Grandi sfide del salto in alto: Holm vs Strand (1995-2007) e Styopina (02-14) vs Beitia (03-17) di Giuseppe Baguzzi

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Situazione analoga a quella dei due saltatori australiani Pechkam e Sneazwell, ma stavolta in terra svedese, tra Holm e Strand, connazionali oltre che coetanei.

Strand parte forte vincendo il titolo svedese negli anni 95 e 96 lasciandosi Holm alle spalle. Ma, dopo la pausa del 1997, il più piccolo (1.81) Stefan inanella una favolosa serie di nove successi consecutivi non concedendo più nulla al più alto (1.88) Staffan, che riuscirà soltanto a pareggiarne la misura vincente in due occasioni.

HOLM 9 STRAND 2

NC di Sollentuna 22-7-95 2° con 2.18 1° con 2.22

NC di Karlskrona 10-8-96 2° con 2.26 1° con 2.26

NC di Stoccolma 25-7-98 1° con 2.28 2° con 2.26

NC di Malmoe 7-8-99 1° con 2.31 2° con 2.19

NC di Uppsala 20-8-00 1° con 2.29 2° con 2.27

NC di Vakjo 25-8-01 1° con 2.29 2° con 2.25

NCi di Satra 2-3-03 1° con 2.32i 2° con 2.32i

NC di Norrtalje 2-8-03 1° con 2.31 2° con 2.24

NC di Karlstadt 7-8-04 1° con 2.30 2° con 2.30

NC di Sollentuna 14-7-06 1° con 2.27 2° con 2.25

NC di Eskilstuna 12-8-07 1° con 2.31 3° con 2.15

DONNE

Una ucraina e una spagnola meritano la citazione nelle Sfide per la longevità della loro carriera, durata per oltre 20 anni. Il che non è poco in una disciplina molto logorante, soprattutto sotto il profilo nervoso oltre che fisico. Si tratta della Styopina e della Beitia.

Viktoryia Styopina, detta Vita, nasce a Zaporozhye in Ucraina il 21 febbraio 1976. A 17 anni è già alta 1.78 (ma non crescerà più) e salta 1.89. Da junior arriva a 1.92 poi per alcuni anni, cioè fino al 2002, naviga nella mediocrità. Anche perché la concorrenza delle altre saltatrici ucraine è spietata. Nel 2003 uno squarcio la eleva improvvisamente di rango: il 26 maggio a Kiev salta 2 metri, una barriera che separa ancora oggi una buona saltatrice da una big. Poi salta due volte 1.97 e quattro volte 1.98 fallendo l’appuntamento dei mondiali di Parigi. Nel 2004 riparte decisa: fa due volte 1.98 in sala ma è solo ottava ai mondiali indoor di Budapest. Nell’estate vince i campionati nazionali a Yalta con 1.99 e ripete la misura a Eberstadt e Parigi. Si presenta ai giochi olimpici di Atene da outsider, ma sulla pedana ellenica compie la sua maggior impresa: salta 2.02 conquistando la medaglia di bronzo alle spalle di Slesarenko e Cloete ma davanti a Acuff e Chicherova. Rimarrà un po’ il “canto del cigno” perché poi si stabilizzerà attorno all’1.90-1.95 con qualche sprazzo. Nel 2013 a 37 anni salterà ancora 1.90 prima del ritiro.

