Marcia: Pietro Pastorini, l’allenatore dei campioni, intervistato da Avvenire

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Se il suo viso è sconosciuto al grande pubblico la sua voce roca si impone, inconfondibile, nelle telecronache delle gare di marcia, come fosse una roccia davanti all’onda di parole del telecronista Rai Franco Bragagna. «I miei primi passi sportivi li ho mossi negli anni Sessanta a Milano nel quartiere di Quarto Oggiaro dove vivevo», racconta Pietro Pastorini, 79 anni (da Lomello in provincia di Pavia), allenatore da quarantatrè. Sarà pur vero che le belle storie nascono ovunque ma quella del “maestro” – non ama troppo la parola allenatore – della marcia italiana, che ha guidato a medaglia atleti come Michele Didoni, Giovanni Perricelli, Erika Alfridi, Laura Polli, sembra più una favola spuntata come un fiore dall’asfalto di una periferia.

«Sono di estrazione socialista nel vero senso della parola: cioè dell’operare nel sociale. Delinquenza e tossicodipendenza erano i rischi dei ragazzi che per fare sport dovevano prendere tre mezzi e andare al campo XXV aprile. Con il mio amico Tiziano Masotto abbiamo segnato con il gesso le distanze nella via a fondo chiuso de Pisis. L’atletica l’abbiamo fatta così».

Pastorini, qual è la sua definizione di “marcia”….Leggi l’articolo completo su Avvenire.it

Marcia: Pietro Pastorini, l’allenatore dei campioni, intervistato da Avvenireultima modifica: 2016-10-28T06:00:07+02:00da atleticanotizie
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