TRE MOSCHETTIERI DELLA 4×400 STANNO AFFILANDO LE ARMI- di Giuseppe Baguzzi

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Il volo di Larissa Iapichino, la bordata di Leonardone Fabbri,e la sfida Tortu-Jacobs sui 100, con gli acuti di Randazzo e Desalu nel meeting di Savona (che potremmo definire “della rinascita”) hanno solo in parte fatto passare in secondo piano la gara dei 400 che, in realtà suscitava notevoli attese per il preannunciato attacco delle due migliori promesse azzurre della specialità all’indiscusso Re (di nome e di fatto) del giro di pista.
Analizziamo quanto successo alla luce delle premesse dei giorni precedenti nei quali Re aveva dimostrato di aver notevolmente incrementato la velocità di base ottenendo due significativi pb sui 100m e sui 200m rispettivamente 10”47 e 20”69 a Rieti migliorando quello dei 100 di oltre 5 decimi e quello dei 200 di oltre 2 decimi. Ebbene, se ha lavorato bene sulla velocità non poteva contemporaneamente lavorare anche sulla resistenza. Ed infatti, da atleta esperto qual è, a Savona Davide ha controllato la propria azione nei primi 200 metri, lasciando sfogare Scotti, per poi uscire nella seconda parte, anche con un leggero “cambio di passo” sull’ultimo rettilineo. Soddisfattissimo Re per il riscontro cronometrico: un 45”31 che la dice lunga sulle sue ambizioni. E’ lui sicuramente il D’Artagnan della staffetta 4×400.
Anche il ventiduenne Aceti ha gestito al meglio la sua condotta di gara rimanendo in scia fino ai 300 metri per dare tutto quanto gli era rimasto negli ultimi 100. Ne è scaturito così il 45”84 del nuovo pb che migliora di 3 centesimi il recente 45”87 di Tivoli. Pure lui, come è logico in questo periodo della stagione, si è migliorato sulla velocità di base ma soprattutto ha gestito benissimo le sue forze con una condotta attendista che lo ha portato ad avere un po’ più di carburante nei metri conclusivi. Dovrebbe essere lui l’Athos della situazione-staffetta.
Ma veniamo al ventenne Aramis-Scotti che ha scelto di fare una gara che qualcuno potrebbe definire “scriteriata” ma che forse lui stesso ha voluto fare così proprio per verificare la sua condizione attuale. Forte del suo recente miglioramento sui 200 (il 21”28 di Vittorio Veneto) ha voluto “testarsi” con un passaggio a metà gara sicuramente sotto i 22” per vedere come avrebbe reagito nella seconda metà.gara. Ed infatti, mancando attualmente della necessaria resistenza, è andato in riserva negli ultimi 70 metri, quello che solitamente è il suo punto di forza. Così, dopo aver tenuto dietro “re davide” fino all’ingresso dell’ultima curva, è andato progressivamnte spegnendosi facendosi superare anche da Aceti negli ultimi 20 metri. Alla fine non era arrabbiato, perchè sapeva perfettamente che la gara di Savona gli serviva per…. prendersi le misure e per avere le indicazioni su cosa dovrà lavorare con il suo tecnico nei giorni a venire. Certo che per avvicinare i 45 secondi bisogna comunque passare ai 200 in meno-22” per fare gli altri 200 in 23” e rotti. Ha promesso che vedremo il vero Scotti alla prossima uscita.
Sempre aspettando all’esordio, in chiave-staffetta, Porthos-Galvan. Dai ragazzi, fateci sognare.

 

TRE MOSCHETTIERI DELLA 4×400 STANNO AFFILANDO LE ARMI- di Giuseppe Baguzziultima modifica: 2020-07-17T14:08:23+02:00da atleticanotizie
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