Grandi sfide del salto in alto: Barshim vs Bondarenko vs Tamberi (13-14-15-16-17) di Giuseppe Baguzzi

Roma01/06/2016 conferenza stampa Golden Gala Pietro Mennea - foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo
Roma01/06/2016 conferenza stampa Golden Gala Pietro Mennea – foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo

Il qatariano Barshim Mutaz Essa si mette in mostra a 19 anni nel 2010 quando il 3 luglio vince i campionati asiatici juniores di Hanoi con 2.31 e venti giorni dopo il titolo mondiale della categoria juniores a Moncton con 2.30. L’anno successivo sale a 2.35 vincendo i campionati asiatici di Kobe e con 2.29 i mondiali militari di Rio de Janeiro.

La prima volta che i due si affrontano sulla stessa pedana avviene ai mondiali di Daegu il 1° settembre 2011. Non sono ancora protagonisti. Vince lo statunitense Williams con 2.35 su Dmitrik e Barry. Barshim si classifica settimo con 2.32 mentre Bondarenko viene eliminato con 2.28 in qualificazione. Sarà solo una prima “presa di contatto”: ma allora nessuno immaginava di trovarsi di fronte a due tra i più grandi interpreti della storia del salto in alto. 1-0 perBarshim.

Il qatariano esplode nel 2012 migliorandosi a 2.37 indoor nei campionati asiatici di Hangzhou (dove prova per la prima volta 2.40), poi qualche gara senza incontrare l’avversario ucraino prima di arrivare ai giochi olimpici di Londra.

Vediamo il cammino dell’ucraino Bondarenko, di due anni più vecchio, nel medesimo periodo. Nel 2005 a 16 anni salta 2.15 poi l’anno dopo sale a 2.26 vincendo il bronzo ai mondiali juniores di Pechino. Con la stessa misura due anni dopo vince l’oro mondiale tra gli juniores a Bydgoszcz. Nel 2009 e nel 2010 si allena duramente sotto la guida del padre, ex decathleta. Nel 2011 a 22 anni trionfa negli europei under 23 di Ostrava saltando per la prima volta 2.30, poi vince le Universiadi di Shenzhen con 2.28. Nel giugno del 2012 a Mikolaiv ritocca il proprio pb portandolo a 2.31.

Ed arriviamo ai giochi olimpici di Londra, dove i due grandi protagonisti si incontrano in pedana per la seconda volta. In qualificazione superano tutti e due 2.26. Alla finale del 7 agosto il russo Ukhov mette d’accordo entrambi: è inarrivabile a 2.38, lascia Kynard a 2.33 ed uno stuolo di sei jumpers a 2.29. Barshim vince il bronzo assieme a Drouin e Grabarz, mentre Bondarenko è solo settimo. 2-0 per Barshim.

Dopo i giochi di Londra 2012 Barshim sale ancora a Losanna saltando 2.39, eguagliando il primato asiatico del cinese Zhu Yanhua (datato 1984), battendo Ukhov e Grabarz fermi a 2.37 e provando pure l’ebbrezza dell’asticella posta a 2.41. Bondarenko è soltanto quinto con 2.27. 3-0 per Barshim

Il 30 agosto, sotto la pioggia battente del Letzigrund di Zurigo, si fermano entrambi a quota 2.21 ma Barshim è quinto e Bondarenko settimo. 4-0 per Barshim

Nel 2013 l’occasione di scontrarsi è data dal circuito Diamond: a Doha vince Bondarenko (1-4), a Shanghai vince Barshim a misure invertite (2.33 vs 2.30). 5-1 Il 26 luglio a Londra Bondarenko schianta l’avversario (fermo a 2.24) saltando 2.38 e provando poi addirittura 2.47 del nuovo WR. 5-2 per Barshim Ai mondiali di Mosca L’ucraino conquista l’oro saltando 2.41 e lascia l’argento al qatariano (2.38). 5-3 Poi replica a Zurigo, pure a pari misura (2.33). 5-4 per Barshim.

Nel 2014 parte bene Barshim vincendo al Golden Gala di Roma (2.41 a 2.34) portandosi in vantaggio 6-4 ma Bondarenko infila una serie di tre vittorie consecutive: a New York (pari misura 2.42), a Losanna (2.40 a 2.38) e a Montecarlo (2.40 a 2.37) e capovolge la situazione passando a condurre 7-6. Pronta reazione di Barshim che vince a Birmingham (pari misura 2.38) e Bruxelles (2.43 a 2.40) riportandosi in vantaggio 8-7.

Il 13 settembre a Marrakesh nella Continental Cup la gara della verità: Bondarenko salta 2.37 Barshim no. 8-8 e perfetta parità tra i due.

