LA CORSA DI MIGUEL – 21 gennaio 2018

 

Roma, stadio Olimpico, una domenica mattina senza calcio, a gennaio.
Il silenzio dell’impianto è rotto da un podista che arriva, poi un altro e altro ancora. Alla fine ne arriveranno quasi diecimila fra le diverse prove della manifestazione sui 3 e i 10 chilometri.
La Corsa di Miguel è tutto questo e molte altre cose. Un grande contenitore podistico con varie deviazioni possibili, dalla musica lungo il percorso alla colazione gratuita per chi arriva con tram e bus, il brulicare del riscaldamento nello stadio dei Marmi intitolato a Pietro Mennea, il fascino di ponte Milvio e della pista ciclabile…
Corrono tutti, tutti inclusi, nessuno escluso. Puoi correre a tre o a sette minuti al chilometro, ma non ti sentirai mai solo. E’ il tentativo, il segreto, la missione di questa gara che ricorda la figura di Miguel Benancio Sanchez, maratoneta-poeta argentino desaparecido.
Intorno alle sue poesie, ai ricordi della sorella, ai racconti dei suoi amici, la corsa per poche centinaia (356 nel 2000 gli arrivati) è diventata un super evento del calendario podistico. Sempre celebrato da diversi campioni olimpici: prima il tiratore Andrea Benelli, poi il ginnasta Igor Cassina, l’uomo del taekwondo Carlo Molfetta, la velista Alessandra Sensini, fino all’ultima edizione, con il debutto di Max Rosolino.
Fra le novità di quest’anno occhio alla maglietta targata Mizuno, da non perdere.
Per iscriversi o saperne di più c’è un sito internet rifatto dopo una sosta ai box: www.lacorsadimiguel.it