Antonella Confortola: se ci si allena bene, prima o dopo i risultati arrivano…di Matteo SIMONE

Immagine

Il prossimo 18 Giugno 2016 si svolgeranno i Mondiali di Lunghe Distanze Corsa in Montagna a Podbrdo (SLO), sulla distanza della maratona con dislivello +/- 2800 mt. Tra i partecipanti vi è un’Atleta di Valenza Internazionale per quanto riguarda la Corsa in Montagna, Antonella Confortola che di seguito si presenta attraverso risposte ad un mio questionario.

In che modo lo sport ha contribuito al tuo benessere? “Quando faccio sport mi sento bene, soddisfatta…faccio più’ volentieri anche le altre cose, con più’ energia.”

Come hai scelto il tuo sport? “In realtà non l’ho scelto, ma ho iniziato a praticarlo, mi è piaciuto e allora ho continuato, perché mi diverte ancora.”

Nel tuo sport quali sono le difficoltà ed i rischi, a cosa devi fare attenzione? Quali abilità bisogna allenare? “Negli sport di resistenza bisogna trovare il giusto equilibrio negli allenamenti, bisogna allenarsi molto ma non troppo perché quando si esagera si va incontro a qualche infortunio. Sia nello sci di fondo che nella corsa occorre gestire bene le energia in gara ed essere abili a leggere il terreno e muoversi di conseguenza.”

Dietro la performance non c’è solamente talento ed allenamento, ma è importante considerare tanti altri aspetti, come spiega Antonella si tratta di trovare un giusto equilibrio negli allenamenti, per eccellere bisogna allenarsi duro ma è importante fare attenzione a non strafare, inoltre è importante gestire bene le energie a disposizione, conoscersi bene, comprende come funziona il proprio organismo soprattutto in gara, ed è altrettanto importante studiare e conoscere bene il terreno di gara, insomma non bisogna sottovalutare niente, tutto concorre alla performance.

Cosa mangi prima, durante e dopo una gara? “Prima di una gara, soprattutto lunga, servono carboidrati. Durante la gara se è sotto 1h30-2 ore, bevo solo dei sali o acqua, se più’ lunga qualche gel o pezzi di barretta energetica, dopo, quello che mi sento, infatti ho sempre considerato il pasto dopo la gara come un premio “personale” e mangio quel che mi va in quel momento.”

Quali sono le condizioni fisiche o ambientali che più spesso ti hanno indotto a non concludere la gara o a fare una prestazione non ottimale? “Di solito cerco sempre di concludere le gare, anche se vanno male, altrimenti mi sento ‘insoddisfatta’, ‘fuori posto’, per le prestazioni non buone possono esserci tanti motivi, spesso succede quando ti senti i muscoli stanchi, non tonici.”

Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? “Il piacere di farlo, la passione, poi l’opportunità di stare nella natura, di conoscere tante persone e posti nuovi…l’emozione di tagliare un traguardo o raggiungere la cima.”

Antonella continua ad emozionarsi con lo sport e questo è molto importante, se c’è passione, motivazione si è più propensi a continuare ad allenarsi duramente per competere in manifestazioni importanti nazionali ed internazionali.

Cosa e quali persone hanno contribuito al tuo benessere nello sport o alla tua performance? “La mia famiglia perché mi ha sempre aiutato negli allenamenti e non ha mai fatto pesare il fatto che spesso ero e sono via… e per quanto riguarda la performance, l’allenamento fatto bene. Se ci si allena bene, prima o dopo i risultati arrivano.”

Per eccellere è importante avere una rete di persone che ti supporta dai diversi punti di vista, ed inoltra è importante allenarsi bene ed aver fiducia in se stessi.

Qual è stata la gara della tua vita, dove hai sperimentato le emozioni più belle? “Ce ne sono tante che mi hanno emozionato per tanti diversi motivi difficile sceglierne una.”

C’è un’esperienza che ti possa dare la sicurezza, la convinzione, che ce la puoi fare nello sport o nella vita? “Credo che il lavoro paghi e che il comportarsi bene, secondo certi valori, venga ripagato (magari non subito, bisogna essere pazienti).”