Nel primo scontro del 2015 (l’ucraino salta la stagione indoor per allenarsi…), il 17 maggio a Shanghai, tappa della Diamond League, il qatariano, imbattuto nelle quattro gare disputate e con un high di 2.41, si aggiudica la gara valicando 2.38 e costringendo Bondarenko, dopo aver superato 2.32, a tentare senza fortuna 2.41. Siamo 9-8 per Barshim. L’11 giugno a Oslo nei Bislett Games, sesta prova del circuito Diamond, i due big sono attesissimi all’ennesimo scontro. La giornata è splendida, tiepida, con una temperatura ideale: chissà cosa ne uscirà! Ed infatti i due leader mondiali vengono… strabattuti a quota 2.33 non solo dal cinese Zhang Guowei (unico a superare 2.36) ma anche dall’italiano Fassinotti che eguaglia l’annoso record nazionale (datato 1989) e sorvola 2.33 alla prima prova, sfiorando poi 2.36, misura alla quale Barshim esaurisce le pile mentre Bondarenko si trova costretto a tentare un improbabile 2.38. Battuti anche altri big della specialità come Kynard, Ukhov, Protsenko,Tsyplakov, Drouin e Thomas. Pur nella sconfitta Barshim (3°) allunga su Bondarenko (5°) e si porta 10-8.

Ai mondiali di Pechino in agosto saltano entrambi 2.33 ma il qatariano ha un precedente errore a 2.29 e quindi si classifica quarto. L’ucraino finisce 2° nel jump-off alle spalle del canadese Drouin. 10-9 Quattro giorni dopo, sotto la pioggia di Zurigo nella tappa di Diamond League, Barshim ristabilisce le distanze vincendo con 2.32 il diamante da 40.000 dollari proprio davanti a Bondarenko, fermo a 2.30. 11-9

Nel 2016 l’attenzione massima (e di conseguenza la preparazione) è rivolta all’appuntamento olimpico dì agosto a Rio. L’impressione è che i due cerchino di evitarsi, per non scoprire troppo le carte… Bondarenko non svolge attività agonistica indoor, lavorando solo sul miglioramento della tecnica, quindi il primo match con il qatariano si verifica al Golden Gala di Roma il 2 giugno. L’ucraino è più in palla e sgomina tutti gli avversari, unico a saltare 2.33 ed a provare 2.37. Barshim è solo sesto con 2.27. Come mai? Il motivo è uno solo: non riesce a mettere a punto la nuova rincorsa che il suo allenatore ha pensato per vincere le Olimpiadi e magari abbattere il record mondiale… Così è solo quarto con 2.29 ai mondiali indoor di Portland in marzo(dove trionfa Tamberi, mentre Bondarenko non partecipa), poi è settimo in maggio a Doha con 2.26 ed infine solo sesto a Roma. La sfida è sull’11-10. Può bastare, perché tre giorni dopo (il 5 giugno) a Birmingham il qatariano torna alla vecchia rincorsa, sbaraglia tutti sorvolando 2.37 e fallendo di poco 2.40, misura che viene ottenuta dopo altri sei giorni, l’11 giugno, a Opole, dove Barshim ha la seguente progressione: 2.23-2.30 e 2.35 alla prima prova, 2.38 alla terza e 2.40 al primo tentativo. Poi prova 3 volte invano ad eguagliare il WR a 2.45. Un bel biglietto da visita per i giochi di Rio. Poi lavora duramente ed un mese dopo in diamond a Montecarlo registra una flessione di rendimento: salta 2.31 e si classifica solo quarto nella gara vinta da Gianmarco Tamberi con 2.39 (non inserito nel confronto diretto sotto perchè fermo dopo l’incidente) e conclusasi per l’azzurro con l’infortunio a 2.41 che l’ha tolto dalla partecipazione ai giochi di Rio e costretto a due operazioni che praticamente gli hanno fatto perdere anche la stagione 2017, stagione in cui però, “Gimbo” ha dato segni di grande ripresa che fanno ben sperare in un 2018 di grande ripresa e di riscatto nei confronti di quella sfortuna che tanto lo ha fatto penare.

