L’allenatore di Kipchoge allenerà il ragazzo che a 6 anni corse 65 km in 7 ore, 2 minuti

(FONTE Reuters) – Nessuno nella storia della maratona ha vinto nove gare su dieci, compreso un oro olimpico, tranne il keniano Eliud Kipchoge.

Considerato da molti come il più grande maratoneta di sempre, Eliud è stato scoperto dal coach Patrick Sang all’età di 16 anni.

Dopo meno di due anni di allenamento con Sang, Kipchoge ha sbalordito il mondo vincendo i 5000 metri ai campionati del mondo di Parigi nel 2003, battendo grandi nomi come Hicham El Guerrouj e Kenenisa Bekele.

Un’ altro ragazzo che ha  stordito il mondo correndo 65 km in 7 ore, 2 minuti all’età di sei anni, e’stato l’Indiano  Budhia Singh, ora 16enne, che pero’ sembra  ormai dimenticato e abbandonato.

Senza un allenatore, il giovane si allena sei giorni alla settimana, da solo, e sogna ancora la gloria olimpica. “Voglio vincere l’oro olimpico per l’India in maratona alle Olimpiadi del 2024”, ha detto Budhia a Reuters.

Alla domanda sull’importanza di coltivare  il talento promettente correttamente, Sang dichiara alla  Reuters: “Il ruolo di un allenatore nella gestione di giovani corridori come Budhia è fondamentale. Il carico di lavoro per un’età come la sua deve essere monitorato in modo che non sia troppo allenato , esposto a infortuni o bruciato. “

In effetti, Sang fa un passo avanti e dice che è disposto ad aiutare Budhia. Dopo aver allenato Kipchoge per 17 anni, e diversi altri atleti campioni, Sang è noto per scegliere attentamente le sue parole quando discute dei futuri atleti che intende seguire.

Dopo aver sentito della straordinaria infanzia di Budhia, dove ha corso distanze equivalenti alla maratona più di 25 volte all’età di sei anni, l’allenatore di 54 anni ha un approccio cauto.

“Potremmo guardare un potenziale atleta, a seconda di quando è messo alla prova per vedere quale distanza può fare. Correre in quella tenera età è un segnale di potenziale”, afferma Sang.

“Per me idealmente è un caso in cui gli esperti medici dovrebbero intervenire un po’ per valutare e vedere lo stato di questo ragazzo fisiologicamente e psicologicamente.” Conclude il tecnico lasciando intendere che il ragazzo è ormai nel mirino del guru degli allenatori della specialità.