti sportivi del Coni. Un ente che «svolge – si legge sulle pagine web del Coni – attività di programmazione, coordinamento, studi e rcerche sugli impianti». I nomi dei tecnici che si occupano del fascicolo Barletta non sono quelli che vengono riportati in alcune pagine ufficiali del Coni come consulenti abituali (l’architetto Marco Costanza e l’ingegner Gianluca Natale), ma altri due professionisti: l’ingegner Pierino Profeta e l’ingegner Luca La Bombarda.

Si tratta di due persone che il presidente del Coni pugliese, Elio Sannicandro (che fu assessore comunale a Bari con Michele Emiliano sindaco), conosce bene. E non solo perché il Comune di Giovinazzo, dove Sannicandro è stato assessore fino a poco tempo fa, aveva affidato incarichi allo studio dove lavorano i due professionisti. Ma perché, come aveva denunciato l’estate scorsa il Comitato per la salute pubblica di Giovinazzo, Sannicandro potrebbe avere un conflitto di interesse con questi professionisti.

«Il nostro Comune – scrivevano in una nota al presidente del Coni – le ha assegnato un incarico nel novembre 2013 relativo al collaudo statico di opere per un campo a 5. Per queste sue attività lei indica lo studio che ha sede in corso Alcide de Gasperi 340, in Bari, con telefono […], numero che compare ancora nel curriculum da le depositato. Alla stessa sede – continuavano – fanno riferimento gli ingegneri Pierino Profeta e Luca La Bombarda, soci della società cooperativa Architesis che ha sede allo stesso indirizzo».

In sostanza Sannicandro lavora nello stesso studio dei tecnici che nominava come assessore al Comune di Giovinazzo prima e come presidente regionale del Coni poi. Di più: Sannicandro conosce La Bombarda da quando è nato: è il nipote, figlio della sorella della moglie. Ciò nonostante, come avevano denunciato a giovinazzo, il 5 agosto del 2015, da assessore al Comune di Giovinazzo, gli ha dato un incarico di manutenzione straordinaria per la manutenzione straordinaria della palestra di una scuola media.

Tutto normale, presidente Sannicandro? «Gli incarichi dati dal Coni sono a titolo gratuito, dunque non c’è nulla di strano: è normale che io mi affidi a tecnici di mia fiducia. Non capisco

dove possa vedersi il conflitto di interessi. Il Coni in questo caso ha solo un ruolo propositivo». Tutto gratuito? «So che l’ingegner Profeta ha avuto un incarico dal Comune per assistere il responsabile unico del procedimento, ma mi sembra un’operazione assolutamente legittima e trasparente e nel quale il Coni non ha alcuna responsabilità. Si dovrebbe parlare dell’opera di recupero della pista di atletica così importante e non certo di altro».

Fonte: Repubblica.it

A Barletta lo scandalo della pista di Mennea: affidato il progetto al nipote del presidenteultima modifica: 2016-03-27T10:37:27+02:00da atleticanotizie
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