DUE “STELLINE” CREMONESI DELLE PROVE MULTIPLE PUNTANO AI GIOCHI di TOKYO- di Giuseppe Baguzzi

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Uno spot televisivo ormai datato, e quindi facilmente riconoscibile, ha come background musicale un motivetto che recita così: “Le stelle sono tante-milioni di milioni-la stella di Negroni-vuol dire qualità”. Ebbene, oltre al noto salumificio (una delle eccellenze gastronomiche della zona insieme ai formaggi Auricchio e Grana Padano, ai torroni e mostarde Vergani e Sperlari, solo per citarne alcuni…) il territorio cremonese ha due altre “stelline” che vestono la maglietta dell’Atletica Arvedi, che stanno onorando i colori nazionali e che puntano all’obiettivo massimo che ogni sportivo si pone nella sua carriera: la partecipazione ai giochi olimpici.

Parliamo di due specialisti delle prove multiple che non tanto casualmente sono cresciuti entrambi in provincia, a Casalbuttano, sotto la guida di Pietro Frittoli.

La prima “stellina” è una avvenente signorina di nome Sveva Gerevini, quattro volte campionessa italiana consecutivamente tra pentathlon indoor e eptathlon all’aperto. Quest’inverno ha già migliorato il proprio record nel pentathlon ottenendo 4.031 punti agli assoluti di Ancona il 22 febbraio. Per quanto riguarda l’eptathlon (la specialità che si disputa alle olimpiadi estive) bisogna attendere il prossimo avvio della stagione su pista alla quale si sta preparando scrupolosamente. Per il momento vanta un pb di 5.907 punti, quindi alle soglie dell’elite mondiale, ottenuto nel 2019 aggiudicandosi la maglia tricolore agli assoluti di Bressanone del 26/27 luglio, ottava di sempre in Italia. In quella occasione migliorò le proprie prestazioni personali in cinque specialità su sette: 13”87 sui 100 ad ostacoli, 1,71 in alto, 23”87 sui 200 nella prima giornata poi 5.95 in lungo e 2’14”83 sugli 800 nella seconda giornata. Nelle indoor è apparsa potenziata migliorandosi nel getto del peso il che lascia ben sperare anche per il tiro del giavellotto. Sommando i punteggi delle sue migliori prestazioni siamo appena oltre i 6.000 punti, una quota che le permetterebbe di rappresentare l’Italia alle olimpiadi di Tokyo di fine luglio.   Sveva compirà 24 anni il 31 maggio quindi è nel pieno della sua maturità atletica. Se arriva a fare quei benedetti “seimila” merita che le si offra questa opportunità.

L’altra “stellina” cremonese è un giovanottone di soli 20 anni, appena uscito dagli juniores e diventato promessa. Parliamo di Dario Dester che ha stabilito ad Ancona sempre il 22/23 febbraio il nuovo record italiano della categoria under 23 nell’eptathlon con 5.680 punti, battuto solo da Simone Cairoli che ha sfiorato il record assoluto di Frullani. Ma Cairoli è del 1990, quindi è un trentenne che solo ora sembra aver trovato la giusta dimensione finalmente libero da infortuni. Nel 2018 agli europei di Berlino Cairoli arrivò a soli 51 punti dalla fatidica soglia degli 8.000 punti, quella che ancora oggi ti fa entrare nel novero dei migliori al mondo.   Lo scorso anno, da junior, Dester era arrivato a stabilire con 7.589 punti il record italiano di categoria agli europei di Boras classificandosi al quinto posto nel continente a soli 103 punti dal bronzo e migliorandosi in cinque gare su dieci.  Con i recenti risultati indoor ha incrementato nella velocità, quindi nel lungo e negli ostacoli, e nel salto con l’asta. Sommando i punteggi delle sue migliori prestazioni nelle dieci prove si arriva (udite, udite) a 8.008 punti. E lui diventa ogni giorno più forte. Se saprà assorbire le differenze di peso e misure nel disco e negli ostacoli potrebbe già arrivarci nella prossima estate e strappare così il pass per Tokyo.     Gli appassionati di atletica tifano per lui. E per Sveva. Le due stelline cremonesi.

di Giuseppe Baguzzi

 

DUE “STELLINE” CREMONESI DELLE PROVE MULTIPLE PUNTANO AI GIOCHI di TOKYO- di Giuseppe Baguzziultima modifica: 2020-03-07T20:11:27+01:00da atleticanotizie
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