I 200 metri ai mondiali di Londra- di Matteo Boccino

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Come già fatto in precedenza per i 100 metri, vediamo di fare il punto della situazione sui 200 metri. Stiamo parlando di una gara certamente più complicata sia dal punto di vista della preparazione che della gestione. Qui gli atleti come Gatlin (prevelantemente dotati di forza esplosiva) fanno più fatica a farsi valere. Per vincere una gara del genere bisogna avere una corsa fluida e poco dispendiosa. Verrebbe in automatico pensare che il più quotato alla medaglia d’oro sia Usain Bolt, primatista mondiale in quel di Berlino su entrambe le distanze brevi (9.58 e 19.19).

Tuttavia sorgono diverse incognite: la prima è che a meno di un mese dall’inizio del campionato mondiale, Bolt non ha mai corso la distanza in gara e non la correrà prima dell’evento, la seconda incognita si chiama Wade Van Niekerk. Dopo che la IAAF (su richiesta) ha fatto cambiare i giorni dei turni dei 200 e 400 metri, è stata confermata la doppia partecipazione su tali distanze del campione olimpico in carica dei 400 metri. Il primatista stagionale è appunto l’atleta sudafricano con un tempo di 19.84.

Nulla di strepitoso viene da pensare visti i tempi di Bolt nelle stagioni precedenti. Fa certamente più rumore il record del mondo sui 300 metri, corso in 30.81 e con un passaggio ai 200 in 19.93. Ciò significa che il 19.84 è un tempo corso non al massimo dello sforzo. Dunque a mio parere l’oro e l’argento sono contesi tra questi due campioni, più quotato Bolt chiaramente su Van Niekerk. La medaglia di bronzo rappresenta un vero punto interrogativo, ci sono atleti come Coleman, Lyles, De Grasse, Blake, Lemaitre capaci sia quest’anno che in passato di correre sotto i 20 secondi netti. Chiaramente queste sono solo ipotesi, potrebbe anche capitare che Blake dimentichi tutti i problemi muscolari che ha avuto e corra in 19.26 (ovvia medaglia d’oro) suo attuale PB.

Una cosa assicurata è lo spettacolo su questa distanza, grazie proprio agli interpreti che vi parteciperanno. Prima di terminare, un cenno va fatto sul nostro Filippo Tortu (classe ’98), che ha ottenuto il pass per i mondiali al primo tentativo sul mezzo giro di pista in 20.34. Infortuni permettendo, credo che l’atleta in questione sia in grado di correre su tempi di 20.10 proprio grazie alle sue grandi doti nella fase lanciata, tempi che di solito permettono l’ingresso in finale. Lo sport italiano, in particolare l’atletica si augura (e si merita) tale risultato.

Matteo Boccino

I 200 metri ai mondiali di Londra- di Matteo Boccinoultima modifica: 2017-07-11T05:42:11+02:00da atleticanotizie
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