Doping rapporto schock: quasi il 20% dei runner di lunga distanza utilizza quello del sangue

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Parigi – Circa un 18% degli atleti di resistenza ha mostrato segni di doping nel sangue ai campionati mondiali 2011 e 2013 , secondo un rapporto condotto dall’Università di Losanna “I nostri risultati ottenuti da solidi parametri ematologici indicano una stima di una prevalenza complessiva di doping del sangue del 18% in media negli atleti di resistenza”, afferma il rapporto.

I risultati hanno evidenziato che la percentuale maggiore è riferita alle atlete (22%) rispetto agli atleti di sesso maschile (15%).

Gli autori del rapporto hanno avuto accesso a campioni di sangue di 1.222 atleti che hanno preso parte a eventi di resistenza (anche in  pista) a Daegu nel 2011 e Mosca nel 2013.

L’introduzione da parte della IAAF del passaporto biologico dell’atleta nel 2011, sostiene il rapporto, non è riuscita a ridurre significativamente il doping del sangue nel 2013.

Aggiungendo: “L’ulteriore sviluppo del passaporto biologico dell’atleta con un attento monitoraggio dei parametri biologici rappresenta ancora l’approccio più coerente per contrastare gli atleti utilizzando sostanze o metodi proibiti non rilevabili”.

 

 

Doping rapporto schock: quasi il 20% dei runner di lunga distanza utilizza quello del sangueultima modifica: 2019-08-27T10:12:21+02:00da atleticanotizie
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