LA STAFFETTA 4×400 MASCHILE TORNA A FARCI SOGNARE- di Giuseppe Baguzzi

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Dopo il recente exploit della staffetta del miglio ai recenti campionati europei a squadre di Bydgoszcz focalizziamo oggi la nostra attenzione su quello che i quattro moschettieri azzurri potrebbero fare ai prossimi campionati mondiali di Doha.
Innanzitutto diciamo che le batterie di qualificazione si disputeranno a partire dalle 19.25 (ora italiana, a Doha sono un’ora avanti) di sabato 5 ottobre. Dalle 16 formazioni nazionali ammesse bisognerà scendere a 8 per avere le finaliste che si disputeranno il titolo il giorno dopo, domenica 6 ottobre, nell’ultima gara dei campionati alle 20.30, sempre ora italiana.

Quali possibilità hanno gli azzurri? Allo stato attuale ci sono cinque-sei nazionali, tutte extraeuropee, che ci precedono nelle graduatorie: Stati Uniti (da considerare quasi fuori classifica, testimone permettendo…), Trinidad e Tobago, Giamaica, Botswana, Colombia (ma con un tempo ottenuto in altura, ai recenti campionati Panamericani di Lima), quasi certamente il Sudafrica e forse il Giappone. L’Italia con il suo 3’02”04 di Bydgoszcz è la migliore in Europa, ma attenzione perché Francia, Gran Bretagna e Belgio sono vicinissime. Se restiamo i numeri-uno continentali, abbiamo un paio di posti a disposizione per infilarci nella finale. Molto dipenderà dalla composizione delle batterie. Certamente per arrivarci bisognerà migliorare di molto, abbattendo il primato italiano e forse anche il muro dei 3 minuti. Ci spieghiamo meglio. Il record nazionale è fermo addirittura dai mondiali di Stoccarda del 1986 quando il quartetto composto da Bongiorni, Petrella, Zuliani e Ribaud fece fermare i cronometri a 3’01”37. Orbene Bongiorni aveva un pb di 46”76, Petrella di 46”15, Zuliani di 45”26 e Ribaud di 45”69 per un totale, sommando i migliori tempi individuali, di 3’03”86. Quindi con la fluidità dei cambi e calcolando il vantaggio per il secondo, il terzo ed il quarto frazionista di ricevere il testimone in movimento hanno guadagnato 2”49. Facciamo un paragone con i 4 moschettieri di oggi, immaginando che possano essere gli stessi di Bydgoszcz. Edoardo Scotti ha un pb di 45”84, Matteo Galvan vanta un 45”12, Brayan Lopez ha un pb di 46”16 e Davide Re è il primatista italiano con 44”77. Per un totale di 3’02”37.

Se applichiamo lo stesso margine di vantaggio di 33 anni fa si scenderebbe a 2’59”88. Un tempo che garantirebbe l’accesso alla finale iridata ma non un posto sul podio. Lì ci sono gli statunitensi (con due atleti sotto i 44”) e altri due a scelta tra quelli citati prima. Ma in staffetta… mai dire mai!! Aggiungiamo per completezza che Re (26 anni) e Galvan (31) sono due sicurezze, che Scotti (19 anni) e Lopez (22) hanno ulteriori margini di miglioramento e che alle loro spalle premono validissimi giovani come Corsa e Leonardi (23), Aceti (21), Sibilio (20) e LORENZO BENATI, 46″99 ha 17 anni, quattordicesimo al mondo tra gli allievi. Il ricambio è assicurato fino ai giochi olimpici del 2028. Auguri.

 

 

LA STAFFETTA 4×400 MASCHILE TORNA A FARCI SOGNARE- di Giuseppe Baguzziultima modifica: 2019-08-15T08:27:00+02:00da atleticanotizie
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