Grandi sfide del salto in alto: Mogenburg-Thrahnardt (1979-84) ovest e Cloete (95-04) vs Bergqvist (93-07)- di Giuseppe Baguzzi

competes during the xxxx at the 10th IAAF World Athletics Championships on August 8, 2005 in Helsinki, Finland

 

Prima metà degli anni Ottanta. Due tedeschi occidentali dominano la scena dell’Ovest europeo.

Dietmar Mogenburg nasce a Leverkusen nel 1961. Filiforme (2.01 x 78 kg) ha una grande esplosività nelle caviglie. A 17 anni salta 2.22, l’anno dopo sale a 2.32 in Coppa Europa a Torino e nel 1980 eguaglia il WR di Wszola a 2.35 il giorno dopo, tentando addirittura 2.40. Poi non partecipa ai giochi di Mosca per il boicottaggio. Aspetta quattro anni e nell’84 fa capire le sue intenzioni saltando 2.36 a Eberstadt in giugno, poi l’11 agosto vince l’oro ai giochi di Los Angeles con 2.35 e ritentando ancora 2.40. L’anno dopo salta 2.39 indoor a Colonia. Nell’87 è solo quarto con 2.35 ai mondiali di Roma preceduto da Sjoberg, Paklin e Avdeyenko che superano 2.38. Nell’88 è sesto con 2.34 ai giochi di Seoul in un’altra gara stellare. Nella sua lunga carriera vince 13 titoli nazionali, tra indoor e outdoor, dando vita ad epiche sfide con Tranhardt.

Carlo Tranhardt, anche lui di grande taglia (1.99 x 85 kg), è di 4 anni più vecchio di Mogenburg e salta per la prima volta 2.30 nel 1979 a 23 anni (in carriera ci riuscirà 59 volte di cui 28 indoor…). Nel 1983 sale a 2.34 a Aachen il 5 luglio, proprio il giorno del suo 26° compleanno. Nel 1984 salta 2.37 indoor e outdoor, record europeo. Il 16 gennaio 1987 a Simmerath è il primo saltatore al mondo a superare 2.40 in sala, una quota che Mogenburg non è mai riuscito a raggiungere. Prima di lui, ma all’aperto, c’erano già riusciti i sovietici Povarnitsyn e Paklin. Il 26 febbraio del 1988 a Berlino Ovest porta il suo record indoor a 2.42, risultato che verrà omologato dalla Iaaf soltanto nel 1991, tre anni dopo, stabilendo così il nuovo record mondiale indoor che apparteneva con 2.41 allo svedese Sjoberg dall’anno prima e che sarà migliorato da Sotomayor con 2.43 l’anno dopo, nel 1989.

Vediamo gli scontri diretti Mogenburg-Tranhardt:

MOGENBURG TRANHARDT

NC Gelsenkirchen 18-7-81 1° con 2.30 2° con 2.27

Euroindoor MI 6-3-82 1° con 2.34i 5° con 2.22i

Mondiali Helsinki 13-8-83 4° con 2.29 7° con 2.26

NCi Stoccarda 11-2-84 1° con 2.31i 2° con 2.31i

Berlino Ovest 24-2-84 2° con 2.32i 1° con 2.37i

Euroindoor Goteborg 3-3-84 1° con 2.33i 2° con 2.30i

Eberstadt 10-6-84 1° o 3° con 2.36 2° con 2.36

Giochi Los Angeles 11-8-84 1° con 2.35 10° con 2.15

Berlino Ovest 22-2-85 2° con 2.32i 3° con 2.30i

Simmerath 17-1-86 2° con 2.31i 1° con 2.34i

Euroindoor Madrid 22-2-86 1° con 2.34i 2° con 2.31i

Europei Stoccarda 31-8-86 4° con 2.28 3° con 2.31

Mondiali Roma 6-9-87 4° con 2.35 8° con 2.29

Simmerath 22-1-88 1° con 2.34i 2° con 2.31i

Berlino Ovest 26-2-88 2° con 2.36i 1° con 2.42i WR

Nizza 10-7-88 3° con 2.31 6° con 2.31

Giochi di Seoul 25-9-88 6° con 2.34 7° con 2.31

Berlino Ovest 24-2-89 3° con 2.34i 1° con 2.36i

Mondiali Budapest 4-3-89 2° con 2.35i 5° con 2.33i

Simmerath 2-2-90 2° con 2.31i 1° con 2.34i

per un totale di 13-7 a favore di Mogenburg.

DONNE

Dall’ estremo nord all’ estremo sud del mondo: così potremmo intitolare la sfida che vede protagoniste la svedese Bergqvist e la sudafricana Cloete.

