L’ex campionessa della maratona olimpica giapponese Takahashi dona il suo pettorale di Sydney 2000 

 

Naoko Takahashi, la prima donna a correre una maratona in meno di due ore e 20 minuti, è diventata l’ultima star dell’atletica leggera a donare generosamente un oggetto da competizione della propria carriera alla World Athletics Heritage Collection.

Takahashi ha segnato un record di maratona olimpica di 2:23:14 il 24 settembre 2000 per vincere i Giochi Olimpici di Sydney. È stata la prima vittoria olimpica nella maratona di una donna giapponese e il suo record ai Giochi non è stato battuto fino al 2012.

“Sono felice di vedere il mio pettorale di Sydney entrare a far parte della collezione Heritage”, ha detto Takahashi. “Vorrei che la donazione del  aiutasse ad aumentare l’interesse per la maratona. Potrebbe anche aiutare a motivare più persone a iniziare a correre per divertimento, o forse anche in modo competitivo, seguendo magari le mie orme “.

Non c’era da sottovalutare la popolarità e la fama nazionale di Takahashi dopo il suo trionfo olimpico. E’ stata il soggetto di un fumetto intitolato “Kazekko” o “Figlia del vento”. Lanciata nel maggio 2001, la striscia raccontava la storia della vita di Takahashi e al suo apice attirando 700.000 lettori settimanali.

Takahashi, che è stata allenata dal compianto Yoshio Koide che l’anno scorso è stato insignito postumo della Targa mondiale di atletica leggera, ha vinto il primo dei suoi due titoli della Maratona di Berlino nel settembre 2001 con una performance di 2:19:46, diventando la prima donna della storia a rompere  la barriera delle 2:20.

Le stime non sono ovviamente precise,  ma si ritiene che 55 milioni di giapponesi, quasi la metà della popolazione del paese, abbiano assistito alla corsa di Berlino di Takahashi in televisione.

“Sono davvero felice del (pubblico della TV di Berlino)”, ha detto Takahashi al Japan Times nel 2003. “È un onore che le persone si ricordino ancora di me, e si può dire che la consapevolezza delle persone riguardo a questo sport è grande”.