Ingebrigtsen: qual’ è il segreto del loro successo?

Impossibile . . incredibile. . . folle. . . super impressionante. . . Ormai si sprecano  elogi come questi e molti  di noi si chiedono quale sia esattamente il segreto del loro successo.

Gjert Ingebrigtsen, nel frattempo, ha trascorso gran parte dello scorso fine settimana in giro per la zona mista ai campionati europei Indoor di Glasgow a guardare  i suoi tre figli  passati dopo le rispettive gare.

Domenica sera avevano vinto una serie completa di medaglie per la Norvegia: oro per Jakob nei 3.000 metri, poi argento nei 1.500, più bronzo per il fratello maggiore Henrik anche nei 3.000 metri.  Filip avrebbe potuto aggiungere un’altra medaglia nei 1.500 m, ma e stato squalificato  (in seguito ha pubblicato un video di se stesso che sbatteva la testa da un sacco da boxe). In entrambi i casi è stato un altro weekend davvero impressionante per gli Ingebrigtsens.

Prima di Glasgow, la Norvegia non aveva mai vinto l’oro nelle precedenti 34 edizioni dei Campionati Europei Indoors. Ora la famiglia Ingebrigtsen  insieme a Karsten Warholm nei 400 metri hanno sbancato.

Che Jakob fosse ancora una volta il Kingebrigtsen non è una sorpresa. Ingebriliante. Ingecredibile,. . . avevamo già esaurito le parole per descrivere il più giovane dei tre fratelli quando, a soli 17 anni, aveva vinto un doppio europeo all’aperto sui 1.500m / 5.000m a Berlino lo scorso agosto – un’impresa che nessun altro uomo, donna o ragazzo poteva vantare  negli 84 anni di storia della corsa a distanza del Campionato Europeo.

Scorciatoie

Gjert è il padre, l’allenatore e il caposquadra, a seconda dell’esatta ora del giorno, che lo stato ha riconosciuto ulteriormente dopo essere stato nominato allenatore sportivo norvegese dell’anno per il 2018. Ciò che lo distingue anche come allenatore è la sua apertura a discutere del segreto dietro al successo dei suoi tre figli, a cominciare, dice, con l’etica del duro lavoro che fa parte della tradizione della corsa a distanza.

“Certo, è nel nostro DNA”, ha detto, quando gli è stato chiesto se il modello di successo di Ingebrigtsen potesse essere replicato in qualche modo con gli altri atleti.

Non sta dicendo che sarà facile. Alla domanda di  che tipo di chilometraggio Jacob corre in allenamento, 120 km, 130 km, Gjert ha immediatamente alzato la posta in gioco. Il 53enne di Sandnes, padre di sette figli, non ha tempo per le scorciatoie.

“120? No! 170 km, 180 km. Quindi è 110, 120 miglia. Ecco perché possono competere su diverse distanze per un weekend. Jakob può eseguire cinque, sei sette gare in tre o quattro giorni. E non hanno alcuna velocità naturale. Questo è il loro punto debole. Quello che hanno è la resistenza alla velocità, quindi possono sempre correre alla massima velocità. E questa è la cosa complicata. Devi sempre essere in grado di eseguire la tua massima velocità per gli ultimi 300 metri dei 1.500. “

Ha funzionato finora in quanto tutti e tre i fratelli hanno vinto ciascuno il titolo europeo di 1.500 m all’aperto (Henrik nel 2012, Filip nel 2016, Jakob nel 2018). Ciò che distingue l’approccio di Gjert è il fatto che non è  un allenatore formale o ha un’esperienza di allenamento, e invece è completamente autodidatta.  Non c’è compromesso, ma non è nemmeno successo per caso.

“Non è possibile fare nulla di tutto questo per caso. E stare lì, per molti anni, è difficile. E ovviamente non sono un allenatore professionista. Ho una linea di business diversa, lavoro in un’azienda all’ingrosso.

“Elaboriamo un piano annuale,  non c’è discussione a riguardo. Lo preparo per loro, a settembre, per tutto l’anno. E poi ricevono un piano settimanale. Quindi non è possibile per loro uscire da soli in alcun modo, è molto restrittivo e misuriamo ogni sessione in modo molto scientifico “.

Intuizione senza precedenti

All’inizio di quest’anno Filip si è trasferito dalla casa di famiglia a Sandnes, a sud di Stavanger, a Oslo, ma tutti e tre si alleano ancora quando possibile: Jakob vive in un appartamento sul lato della sua casa con la sua ragazza, Henrik vicino con sua moglie e due bambini.

Questo successo è stato contrassegnato e trasmesso dalla serie di documentari del 2016 per la TV norvegese, il Team Ingebrigtsen, che offre una visione aperta e ineguagliabile della famiglia. C’è anche un’innegabile fiducia in loro, un atteggiamento che rifiuta apertamente l’egualitarismo nordico affermando apertamente: “Saremo i migliori”.

La serie TV non invita solo lo spettatore a entrare nelle loro case: nella seconda stagione, che continua a Berlino l’estate scorsa, sembra di essere invitati anche nei loro letti, offrendoci il tipo di trasparenza che suggerisce che gli Ingebrigtsens non abbiano niente da nascondere in uno sport che spesso mette in discussione anche l’impossibile.