Europei U 20: Olivieri (martello), De Angelis (asta), Zanon (triplo) e Ferrara (peso) in finale

Grosseto 20-23 luglio 2017 Campionati Europei under 20 ,European Athletics U20 Championships, Nella foto: Campionati Europeo U20 - foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo
Grosseto 20-23 luglio 2017 Campionati Europei under 20 ,European Athletics U20 Championships, Nella foto: Campionati Europeo U20 – foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo

Sono iniziati i Campionati europei under 20 a Boras. Olivieri (martello), De Angelis (asta), Zanon (triplo) e Ferrara (peso), sono gli azzurri qualificati per le rispettive finali.

 Giorgio Olivieri pizzica al terzo lancio la qualificazione diretta nel martello: 75,38 per il marchigiano, quarta misura generale, per inviare un whatsapp ai suoi avversari: “Per il podio ci sono anch’io”. Piace la carica del primatista italiano che si mette alle spalle la delusione di un anno fa a Tampere, e vola in finale piazzando prima un 71,55 di sicurezza e poi il lancio che lo pone tra gli atleti da seguire per le medaglie. “L’altro obiettivo sono gli ottanta metri: per come ho fatto 75 stamattina, se correggo qualche piccolo particolare non tarderanno ad arrivare”, è convinto. Nella specialità del primatista italiano Olivieri (79,23 ai Tricolori di Rieti) l’unico che sembra di un altro livello è l’ucraino vicecampione mondiale U20 Mykhaylo Kokhan, 79,18 a colazione, e massimo rispetto va riservato al greco +80 Hristos Frantzeskakis (oggi 75,74). In crescita anche il bulgaro Valentin Andreev (75,43).

 Ivan De Angelis conquista la finale dell’asta di sabato pomeriggio: “Questi colori portano bene…” racconta dopo il 5,10 al secondo tentativo che gli offre un posto tra i migliori dodici del continentale (dopo aver saltato 4,80, 4,90 e 5,00 al primo). Il riferimento alla “buona sorte” azzurra è legato al 5,25 della stagione invernale realizzato proprio in Nazionale ad Ancona, pronto per essere migliorato: “La pedana non mi sembra reattiva, ma sono contento perché ho gestito bene la gara e le sensazioni erano buone”.

“Me la son vista bruttina ma dopodomani sarà un altro giorno”. Impossibile essere soddisfatti del 12,69 (-1.1) e allora Veronica Zanon guarda il lato positivo e non perde il sorriso: è in finale nel triplo, e per oggi va bene così. La padovana che era già stata finalista under 18 a Gyor passa come ultima delle qualificate (dodicesima), invece va peggio a Camilla Vigato che si ferma a 12,52 (+0.4) ed è quattordicesima. Lì davanti, una delle star di #Boras2019 Aleksandra Nacheva naviga in 13,76 (-1.1).

Un azzurro in finale anche nel peso, e se alla vigilia il piano accreditato poteva essere il già medagliato e pluriprimatista giovanile Carmelo Musci, la legge della pedana dice Riccardo Ferrara. Il calabrese passa il turno con 18,83, settima misura complessiva, con un altro buon lancio finale a 18,71: “Posso fare decisamente meglio, e voglio avvicinare i 20 metri”. Magari già da domani pomeriggio. Il pugliese Musci, al contrario, non azzecca la giornata giusta, lancia “solo” (per lui) 16,84, poi 17,92 e infine un 18,41 che non basta per entrare tra i migliori dodici, e che anzi gli lascia l’amarezza del primo degli esclusi.

Dosare le energie, fondamentale in una competizione con tre turni ravvicinati. Elisabetta Vandi rispetta il copione e senza esagerare guadagna la semifinale dei 400 metri, unica tra le tre azzurre a riuscirsi. La marchigiana primatista d’Italia della categoria (52.82 in aprile) parte da 54.29, seconda in batteria dietro alla francese Ndeye Diop (54.25). Lottano Alessandra Bonora (55.71) ed Eleonora Foudraz (55.94), che invece dovevano giocarsi l’Europeo in batteria, ma i tempi sono alti rispetto ai loro standard stagionali. Settima al mondo un anno fa, domani la Vandi in un’ora e mezza è attesa in semifinale e all’eventuale turno decisivo, nel quale i pronostici raccontano di una favorita d’obbligo, la russa che gareggia sotto le insegne della EA Polina Miller, oggi di gran lunga la migliore con 52.87.

Facile, facile: appuntamento alla semifinale del pomeriggio per Vittoria Fontana, che dopo la rinuncia ai 100 della fenomenale Amy Hunt (la britannica da 22.42 nei 200) è planata a Boras con il primo tempo dell’anno. In batteria corre quanto basta e saggiamente si limita a controllare: nonostante tutto esce un 11.67 contro 2.6 di vento e il primo posto sulla tedesca Schimpf (11.81) con un crono che fa sperare: “La pista spinge, io stamattina ho provato soltanto a non sprecare troppe energie”, le parole della varesina accreditata di 11.44 a due centesimi dal record italiano U20. Qualche ora per tirare il fiato e alle 17.12 scocca l’ora della semifinale. Gira il vento, ed è dalla batteria di Chiara Gala che spunta la sorpresa che può sparigliare: l’azzurra con 11.75 (+1.4) è qualificata grazie ai ripescaggi (brava!), ma a stupire è l’olandese N’Ketia Seedo, allieva del 2003 (e quindi, per esempio, in età da EuroU18 a Rieti il prossimo anno) capace dell’11.37 che rappresenta il miglior tempo complessivo della mattinata.

Il vento balla. Quando in pista c’è Lorenzo “Fastlollo” Paissan prende a sberle, invece è più clemente con il ricciolo Samuele Ceccarelli. Il verdetto però è lo stesso: entrambi gli azzurri avanti senza fatica. Paissan vince la batteria più lenta in 10.83, zavorrato da Eolo a -4.1, Ceccarelli si accomoda in semifinale con 10.68 (-0.9) e nella sua batteria è secondo soltanto a uno dei favoritissimi, il britannico capolista europeo stagionale Jeremiah Azu (oggi 10.56, PB di 10.27). Nel pomeriggio dalle 17.38 il trentino e il toscano sparano la seconda cartuccia.

Due volte PB accanto ai nomi degli azzurri dei 110 ostacoli. Si migliora e passa il turno Cristopher Cecchet: è la prima volta sotto i quattordici secondi per il bellunese che stampa una “Q” maiuscola grazie al terzo posto in 13.95 (+1.0) nella batteria, meritandosi la semifinale di domattina. Beffa, invece, per Giuseppe Filpi che sigla un crono migliore ma è quinto della propria batteria e il primo degli esclusi nel riepilogo complessivo: al salernitano non basta un progresso di tre centesimi (13.90/+1.8) per guadagnare un altro turno nei 110hs. Fuori anche Franck Brice Koua che si perde sul quinto ostacolo e non può far meglio di un ventosissimo 14.01 (+4.0).

Europei U 20: Olivieri (martello), De Angelis (asta), Zanon (triplo) e Ferrara (peso) in finaleultima modifica: 2019-07-18T14:28:01+02:00da atleticanotizie
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