Nell’occasione Bondarenko, sornione, è secondo con 2.37 e riporta in parità (11-11) la sfida con Barshim. Ma a Rio (con Barshim grande favorito, vista l’assenza di Tamberi) il canadese Drouin mette d’accordo entrambi i contendenti aggiudicandosi la medaglia d’oro a 2.38. Barshim è secondo con 2.36 e Bondarenko terzo con 2.33. Dunque 12-11 per il qatarino che allunga alla successiva occasione, nella tappa di Diamond league a Losanna, valicando 2.35 e lasciando Bondarenko quarto con 2.32. Siamo 13-11 per Barshim che all’ultima tappa di Diamond del 2016, quella di Bruxelles intitolata a Van Damme, si classifica al secondo posto con la stessa misura di Kynard (22.32) mentre l’ucraino è solo ottavo con il 2.20 di apertura. 14-11 per Barshim. Nel 2017 i due rivali si incontrano per la prima volta il 15 giugno allo stadio Bislett di Oslo nella tappa di Diamond. Barshim è regale a 2.38 e Bondarenko si ferma 9 cm indietro, a 2.29. Il computo recita: 15-11 per il qatarino. Due settimane dopo, il 1° luglio si ritrovano di fronte a Parigi Charlety, nella tappa di Diamond League. Bondarenko progredisce fino a 2.32 ma Barshim sorvola alla sua maniera 2.35 vincendo la gara e garantendosi un paio di tentativi a 2.39. Siamo 16-11. Ai mondiali di Londra il qatarino stacca l’avversario di ben 10 centimetri (sfida 17-11) e poi si aggiudica anche il diamante da 50 mila dollari nell’ultima gara del circuito Diamond a Zurigo. Adesso siamo 18-11 per lui nei confronti dell’ucraino e il divario si allarga. Ma la partita è sempre aperta. Anzi, apertissima!

BARSHIM 18 BONDARENKO 11

WC Daegu 1-9-11 7° con 2.32 nq con 2.28

Giochi di Londra 7-8-12 3° con 2.29 7° pm con 2.29

diamond Losanna 23-8-12 1° con 2.39 (prova 2.41) 5° con 2.27

diamond Zurigo 30-8-12 5° con 2.21 7° con 2.21

diamond Doha 10-5-13 2° con 2.30 1° con 2.33

diamond Shanghai 18-5-13 1° con 2.33 2° con 2.30

diamond Londra 26-7-13 3° con 2.24 1° con 2.38 (prova 2.47)

WC Mosca 15-8-13 2° con 2.38 (prova 2.44) 1° con 2.41 (prova 2.46)

diamond Zurigo 29-8-13 3° con 2.33 1° con 2.33

diamond Roma 5-6-14 1° con 2.41 (prova 2.43) 2° con 2.34 (prova 2.43)

diamond NY 14-6-14 2° con 2.42 (prova 2.46) 1° con 2.42 (prova 2.46)

diamond Losanna 3-7-14 4° con 2.38 (prova 2.40) 1° con 2.40 (prova 2.46)

diamond Monaco 18-7-14 2° con 2.37 (prova 2.43) 1° con 2.40 (prova 2.43)

diamond Birmingham 24-8-14 1° con 2.38 (prova 2.41) 2° con 2.38 (prova 2.41)

diamond Bruxelles 5-9-14 1° con 2.43 (prova 2.46) 2° con 2.40 (prova 2.46)

Continental Marrakesh 13-9-14 3° con 2.34 (sbaglia 2.37) 1° con 2.37 (prova 2.43)

diamond Shanghai 17-5-15 1° con 2.38 (poi rinuncia) 2° con 2.32 (prova 2.41)

diamond Oslo 11-6-15 3° con 2.33 (sbaglia 2.36) 5° con 2.33 (prova 2.38)

mondiali Pechino 30-8-15 4° con 2.33 (no 2.36) 2° con 2.33 (no 2.36)

diamond Zurigo 3-9-15 1° con 2.32 (no 2.34) 2° con 2.30 (no 2.34)

diamond Roma 2-6-16 6° con 2.27 (no 2.30) 1° con 2.33 (no 2.37)

diamond Monaco 15-7-16 4° con 2.31 (no 2.33) 2° con 2.37 (no 2.39)

olimpiadi di Rio16-8-16 2° con 2.36 (no 2.38) 3° con 2.33 (no 2.36)

diamond Losanna 25-8-16 1° con 2.35 (poi rinuncia) 4° con 2.32 (no 2.35)

diamond Bruxelles 9-9-16 2° con 2,32 (no 2.35) 8° con 2.20 (no 23-26-29)

diamond Oslo 15-6-17 1° con 2.38 (poi si ferma) 2° con 2.29 (no 2.32)

diamond Parigi 1-7-17 1° con 2.35 (prova 2.39) 2° con 2.32 (no 2.35)

mondiali Londra 13-8-17 1° con 2.35 (prova 2.40) 9° con 2.25 (no 28-31)

diamond Zurigo 24-8-17 1° con 2.36 (poi si ferma) 3° con 2.31 (no 33)

Giuseppe Baguzzi

Grandi sfide del salto in alto: Barshim vs Bondarenko vs Tamberi (13-14-15-16-17) di Giuseppe Baguzziultima modifica: 2018-01-04T09:21:34+01:00da atleticanotizie
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