L’atletica ancora ferma al palo mentre la serie A è pronta a ripartire

Nel  partito degli attendisti, che in Italia dopo la crisi del coronavirus è quello attualmente più in voga,  l’atletica, per quanto riguarda il ritorno alle gare  batte tutti. Di altri sport come ad esempio il calcio, dove il contratto fisico è alla base del gioco, ha parlato  il  Presidente del CONI Giovanni Malagò  intervenendo in diretta a “Che Tempo Che Fa” domenica su Rai 2, rilasciando le seguenti dichiarazioni sull’eventuale ripresa della Serie A: “Si parte il 13 o il 20 giugno col campionato? Non è così scontato che tutto vada bene. Il modello tedesco è applicabile solo se lo si prende per intero. Oggettivamente c’è una situazione poco chiara sui giocatori. Ora ci sarà una corsa contro il tempo ed è doveroso dare delle risposte. A fatica questa barca sta ripartendo”.

E l’atletica. Bèh, prima di fine maggio, giorni in cui forse avremo qualche notizia in più rispetto a questo problema, non ci sono dichiarazioni al riguardo. Bocche cucite e la stagione fugge via.  Perché non prendiamo l’esempio  di alcune nazioni europee  dove  invece,  si stanno facendo dei tentativi per smuovere un po’ le acque?. Gare riservate ai soli lanci, visto che queste specialità, grazie agli attrezzi personali ed allo svolgersi della competizione, pratica di per sé il distanziamento sociale. Oppure  ai salti oppure gare in pista con corsie sfalsate.  Tutti tentativi lodevoli per far ripartire prima possibile la macchina atletica. E l’Italia? Bella domanda. L’Italia è ferma, immobile, paralizzata. L’atletica italiana è spaventata, smarrita. Come del resto tutto il paese. Non c’è un progetto per il rientro alle gare. Nessuno si fa avanti. Nessuno prende in mano la situazione e così i giorni passano.  Mancano le iniziative per raggiungere il fine determinato.  Sembra ormai chiaro che bisognerà organizzare al più presto possibile  un piano per il ritorno alle gare altrimenti lo sport che in questo particolare periodo sarebbe dovuto essere il primo a ripartire, diventerà lo zimbello  di cui tutti ridono.