Osako batte il record giapponese a Chicago e intasca quasi 800.000 €, alla faccia dei tagli dell’ atletica italiana

Mentre l’atletica italiana è alle prese con i cosiddetti “conti della serva” per decidere quanti e quali atleti dopo i problemi relativi alla nancanza di risultati degli Europei di Berlino, devono subire il “taglio” del compenso annuale, gli altri paesi non stanno certo a guardare. L’ ultimo caso di vero investinento andato a Buon  fine,  è arrivato ieri nella Maratona di Chicago quando il giapponese. Suguru Osako  ha stabilito il Record del suo paese. L’ atleta per aver conseguito tale risultato ha ricevuto un premio di “soli” 800.000 Euro. Si proprio così, una cifra stratosferica se paragonata a quello che percepiscono i nostri atleti azzurri oggi anche sotto accusa.

Il giapponese ha corso in 2: 06: 11 battendo il vecchio recotd di Yuta Shitaraj.

Nel  2015, la National Corporate Federation of Japan ha lanciato Project Exceed, al fine di incentivare lo sviluppo dei talenti della maratona giapponese nelle Olimpiadi del 2020. Il progetto ha offerto una serie di bonus ai maratoneti giapponesi che hanno raggiunto determinati limiti di tempo, a chiunque  fosse riuscito a battere il record nazionale di 2:06:16 di Toshinari Takaoka dalla Maratona di Chicago del 2002.

Quel record ha resistito per oltre 15 anni fino a quando Shitara lo batte’ con 2:06:11 a Tokyo a febbraio. Ma il record di Shitara non durò nemmeno otto mesi, dato che oggi Osako lo ha migliorato.

Durante la conferenza stampa post-gara Osako ha annunciato che avrebbe dato una parte di quel bonus al suo allenatore Pete Julian. Quanto?

“Forse $ 100.000”.

“È stato un gesto molto carino”, ha risposto Julian. “

Sia Julian che Osako erano consapevoli del bonus – Osako ha detto che lo ha aiutato a motivarlo nelle miglia finali – ma quello non era un punto focale durante la gara di Osako.

“La cosa importante per lui era competere bene”, ha detto Julian. “Non abbiamo mai veramente parlato del bonus o del record. Voleva solo uscire e correre con Mo e Galen. Questo era il suo obiettivo da sempre. “