Grandi sfide del salto in alto: Yashchenko vs Beilschmidt (77-78) e Acuff (92-12) vs Waller (91-04)- di Giuseppe Baguzzi

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La seconda coppia della fine anni-Settanta è quella formata dai due “ventralisti” che hanno saltato più in alto tra tutti quelli che hanno adottato lo stile straddle: il russo Yashchenko e il tedesco orientale Beilschmidt.

Vladimir Yashchenko, detto Volodia, nasce il 12 gennaio 1959 a Zaporozhye, attuale Ucraina, ed è l’ultimo grande ventralista della storia del salto in alto, quello che con lo stile straddle ha saltato più in alto di tutti: 2.35. Le sue gesta hanno sconfinato per una decina d’anni nel regno del flop di Fosbury, quando praticamente tutti i jumpers avevano lasciato il “ventrale” per adottare lo stile “dorsale”.

A 17 anni salta 2.22 a Erfurt, poi il 3 luglio del 1977 a Richmond, Virginia, nel match Usa-Urss per juniores, stabilisce il nuovo WR con 2.33 saltato al primo tentativo. Il mondo è attonito perché ormai tutti saltano con il flop: chi è questo ragazzino sovietico così sfrontato da permettersi di fare il record del mondo saltando con il “vecchio” straddle? Volodia non se ne cura e l’anno dopo, il 12 marzo 1978 al palazzone di Milano, nel corso dei campionati europei indoor, prima salta 2.33 del nuovo mondiale al coperto (migliorando il 2.32 di Jacobs ottenuto il 27 gennaio) poi addirittura sorvola 2.35. Non contento il 16 giugno a Tbilisi migliora anche il record all’aperto portandolo a 2.34.

Nel 1980 si infortuna seriamente al ginocchio sinistro, subisce una lunghissima serie di operazioni ai legamenti e praticamente la sua carriera finisce. Tenta di rientrare, ma non ce la fa. Si rifugia nell’alcool, si ammala di cirrosi epatica e viene colpito da un tumore al fegato. Il volo di Volodia si arresta. Per sempre. Muore a Zaporozhye (dove gli è stato dedicato un monumento) il 30 novembre 1999. A soli 40 anni.

Rolf Beilschmidt, tedesco dell’Est nato a Jena l’8 agosto 1953, inizia con il decathlon ma a 22 anni capisce che per eccellere deve abbandonare le prove multiple e dedicarsi al salto in alto dove vanta un probante 2.24. Lavora duramente in allenamento ed i risultati sembrano dargli ragione. Nel 1977 salta 2.31 a Helsinki il 13 agosto nella finale di Coppa Europa, poi 2.30 al Nikaia di Nizza il 21 agostp ed ancora 2.30 a Dusseldorf in World Cup il 4 settembre battendo Stones e Wszola. L’anno successivo eguaglia il suo pb di 2.31 ai campionati nazionali di Lipsia e nel 1979 salta altre quattro volte oltre 2.30, confermandosi secondo “ventralista” all-time alle spalle di Yashchenko.

DONNE

La rivalità tra le statunitensi Tisha Waller e Amy Acuff durò per una quindicina d’anni, dai primi anni Novanta a metà del primo decennio del Duemila. Tisha Waller, nera, nata a South Boston, Virginia, nel 1970, fisico fatto per saltare (1.83 x 60 kg) esplode a 21 anni, quando frequentava la North Carolina university, saltando 1.92 indoor, 1.90 outdoor e piazzandosi terza (con 1.89) alle Universiadi di Sheffield ed ai campionati Usa di New York (ancora 1.89).

Amy Acuff, avvenente bionda alta 1.88, fisico da modella, nata nel 1975 a Port Arthur, Texas cinque anni dopo, si presenta presto, a soli 16 anni, saltando 1.89. Poi nel 1993, a 18 anni, fa il record USA delle High School con 1.93.

I loro destini di saltatrici talentuose non possono che incontrarsi da allora sulle pedane sia americane che internazionali. La loro sfida più interessante avviene in occasione dei campionati Usatf.

Il 17 giugno 1995 a Sacramento il primo vis-à-vis. A quota 1.92 saltano in quattro: Wentland (poi 4°), Teaberry (poi 3°), Waller e Acuff. La bionda Amy è l’unica a valicare 1.95. Waller no. 1-0 per Acuff.

L’anno dopo, stesso giorno, ad Atlanta, tocca a Waller superare 1.95 mentre Acuff si ferma a 1.92. Parità: 1-1.

Il 14 giugno 1997 a Indianapolis non c’è storia: Acuff vola a 1.97 staccando nettamente tutte le altre, Waller compresa, e si riporta in vantaggio sul 2-1.

Il 20 giugno 1998 a New Orleans saltano entrambe 1.94 ma Waller vince il titolo per il minor numero di errori. Ancora pari: 2-2.

Il 27 giugno 1999 a Eugene tocca a Waller volare più alta di tutte fino al record dei campionati di 1.99. Acuff ferma a 1.93. Vantaggio per Waller: 3-2.

I Trials di Sacramento del 16 luglio 2000, prima dei giochi di Sydney, vedono le due rivali salomonicamente appaiate a 1.90 ma sul terzo gradino del podio, precedute da Rovelto e Aldrich a 1.93. Diamo un punto a testa: 4-3 per Waller.

Nel 2001 Acuff si aggiudica il titolo a 1.88 ma Waller non partecipa per infortunio.

Passiamo al 21 giugno 2002 a Stanford con Waller prima a 1.96 e Acuff solo terza con 1.90. Waller conduce per 5-3.

Il 22 giugno del 2003, sempre a Stanford, Acuff si vendica, salta 1.95 e vince, riducendo il distacco a 5-4.

Il 12 luglio del 2004 a Sacramento, trials per i giochi olimpici di Atene, Waller a 34 anni compie il miracolo, sorvola 1.98 e vince il titolo lasciando Acuff terza a 1.95, preceduta anche da Howard.

La sfida finisce 6-4 per Waller che poi conclude la carriera, mentre Acuff rimane sulla breccia vincendo altri due titoli nel 2005 e nel 2007, piazzandosi tre volte seconda (nel 2006, 2008 e 2009) e una volta terza nel 2012 conquistando il posto per i giochi di Londra dove disputa la sua quinta Olimpiade !!!

Giuseppe Baguzzi

Grandi sfide del salto in alto: Yashchenko vs Beilschmidt (77-78) e Acuff (92-12) vs Waller (91-04)- di Giuseppe Baguzziultima modifica: 2017-12-08T10:00:42+01:00da atleticanotizie
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