Torna dall’esilio il maratoneta etiope che protestò incrociando i polsi alle olimpiadi di Rio

_93260445_gettyimages-592640574

Il maratoneta etiope Feyisa Lilesa, che protesto’ con un gesto anti-governativo al traguardo delle Olimpiadi di  Rio 2016, è tornato ieri dall’esilio dopo che i funzionari dello sport del suo paese gli hanno assicurato che non sarà processato.

Il ritorno di Feyisa dagli Stati Uniti è arrivato diversi mesi dopo che un nuovo primo ministro riformista si è insediato e ha annunciato ampie riforme politiche. L’atleta ha ricevuto un caloroso benvenuto all’aeroporto dal ministro degli Esteri e da alti funzionari.

Feyisa ha detto che il nuovo governo è “un risultato della lotta del popolo” e spera che il governo risolva i problemi dopo anni di repressione in quella che è la seconda nazione più popolosa dell’Africa.

La medaglia d’argento ha incrociato i polsi al traguardo nel 2016 in solidarietà con i manifestanti nella sua regione d’origine Oromia, che come molti in tutta l’Etiopia chiedevano libertà più ampie.

Feyisa in seguito ha detto di temere di essere incarcerato o ucciso se fosse tornato a casa, ma è diventato un simbolo di resistenza per molti giovani fino a quando le pressioni sul governo hanno portato a un cambio di potere, con il primo ministro Abiy Ahmed, 42 anni, eletto in aprile.

Abiy è il primo leader del paese del gruppo etnico Oromo da quando la coalizione di governo è arrivata al potere 27 anni fa.

Il governo dell’Etiopia non ha immediatamente commentato il ritorno del corridore ieri.

Alla domanda se ha qualche ambizione politica, Feyisa ha detto: “Non ho alcuna ambizione in politica. In realtà non mi sono avvicinato io alla politica, e’ la politica si è avvicina a me “.

Rivolgendo la sua attenzione alla corsa, ha dichiarato che la sua prossima gara sarà la maratona di Dubai a gennaio.

Torna dall’esilio il maratoneta etiope che protestò incrociando i polsi alle olimpiadi di Rioultima modifica: 2018-10-23T06:43:35+02:00da atleticanotizie
Reposta per primo quest’articolo