Tricolori cadetti Forlì: i risultati della seconda e conclusiva giornata

unnamed

I trofei a squadre nei Campionati italiani cadetti di Forlì, in un’edizione molto combattuta della rassegna tricolore under 16 al termine di due giornate di sfide vanno al  Veneto che torna a vincere nella classifica combinata dopo cinque anni, con 324 punti e appena due lunghezze di vantaggio nei confronti del Lazio (322), mentre è terza la Lombardia (315) che si era aggiudicata le ultime quattro edizioni. Per il Lazio c’è invece il secondo successo di fila al maschile (168) davanti a Veneto (164) e Lombardia (156). La formazione dell’Emilia-Romagna, padrona di casa, festeggia per la prima volta con le cadette a quota 162, seguita anche qui da Veneto (160) e Lombardia (159). A livello individuale, nella mattinata conclusiva, brilla nei 300 metri il laziale Daniele Groos che in 35.22 si migliora di quattro centesimi e consolida il quarto posto nelle graduatorie nazionali alltime di categoria, già conquistato di recente, mentre al femminile dopo gli 80 di ieri c’è ancora un successo delle velociste emiliane con la parmense Francesca Grisenti (40.87). Nei 300 ostacoli l’abruzzese Dalila Rocchio, ex marciatrice, prevale in 45.73 davanti a Greta Donato (46.23), figlia del bronzo olimpico del triplo Fabrizio Donato e dell’ex primatista italiana dei 400 metri Patrizia Spuri, ma il Lazio coglie il titolo maschile con il romano Andrea Accettella (39.39). Esultano altre due ragazze di Parma: nell’alto si conferma Aurora Vicini (1,70), al bis tricolore, e sui 1200 siepi Anna Galli con 3:55.37 precede la veneta Elisa Clementi (3:58.10), favorita della vigilia e caduta all’inizio dell’ultimo giro. Sorpresa anche nella gara maschile su questa distanza, con il trentino Daniel Hoxha che emerge in 3:29.06 dalla prima serie, quella meno forte sulla carta. Sempre nel mezzofondo il reatino Ernest Mulumba (2:36.03) e la veneziana Linda Conchetto (3:02.49) si prendono i 1000 metri. Nel giavellotto vincono i dominatori della stagione: il campano Antonio Cannalonga (61,93), che sfiora il personale di 62,10 con cui quest’anno è diventato il sesto cadetto italiano di ogni epoca, e la veneta Anna Raimondi (44,67). Doppietta della Sardegna nell’asta, con il titolo femminile per Benedetta Cadeddu (3,30) che si aggiunge a quello maschile di ieri di Andrea Demontis. Nelle prove multiple i nuovi campioni sono il vicentino Nicola Testa (4483) e l’altoatesina Alessia Goffi (4286). In chiusura le staffette 4×100 che vanno alle cadette della Lombardia (48.96) e ai cadetti del Lazio (44.20).

300 – Si era già rivelato con una serie di progressi quest’anno, fino al 35.26 di due settimane fa al Trofeo Bravin. E cresce ancora Daniele Groos con quattro centesimi di progresso in 35.22, sempre più saldamente quarto cadetto alltime sui 300 metri. Il cognome tedesco è un’eredità del bisnonno, ma è romano di Vicovaro come il suo tecnico Alighieri Tarquini che l’ha indirizzato all’atletica molto presto, al campo di Tivoli: “Mi piaceva correre da piccolo e non ho più smesso”. Una gioia da condividere con Emanuele Stocchi, compagno di allenamento all’Atletica Tiburtina, secondo al traguardo in 36.12 con ampio margine sul campano Giovan Battista Maietta (Atl. Marcianise, 36.69). Tra le cadette Francesca Grisenti (Atl. Parma Sprint) si conferma la migliore quest’anno e conquista il titolo in 40.87 per il secondo urrà dell’Emilia Romagna nella velocità femminile, che si aggiunge a quello di ieri negli 80 metri con Beatrice Minotti. La nuova campionessa italiana dei 300 è di Parma, dove è seguita dal tecnico Renato Conte (che allena fra gli altri il triplista azzurro Tobia Bocchi). Proviene dalla danza, “ma quando rientravo a casa avevo ancora troppa carica” e allora ha provato a cambiare, invogliata dal fratello che già praticava atletica. Poi due ragazze del 2006: la veneta Elena Cambiolo (Atl. San Bonifacio Valdalpone, 41.52) e la pugliese Jacqueline Akakpovi (Atl. Altamura, 41.58) per il secondo podio di famiglia dopo la vittoria della sorella Yasmine nel triplo di ieri.