Kaisa Bergqvist nasce a Sollentuna il 12 ottobre 1976, si avvicina all’atletica prestissimo, a 12 anni, ed a 17 è già campionessa europea della categoria youth a Valkenswaard saltando 1.84. L’anno dopo è seconda ai mondiali junior di Lisbona con 1.88, battuta a pari misura dalla russa Kaliturina. Nel 1995 è seconda con 1.89 agli eurojunior di Nyregizhava. Poi nel 1996, finite le scuole superiori, va a studiare negli Usa, alla Southern Metodist University di Dallas dove completa il ciclo di studi fino al 99. Si mette in luce vincendo il titolo Ncaa nel 97 e nel 99, anno in cui stabilisce il record femminile dei College (sia pure in altura) con 1.98 a Fort Collins il 22 maggio. Dopo la laurea rientra in Europa e si prepara per i mondiali di Siviglia previsti in agosto. Qui ci fermiamo un attimo.

Parliamo adesso di Hestrie Cloete nata Storbeck. Nasce a Germiston-Sudafrica il 26 agosto 1978 quindi è di due anni più giovane della Bergqvist. Nel 95, a diciassette anni, salta 1.91 a Nairobi-Kenia (altura) e nel 96 è sesta con 1.85 ai mondiali junior di Sydney. Nel 97 sale a 1.94 e nel 98 conquista l’argento con 1.96 alla World Cup di Johannesburg. Nel giugno 1999 viene in Europa, gareggia a Atene e Nizza (due 1.96), a Parigi salta 2 metri in luglio, seguito da 1.97 a Stoccolma e il 4 agosto a Montecarlo sale fino a 2.04 della miglior prestazione stagionale mondiale, candidandosi a superfavorita per i prossimi mondiali di Siviglia.

Ed è qui che si incrociano per la prima volta le strade delle due saltatrici. Ma…. una ucraina (Babakova) e due russe (Yelesina e Lapina) monopolizzano il podio, la Bergqvist è solo quarta e la Cloete…. viene addirittura eliminata in qualificazione (solo 1.89) e non partecipa alla finale.

L’atroce sconfitta servirà di lezione alla sudafricana che, nei successivi duelli con la Bergqvist, vincerà sempre. A partire dalle olimpiadi di Sydney. Questa la tabella.

Mondiali di Siviglia 29-8-99 4° Bergqvist 1.96 nq. Cloete 1.89 olimpiadi di Sydney 30-9-00 3° Bergqvist 1.99 2° Cloete 2.01 mondiali di Edmonton 12-8-01 3° Bergqvist 1.97 1° Cloete 2.00 GP di Melbourne 9-9-01 4° Bergqvist 1.94 1° Cloete 1.98 world cup di Madrid 21-9-02 2° Bergqvist 2.02 1° Cloete 2.02 mondiali di Parigi 31-8-03 3° Bergqvist 2.00 1° Cloete 2.06 Waf di Montecarlo 13-9-03 3° Bergqvist 1.99 1° Cloete 2.01

Nettissimo 6-1 per la Cloete, dunque. Particolarmente combattuta la World Cup del 2002: entrambe a 2.02 ma Cloete salta alla prima prova e Bergqvist alla seconda. L’anno dopo la Cloete conquista la medaglia d’argento alle olimpiadi di Atene, poi resta incinta ma deve abortire ed allora a 27 anni decide di smettere con lo sport, divorzia dal primo marito, si risposa e si dedica alla famiglia.

La Bergqvist, invece, prosegue la carriera. Nell’estate del 2004 si infortuna al tallone d’Achille sinistro, si opera ma perde il resto della stagione, olimpiadi di Atene comprese. Ma torna ancora più forte. Nel 2005 vince i mondiali di Helsinki con 2.02 e il 4 febbraio dell’anno dopo a Arnstadt stabilisce il WR indoor saltando addirittura 2.08. Un primato che resiste tuttora. Il 2007 è l’ultimo della sua carriera e lei è ancora capace di saltare 2,02 a Torino in giugno nel memorial Nebiolo. Particolare curioso: di statura normale (1.75) per una saltatrice in alto con il suo 2.08 indoor si piazza ai primissimi posti della graduatoria All Time di quello che viene definito “differenziale” tra la statura dell’atleta e la miglior misura superata in gara che per lei recita un favoloso +33.

Giuseppe Baguzzi

Grandi sfide del salto in alto: Mogenburg-Thrahnardt (1979-84) ovest e Cloete (95-04) vs Bergqvist (93-07)- di Giuseppe Baguzziultima modifica: 2017-12-10T09:15:33+01:00da atleticanotizie
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