Doping: 30 mesi di squalifica per la medaglia mondiale della staffetta americana Igbokwe 

 

Il campione di Obi Igbokwe è risultato positivo per un metabolita del deidroclormetiltestosterone (DHCMT) a seguito di un test fuori competizione il 26 maggio. DHCMT è uno steroide anabolizzante che migliora le prestazioni e naturalmente una sostanza vietata.

La United States Anti-Doping Agency (USADA) ha dichiarato che è stato inflitto un divieto di 30 mesi, piuttosto che la sanzione standard di quattro anni, in parte a causa della “sostanziale assistenza fornita da Igbokwe”.

Il divieto di Igbokwe è stato retrodatato ed inizia il 26 maggio 2020 e tutti i risultati raggiunti da allora sono stati cancellati.

Il 24enne salterà le Olimpiadi di Tokyo 2020 e i prossimi Campionati mondiali di atletica leggera, che si terranno in Oregon, negli Stati Uniti, nel 2022.

Ai Campionati del Mondo 2019 nella capitale del Qatar, Doha, Igbokwe ha corso nelle manche di staffetta mista 4x400m durante le qualificazioni. Un quartetto statunitense completamente diverso ha poi vinto la medaglia d’oro in finale.

Igbokwe ha affermato che la violazione del regolamento antidoping “non è stata intenzionale e non gli ha fornito alcun vantaggio”.

Il velocista ha detto di non aver “mai nemmeno sentito parlare di” DHCMT prima del test positivo, e ha insistito sul fatto che la quantità di traccia in questione – “10 picogrammi” – sarebbe inferiore alle soglie accettabili in vigore in  altri sport.

Il divieto di USADA scadrà il 26 novembre 2022 e Igbokwe punta a rappresentare gli Stati Uniti alle Olimpiadi di Parigi 2024 una volta idonei a tornare in competizione.

Diversi atleti di atletica leggera americani di alto profilo sono stati banditi negli ultimi tempi per reati di doping, in particolare il campione del mondo dei 100 metri Christian Coleman, che salterà le Olimpiadi di quest’anno.

Fonte: https://www.insidethegames.biz/articles/1106404/doping-ban-obi-igbokwe