Nicola Vizzoni, il grande dilemma sul suo futuro

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Fonte: iltirreno.gelocal.it– Nicola Vizzoni da piccolo ha giocato al calcio prima di avvicinarsi all’atletica leggera: è stato stopper, come si chiamava una volta, prima di difensore centrale, nei pulcini della Don Bosco Mazzola, poi si è dedicato alle arti marziali raggiungendo in sei anni il grado di cintura blu. Il professor Beretta lo ha indirizzato nel peso, ma il giovane Nicola si è scoperto valido martellista con Roberto Guidi. In campo internazionale, fino al 2000, era noto soprattutto per la particolarità di utilizzare in pedana solo tre giri, anziché i canonici quattro. Ai Giochi di Sydney con l’argento conquistato su una pedana battuta dalla pioggia, è diventato per tutti un avversario da tenere d’occhio e l’orgoglio di tutta la Versilia. Ad Atene, nel 2004, ha raggiunto la finale olimpica. Sua compagna è Claudia Coslovich, che è stata primatista italiana del giavellotto, ed ora è istruttrice al campo di atletica di Marina di Pietrasanta e fa parte della Federazione.

Nicola Vizzoni dopo essersi allenato con Nicola Silvaggi, dal 2006 si è fatto seguire dal corregionale Riccardo Ceccarini. La scorsa stagione non è riuscito a coronare il sogno, all’età di 44 anni, di prendere parte alla quinta Olimpiade a causa della mancanza dei tempi limite, per una serie di crampi che gli hanno precluso ai campionati italiani la prova decisiva per staccare il biglietto per Rio De Janeiro. «Mi è dispiaciuto – inutile dirlo – commenta Nicola, però nell’attività di un’atleta c’è da mettere in preventivo anche questo tipo di imprevisti». Per il 2017 cosa ti aspetti? «Di verificare le mie condizioni fisiche per decidere se proseguire l’attività agonistica. Mi sono allenato anche per queste festività, ma nello stesso tempo ho incrementato l’attività di istruttore al campo di atletica a Marina di Pietrasanta, dove ci sono diversi ragazzi che hanno voglia e quindi spero che riescano ad ottenere buoni risultati.

Poi per quanto mi riguarda avrò il tempo per poter decidere sul da farsi. La voglia di continuare ci sarebbe, perché questo mondo, mi è sempre piaciuto, mi sono trovato bene, ho ottenuto dei risultati soddisfacenti, poi essere stato il capitano della Nazionale italiana di atletica leggera è un fatto che mi ha sempre gratificato e sono orgoglioso di esserlo stato per diversi anni».

Nicola Vizzoni, il grande dilemma sul suo futuroultima modifica: 2017-01-09T09:08:55+01:00da atleticanotizie
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