300HS – Tre settimane fa non sapeva ancora quale gara avrebbe potuto disputare alla rassegna tricolore, ma oggi festeggia il titolo italiano. È la parabola dell’abruzzese Dalila Rocchio (Pol. Tethys Chieti), sul gradino più alto del podio nei 300 ostacoli. Fino alla passata stagione era una specialista dei 3000 di marcia, settima nella scorsa edizione.
Poi la scelta di cambiare passando alla velocità, sempre sotto la guida di Nicola Piro a Chieti. Ma dopo il secondo posto nei 300 piani ai campionati regionali ha provato gli ostacoli, diventando subito capolista italiana dell’anno in 46.69. Nel weekend di Forlì, altri progressi con 45.95 in batteria e il 45.73 vincente della finale. La piazza d’onore è per la figlia d’arte Greta Donato, un centesimo meglio di ieri con 46.23, e terza Margherita Traversa Young (46.73), entrambe delle Fiamme Gialle Simoni. Tra i cadetti l’ultima barriera è fatale a Francesco Michieletto (Atl. Due Torri Sporting Noale), ieri nettamente leader del turno eliminatorio (39.46), quando ormai sembrava lanciato verso il successo. Via libera quindi per Andrea Accettella (Atl. Roma Acquacetosa), ma con pieno merito, in 39.39. Romano del quartiere Africano, stimolato dalla passione del papà che era però un mezzofondista, è cresciuto al Paolo Rosi sotto la guida di Viola Serego e Mario Benati. Alle sue spalle Nicolò Corradi (Atl. Parma Sprint, 39.99) e il lombardo Alessandro Capelli (Atl. Brusaporto, 40.12), ottavo invece il veneto Michieletto (41.38).

GIAVELLOTTO – È questione di famiglia il giavellotto per Antonio Cannalonga (Ideatletica Aurora), salernitano di Battipaglia. Ha cominciato presto sotto la guida del nonno Elio che è il tecnico tra gli altri di Roberto Orlando, uno dei migliori in Italia a livello assoluto, ma anche il papà Geppino si è dedicato a questa specialità. All’inizio con il vortex, giocando in parallelo a rugby che poi ha lasciato dopo un infortunio al polso. Sulla pedana di Forlì arriva a 61,93 con il quinto lancio, a una spanna dal personale di 62,10 realizzato un mese fa. Trovano l’occasione giusta per migliorarsi il veneto Davide Giovanni Castioni (Pol. Libertas Lupatotina, 53,68) e il romano Lucio Claudio Visca (Fiamme Gialle Simoni): 51,90 per il fratello della campionessa europea under 20 Carolina. Il primo successo della mattinata è per la veneta Anna Raimondi (Ga Aristide Coin Venezia 1949), padrona del giavellotto con 44,67 dopo essere diventata in questa stagione la quinta cadetta di sempre a livello nazionale (51,07 all’inizio di agosto). Veneziana di Mestre, cresciuta in una famiglia numerosa (terza di sette figli), dopo aver giocato a pallamano ha scoperto l’atletica in un campo estivo a Dese per passare poi ai lanci sotto la guida di Flavio Bardella: all’inizio la scelta è stata dettata da un infortunio al ginocchio, ma poi si è appassionata al giavellotto. Doppietta del Veneto con il secondo posto di Emma Viero (Atl. Schio, 39,74) davanti alla laziale Valentina Foglietta (Faratletica, 38,89).

(fonte fidal.it)

RISULTATI

 

 

Tricolori cadetti Forlì: i risultati della seconda e conclusiva giornataultima modifica: 2020-10-04T16:23:49+02:00da atleticanotizie
Reposta per primo quest’articolo