Ruth Beitia nasce a Santander- Spagna il 1° aprile 1979 e a 16 anni salta 1.80. La sua statura continua a crescere fino ad arrivare a 1.92 (il che la relega agli ultimi posti della graduatoria relativa al “differenziale”: pur avendo come pb 2.02 rimane con un misero +10). Dopo le categorie giovanili (nelle quali conquista un titolo europeo under 23 a Amsterdam) nel 2001, sale alla ribalta internazionale del 2004 quando supera i 2 metri ai campionati spagnoli indoor di Valencia il 21 febbraio, ma due settimane dopo non si qualifica con 1.93 per la finale dei mondiali indoor a Budapest. Come pure ai successivi giochi di Atene, addirittura con 1.89. Lei però è cocciuta e orgogliosa e lo dimostrerà in tutta la sua carriera. Nel 2005 è medaglia d’argento agli euroindoor di Madrid, vince i Giochi del Mediterraneo a Almeria ma non si qualifica ai mondiali di Helsinki. Comincia bene il 2006 con il bronzo ai mondiali indoor di Mosca ma finisce solo nona agli europei di Goteborg. Nel 2007 salta 2.01 in sala al Pireo stabilendo il record nazionale indoor con una gara perfetta poi è terza agli euroindoor di Birmingham in marzo. Nell’estate sale a 2.02 NR in agosto a San Sebastian con un’altra gara senza errori. Nel 2008 è ancora seconda con 1.98 agli euroindoor di Mosca e quarta con 1.99 ai mondiali indoor di Valencia. Il gradino più alto del podio nelle competizioni europee sembra stregato per lei. Ma non molla. Ai giochi di Pechino chiude settima pari merito con 1.96. Anche il 2009 inizia sulla falsariga dei risultati precedenti quando è seconda con 1.99 agli euroindoor di Torino in marzo e poi quinta ai mondiali di Berlino sempre con 1.99. Finirà la maledizione del secondo posto? Macchè. Nel 2010 ai mondiali indoor di Doha vince l’argento con 1.98 e poi finisce sesta agli europei di Barcellona. Nel 2011 è di nuovo seconda agli euroindoor di Parigi e poi non si qualifica per la finale dei mondiali di Daegu. Nel 2012 compie 33 anni. Ora o mai più. E finalmente vince il titolo europeo con 1.97 a Heksinki il 28 giugno. Poi sfiora il podio (4°) ai giochi olimpici di Londra con 2 metri. Sulle ali del ritrovato entusiasmo nel 2013 vince anche il titolo con 1.99 agli euroindoor di Goteborg e si classifica terza con 1.97 ai mondiali di Mosca in agosto. Non si ferma più. Nel 2014 in marzo conquista il bronzo con 2 metri ai mondiali indoor di Sopot e in agosto rivince i campionati europei a Zurigo con 2.01. Per la seconda volta consecutiva, dopo tante delusioni. Ormai siamo ai giorni nostri. Nel 2015, dopo l’amarezza del quinto posto agli euroindoor di Praga, torna a saltare 2 metri al Golden Gala di Roma ai primi di giugno, vince il suo undicesimo titolo nazionale con 1.98 a Castellon de la Plana, è quinta con 1.99 ai mondiali di Pechino e conclude alla grande la stagione vincendo il Diamond circuit che assegna un diamante da 40 mila dollari. Una bella chiusura, non c’è che dire.

Il 6 marzo del 2016 vince il quindicesimo titolo nazionale, stavolta indoor, con 1.98 poi, alla sua nona partecipazione ad un campionato mondiale, conquista l’argento con 1.96 a Portland il 20 dello stesso mese poi, a 37 anni, ottiene il terzo successo consecutivo ai campionati europei di Amsterdam, sempre con 1.98. In agosto esalta la sua grandissima carriera con il metallo più ambito, l’oro olimpico, saltando 1.97 a Rio de Janeiro. Chiude la stagione in bellezza doppiando la vittoria (ed i 40 mila dollari…) nella Diamond League. Nel 2017 gli ultimi sussulti, con l’argento agli europei indoor di Belgrado in marzo e l’ennesimo titolo spagnolo (16°) in luglio. Poi il 18 ottobre l’annuncio del ritiro definitivo. Adios muchacha.

Questi i risultati degli scontri diretti tra Styopina e Beitia dal 2003 al 2012.

Mondiali di Parigi 31-8-03 9° Styopina 1.90 11° Beitia 1.90

mondiali ind. di Budapest 7-3-04 8° Styopina 1.91 nq Beitia 1.93

giochi olimpici di Atene 28-8-04 3° Styopina 2.02 nq Beitia 1.89

mondiali di Helsinki 7-8-05 7° Styopina 1.93 nq Beitia 1.88

Waf di Montecarlo 9-9-05 5° Styopina 1.93 7° Beitia 1.89

mondiali ind. di Mosca 11-3-06 7° Styopina 1.96 3° Beitia 1.98

Eu Cup di Monaco 24-6-07 4° Styopina 1.92 2° Beitia 1.98

olimpiadi di Pechino 23-8-08 12° Styopina 1.93 7° Beitia 1.96

europei di Barcellona 1-8-10 6° Styopina 1.95 6° Beitia 1.95

mondiali di Daegu 1-9-11 nq Styopina 1.92 nq Beitia 1.92

olimpiadi di Londra 9-8-12 nq Styopina 1.80 4° Beitia 2.00

Finisce 7-6 per l’ucraina e con due risultati di parità.

Giuseppe Baguzzi

Grandi sfide del salto in alto: Holm vs Strand (1995-2007) e Styopina (02-14) vs Beitia (03-17) di Giuseppe Baguzziultima modifica: 2017-12-20T09:01:34+01:00da atleticanotizie
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