Rovigo Half Marathon: Domenica la 5^ edizione dei record

Grande attesa per la Rovigo Half Marathon, trofeo “Rovigo Banca” di domani  domenica 14 aprile. La manifestazione è già diventata la più importante corsa podistica della provincia, unica nel calendario nazionale Fidal,  ed una delle mezze maratone più importanti del Nord Italia.

Ha pagato l’idea di portare nel cuore di Rovigo tutti coloro che corrono, dagli agonisti ai camminatori non competitivi, alle famiglie della “Family run”, tutti a gremire prima il Salone del Grano, luogo d’iscrizione e ritiro pettorali, poi piazza Vittorio Emanuele, per partire insieme da Corso del Popolo, accolti da un pubblico altrettanto numeroso e caloroso per tornare in piazza per acclamare i vincitori, quasi sempre le gazzelle nere degli altipiani africani. Perché la “giovane” Rovigo Half Marathon, ha in realtà, una sua storia agonistica già importante, se è vero che sono quasi mille gli atleti iscritti solo nella gara agonistica sui canonici 21 chilometri e 97 metri.

Nella prima edizione del 2015, vinse l’italo marocchino Benazzouz Slimani, con tante vittorie nelle corse polesane, con il tempo di 1h 09’, 14”: dietro di lui si piazzò l’altro magrebino Mohammed Errami (1h 10’, 17”) a precedere di pochi secondi il primo degli italiani, Diego Avon, mentre il primo dei polesani fu l’asso della Salcus Santa Maria Maddalena, Massimo Tocchio, quarto in 1h 11’, 39”. Tra le donne il primo successo rosa andò alla padovana Giovanna Ricotta, che corse sotto l’ora e venti (1h 19’,47” il tempo finale) per difendersi dalla reggiana Ilaria Aicardi (1h 20’,26”) mentre, più staccata, al terzo posto finì la romagnola Ana Nanu (1h 23’15”).

L’anno dopo, nel 2016, si corse domenica 10 aprile, ancora con Rovigo Banca, main sponsor e co organizzatrice dell’evento, a raddoppiare gli sforzi premiati da 850 arrivati nella mezza maratona competitiva e circa 3mila tra i non competitivi della 10 chilometri e la Family Run di 3,5 chilometri: arrivano i “top runner” keniani ed i tempi finali diventano di spessore, nonostante il percorso, bello ma un po’ nervoso.