Antonella sembra essere molto positiva e fiduciosa, fa il suo con gli allenamenti e sa che gli allenamenti sono come una semina, prima o poi porteranno il loro frutto, non bisogna aver fretta ma essere fiduciosi.

Quali i meccanismi psicologici ritieni ti abbiano aiutano nello sport? “Credo che se fossi stata più sicura di me avrei potuto ‘spingermi’ di più’ e fare meglio, però la mia ‘perseveranza’ mi ha aiutato molto, se c’è qualche intoppo (infortunio etc) all’inizio vado giù di morale, ma dopo qualche giorno riparto.”

I tuoi famigliari ed amici cosa dicono circa il tuo sport? “Piace anche a loro.”

Ti va di descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Curioso, quando ad una gara di sci (un Duathlon) ero così concentrata sul cambio sci, per non perdere tempo come succedeva di solito, che quando mi sono rialzata, pronta a uscire dal box e ripartire, ho visto di avere preso i materiali di un’altra atleta.”

Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare attività fisica? “Che anche quando sei molto stanco, se stai andando bene e sei lì che puoi vincere, trovi qualche energia che non pensavi di avere, se invece sai che stai andando male, rallenti e basta.”

Quali sensazioni sperimenti o hai sperimentato nello sport: allenamento, pregara, gara, post gara? “Tanti tipi di sensazioni, gioia, leggerezza, soddisfazione, concentrazione, benessere, stanchezza, paura, delusione…lo sport è bello proprio per questo.

Quali sono i tuoi pensieri? Pensare al traguardo, a quello che si è investito in termini di allenamenti, di preparazione atletica? “Di solito al traguardo la prima cosa che penso è che son contenta di fermarmi e riposare…solo dopo qualche minuto si pensa più’ lucidamente.”

Hai rischiato di incorrere nel doping nella tua carriera sportiva? C’è un messaggio che vorresti dare per sconsigliare il doping? “No, per fortuna i miei genitori mi hanno trasmesso dei ‘buoni valori’ che sono profondamente radicati dentro di me. Credo che faccia parte dell’educazione, dell’essere una persona onesta, in qualsiasi ambito…prima si è persona, poi atleta; una persona onesta è anche un atleta onesto.”

Come hai gestito eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “All’inizio lacrime e gran tristezza, ma di solito dopo 2 giorni riparto.”

Hai mai rischiato per infortuni o altro di smettere di essere atleta, hai mai pensato di smettere? “Adesso probabilmente sarebbe anche ora, vista l’età però sinora non ci ho pensato troppo.”

Pensi che potrebbe essere utile lo psicologo dello sport? In che modo e in quali fasi? “Credo di sì, ma già con atleti evoluti, che ne sentono il bisogno, che vogliono confrontarsi.”

Quale messaggio vuoi rivolgere ai ragazzi per farli avvicinare a questo sport? “Lo sport ti emoziona sempre, ti aiuta a scoprire i tuoi limiti, ti fa capire che cadere è normale e che puoi rialzarti, che più dura è la strada, più’ grande è la soddisfazione.”

Un bel messaggio resiliente quello di Antonella, che continua ad emozionarsi attraverso lo sport ed a essere performante soprattutto nello sport di lunga durata dove bisogna tirare fuori caratteristiche di umiltà, di attesa, di autoefficacia, fidarsi delle proprie energie, di resilienza, sapere che ci si può rialzare anche dopo gli infortuni o difficoltà.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi a breve, medio e lungo termine? Quali sono i sogni realizzati e da realizzare? “Sportivi, il mondiale lunghe distanze in Slovenia a giugno …a lungo termine trovare un lavoro che mi emozioni (almeno qualche volta) come lo sport. Per i sogni penso che siano una cosa personal, non ne parlo mai con nessuno…però sono importanti, ci fanno andare avanti.”

Matteo SIMONE

Psicologo, Psicoterapeuta

Antonella Confortola: se ci si allena bene, prima o dopo i risultati arrivano…di Matteo SIMONEultima modifica: 2016-06-08T13:16:12+02:00da atleticanotizie
Reposta per primo quest’articolo